La Coedmar contestava la revoca delle somme anticipate dal Comune
“Decadenza del beneficio delle anticipazioni”. Il Comune di Messina l’ha firmata lo scorso 29 luglio perché il cantiere del porto di Tremestieri è fermo da maggio e i soldi anticipati all’impresa Coedmar, quantificati in 14 milioni 366mila euro, non corrisponderebbero all’avanzamento lavori (circa il 25 %), quindi sarebbero da recuperare.
La Coedmar aveva presentato ricorso ma ora quel ricorso è stato respinto dal Tribunale di Messina che, in pratica, dà ragione a Palazzo Zanca. E a questo punto bisognerà capire come far ripartire l’appalto. L’ipotesi è quella di una rescissione consensuale, poi bisognerebbe valutare l’utilizzo della vecchia graduatoria, altrimenti si dovrebbe rifare una nuova gara d’appalto.
Basile: “Faremo la scelta più opportuna”
“Siamo soddisfatti per la sentenza che conferma la decisione giusta dell’amministrazione comunale – dice il sindaco Federico Basile -. Una volta studiato il dispositivo e ponderato tutto, faremo la scelta più opportuna”.
La Uil: “Rischio di tornare all’anno zero”
“Vorremmo capire, come abbiamo più volte invano richiesto, quale sia la strada che l’amministrazione comunale intende percorrere per riprendere i lavori del cantiere tristemente fermo – si legge in una nota di Uil Messina – consapevoli che lo spettro di tornare all’anno zero è più che concreto con danni incalcolabili per il tessuto produttivo e occupazionale del territorio e occasioni di sviluppo tristemente perdute”.