Con la consegna definitiva scattano i 730 giorni necessari per completare l’opera
I lavori del nuovo porto di Tremestieri erano fermi da maggio 2022, ad una percentuale del 26 %. Un anno e mezzo di trattative e poi, il 30 gennaio 2024, la cessione del ramo d’azienda da Coedmar a Bruno Teodoro.
Per la consegna dei lavori si è dovuto aspettare ancora il 6 giugno ma era solo parziale a causa della presenza di altri cantieri. Quella definitiva era attesa poco dopo, sono invece trascorsi quattro mesi. Ora, finalmente, tutto è in mano all’azienda nebroidea e da adesso scattano i 730 giorni necessari, due anni, per completare l’opera.
Da dove si riparte? Dal completamento del muro paraonde, a sud. Già da settembre, comunque, la Bruno Teodoro sta lavorando ad opere di mitigazione e ripascimento.
Il traffico marittimo e la piastra logistica
Se i tempi verranno rispettati, il nuovo porto potrà entrare in funzione a fine 2026 e accogliere tutto il traffico di attraversamento dello Stretto, liberando il centro città da una storica servitù di passaggio che tanti danni ha creato.
Non solo i mezzi pesanti, che già in gran parte fanno uso del porto di Tremestieri, ma anche circa 2 milioni di auto all’anno, che ancora oggi solcano le strade del centro città producendo usura, traffico e inquinamento.
I tempi di attraversamento saranno più che raddoppiati, da 20 a 50 minuti, ma Messina potrà riappropriarsi della rada San Francesco e di tutta la fascia costiera da Boccetta ad Annunziata, al centro di un concorso di progettazione per la riqualificazione.
Da un lato all’altro dello Stretto ma anche lunga percorrenza con le navi ro-ro (roll on – roll off, a carico rotabile). Al momento da Messina l’unica linea attiva è quella con Salerno, con Tremestieri potrebbero aggiungersi nuove rotte.
Nel frattempo è stato affidato il progetto per la costruzione di una piastra logistica a San Filippo, con nuova viabilità di collegamento fino al porto. Previsti piazzali di stoccaggio dei mezzi in attesa ma anche un’area retroportuale.