La Uil chiede il commissariamento del cantiere, da "sottrarre al Comune di Messina, inadeguato. La copertura finanziaria non c'è".
MESSINA – “L’ottimismo del sindaco non basta e, rinvio dopo rinvio, asssistiamo a un altro anno perso con danni incalcolabili per l’intera area dello Stretto”. Sul porto di Tremestieri interviene la Uil e chiede ancora una volta il commissariamento del cantiere, togliendolo al Comune di Messina. Il sindacato mette in evidenza che “la copertura finanziaria non c’è” e rileva: “Apprendiamo che per l’ennesima volta, a fronte dei toni trionfalistici e ottimistici dell’amministrazione comunale, siamo ad un ulteriore nulla di fatto sulla ripartenza dei lavori al porto di Tremestieri – dichiarano Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina, Michele Barresi e Nino Di Mento, segretari Uiltrasporti Messina – e non ci stupisce affatto che la nuova società, Bruno Teodoro, non abbia ancora sottoscritto il contratto. Contratto che, ricordiamo, si dava per scontato fosse firmato entro lo scorso mese di ottobre. Il cantiere, aperto nel 2018 dall’amministrazione De Luca, doveva essere completato nel 2021. Ma ad oggi le date di ultimazione dei lavori sono slittate di mese in mese. E il cantiere è tristemente abbandonato alle mareggiate, con maggiori costi di circa 45 milioni di euro, dei totali 72 milioni del costo complessivo iniziale, di cui i contribuenti dovranno farsi carico”.
Uil e Uiltrasporti continuano a invocare “un urgente e inevitabile cambio di regia, necessario alla luce della pessima gestione dell’appalto da parte del Comune di Messina. L’impresa Bruno Teodoro, subentrata alla Coedmar, in una nota del 12 ottobre, indirizzata alla stazione appaltante, il Comune di Messina, scriveva che, senza le dovute garanzie sulla totale copertura finanziaria dell’opera, in cantiere non avrebbe portato nemmeno un operaio. E quella totale copertura finanziaria ad oggi non c’è – continua il sindacato – e per questo motivo è inutile qualsiasi incontro promosso dall’assessore Mondello, nonché vicesindaco, con la Teodoro costruzioni, perché in ossequio al detto: “Senza soldi, non si canta messa”, quel cantiere rimane fantasma”.
“Si proceda con il commissariamento del cantiere, la deputazione nazionale e regionale s’impegni”
E ancora: “Questo sindacato ha sempre sostenuto il commissariamento del cantiere e continua ad invocarlo a gran voce, nella convinzione che sia l’unica soluzione attendibile, togliendolo al più presto alle responsabilità del Comune di Messina, dimostratosi inadeguato. E il tutto affinché vi sia garanzia dei fondi mancanti, da reperire tra governo, Regione e Autorità di sistema portuale dello Stretto, e possa essere così finalmente completato. Rinnoviamo pertanto il nostro invito all’impegno della deputazione nazionale e regionale messinese – concludono Uil e Uiltrasporti – affinché tutto ciò si possa realizzare in tempi finalmente certi e brevi per il bene della città. Per la sua occupazione e lo sviluppo di questo territorio, oggi mortificato dal fallimento nella costruzione della sua infrastruttura più importante”.
Si continua a magnare. Chi oserà togliere questa buonissima pappa?