Per i due consiglieri del Gruppo Misto, ed ex Cambiamo Messina dal basso, i poteri speciali sono stati spesso un sistema anti democratico di centralizzazione ed hanno generato processi per corruzione relativi a diverse opere italiane, mentre a Messina hanno condotto a risultati controversi
Ancora non c’è nulla di ufficiale ma, a breve, sono previste buone notizie sul fronte dei finanziamenti per l’ampliamento del porto di Tremestieri. Contemporaneamente, forse ancora prima, potrebbe arrivare la firma per l’allargamento della circoscrizione dell’Autorità Portuale fino all’area nella quale sorgeranno le nuove invasature.
A quel punto, vanno ripetendo da mesi l’amministrazione comunale e l’Authority, serviranno i poteri speciali per velocizzare l’iter di approvazione del progetto (prima definitivo e poi esecutivo) fino all’avvio dei lavori. Senza quelli, si rischierebbe di restare fermi ancora per un anno o forse più.
Tutti d’accordo? Nient’affatto. I consiglieri comunali del Gruppo Misto, Gino Sturniolo e Nina Lo Presti, ex Cambiamo Messina dal basso, ritengono che i poteri speciali rappresentino “la sospensione della democrazia”, ricordando che “l’Autorità Portuale è ente privo di meccanismi di controllo da parte della comunità messinese visto che il proprio organo deliberativo (il Comitato Portuale) è in mano agli operatori economici del Porto” e che “i poteri speciali consentono che l’approvazione dei progetti da parte del commissario delegato sostituisca visti, pareri, autorizzazioni e concessioni di competenza di organi statali, regionali, provinciali e comunali, costituisca variante allo strumento urbanistico generale e comporti la dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità dei lavori. Si tratta, in sostanza di una centralizzazione dei poteri formidabile, giustificata dalla necessità di accelerare le procedure, ma che ha sortito il risultato di generare processi per corruzione in molti dei casi in cui è stata applicata”.
I due consiglieri menzionano diversi interventi che hanno provocato uno sperpero di “miliardi di euro: la vicenda dei rifiuti a Napoli, la finta ricostruzione di L’Aquila, la Tav, il Mose e il Ponte sullo Stretto”; e poi si concentrano sulle vicende messinesi: lo svincolo di Giostra-Annunziata e il porto di Tremestieri. Il primo ha “prodotto un imponente contenzioso legale (che vale circa il 10 per cento potenziale del Piano di Riequilibrio)”, il secondo ha “lasciato inalterato il problema del transito dei tir”.
“La Relazione sul rendiconto della contabilità speciale per l’emergenza traffico Messina (ex Opcm numero 372) della Corte dei Conti – sottolineano Sturniolo e Lo Presti – fotografa in maniera impietosa i risultati negativi della gestione commissariale a Messina. I magistrati contabili rilevano, infatti, che ‘limitando l’analisi alla gestione emergenziale, è evidente che nel corso degli anni compresi tra il dicembre 2007 e il 30 settembre 2012, alcune tra le opere di maggiore rilievo non erano state, di fatto, eseguite o completate, sicché l’azione amministrativa non appare, nel complesso, particolarmente efficiente’. A dimostrazione che sono mal riposte le fideistiche speranze in una buona e rapida esecuzione dei lavori laddove questi vengono ‘liberati’ dai controlli democratici”.
Le principali critiche dei due consiglieri sono rivolte alla giunta Accorinti. Anzitutto “meraviglia che tanto afflato arrivi da parte di un gruppo di persone che pure ha partecipato alla lotta contro la costruzione del Ponte sullo Stretto… ed è paradossale che proprio chi assume la legalità come orizzonte principale della propria azione sia così indulgente, per convenienza amministrativa (la stessa abbracciata da chi ha preceduto l’attuale amministrazione), nei confronti di procedure che hanno dimostrato assumere carattere criminogeno a causa della cancellazione dei controlli e dell’accentramento dei poteri. E’ il segno, questo, di una assenza di visione politica, di superficialità nell’agitazione delle parole d’ordine, laddove non si è in grado di cogliere le conseguenze delle scelte politiche e i pronunciamenti hanno le sembianze dell’idealità ma la sostanza dello slogan. Per la eventuale conta dei debiti derivati da progettazione e costruzione del Porto di Tremestieri – concludono – rimandiamo la verifica a tra qualche anno”.
il “carattere criminogeno” assunto da precedenti assegnazioni di poteri speciali, dipende dalla onestà/moralità di chi assume i suddetti poteri… volete accusare Accorinti anche di questo? davvero il Vostro astio oltre che “politico” e anche personale?
Ahimè, Sturniolo e Lo Presti… rivoluzionari da conferenza stampa.
il “carattere criminogeno” assunto da precedenti assegnazioni di poteri speciali, dipende dalla onestà/moralità di chi assume i suddetti poteri… volete accusare Accorinti anche di questo? davvero il Vostro astio oltre che “politico” e anche personale?
Ahimè, Sturniolo e Lo Presti… rivoluzionari da conferenza stampa.