Nei prossimi giorni il sindacato invierà alla dirigenza Atm il documento stilato nel corso dell’assemblea di questa mattina. Per i rappresentanti dei lavoratori, necessario rompere con le logiche del passato e voltare definitivamente pagina
La posizione “solitaria” della Cisl che nel corso della commissione congiunta mobilità/partecipate non ha siglato il documento sottoscritto dalle altre organizzazioni sindacali (Cgil, Uil, Orsa, Faisa, Ugl, Cub), viene ben spiegata in un’altra “carta” predisposta nel corso dell’assemblea di questa mattina, che a giorni verrà inviata ai dirigenti dell’azienda. Per il sindacato è necessario orientare l’azione sindacale verso nuoviscenari che portino al rilancio dell’azienda Trasporti Messinese per garantire la salvaguardia reale dell’occupazione e del servizio all’utenza.
“Chi, oggi, irresponsabilmente mette la testa sotto la sabbia – si legge – facendo finta di non vedere che un’era è finita e bisogna guardare al futuro voltando pagina non fa il bene dell’Azienda e dei lavoratori. Riteniamo che sia tutto il sistema delle municipalizzate a palesare il suo complessivo fallimento. Occorre con urgenza voltare pagina e indirizzare gli sforzi per rinnovare l’azienda dal suo interno, al fine di eliminare sprechi, inefficienze e clientele di ogni genere e forma, nel solco già intrapreso dalla Fit e dalla Cisl”.
L’assemblea ritiene indispensabile una discontinuità netta rispetto alle vecchie logiche e politiche aziendali che stanno sancendo la morte del servizio di trasporto pubblico cittadino gettando inopinatamente, agli occhi dell’opinione pubblica, sui lavoratori onesti l’ombra e le colpe del fallimento dell’azienda. “In questo contesto – si legge ancora nella nota – la Fit deve chiamare alle proprie responsabilità tutti i protagonisti del futuro dell’ATM indirizzandoli verso un percorso condiviso di rinnovamento,senza cedere ai qualunquismi e alle ideologie di parte, ma facendo in modo che concreti ‘piani industriali’ prendano il posto dei beceri ‘piani politici’ che sino ad oggi hanno governato lo sfascio dell’azienda”.
L’Azienda Trasporti Messinese, è stato evidenziato durante i lavori, è l’unica Azienda Speciale ancora in vita in Sicilia nonostante la legislazione in materia dicompartecipate da tempo imponga un riordino delle stesse in Società per Azioni. “Vi è quindi la necessità – hanno sottolineato Fit e Cisl – per senso di responsabilità e nel solo reale interesse dei lavoratori e della cittadinanza, di uscire dal guado delle ipocrisie e procedere spediti verso un riassetto societario che ormai appare improcrastinabile”. L’assemblea ha inoltre auspicato che vengano “trovate urgenti soluzioni al grave stato debitorio dell’ATM, chiamando ognuno alle proprie responsabilità e procedere alla trasformazione in S.p.A., secondo quanto previsto dalla legge in materia” e i lavoratori hanno chiesto al sindacato di “restare vigili su ogni possibile tentativo strumentale di frammentazione o esternalizzazione delle attività più lucrose che devono altresì essere il volano del rilancio societario e aprendo contestualmente alla compartecipazione societaria degli stessi dipendenti”.
L’azione della Fit e della Cisl è volta a far diventare l’azienda trasporti messinese vera anima e perno del futuro auspicabile sistema di trasporti urbano e cui affidare la gestione di tutte le aree sosta e parcheggi comunali a cominciare dal nuovo “Zaera sud”. Per l’assemblea questo deve essere il percorso obbligato e l’unica soluzione per garantire l’occupazione vera, per valorizzare le grandi professionalità esistenti e dare futuro ed efficienza al servizio di trasporto cittadino e garantire il reddito dei lavoratori, oggi sempre e costantemente messo a rischio dal degrado in cui versa l’attuale sistema. L’assemblea dei lavoratori ha, quindi, appoggiato le motivazioni per cui la Fit ha proclamato per il 16 dicembre un’azione di sciopero dei dipendenti
La CISL ha trovato il Santo a cui votarsi, è la SPA, una miracolosa società per azioni che bacia il rospo ATM e d’incanto lo trasforma in principe azzurro.
La CISL prevede che il santo SPA farà il miracolo di code di privati che comprano azioni,di investimenti finanziari della Regione Siciliana e del Comune di Messina,per grandi piani industriali che prevederanno linee urbane con tragitti che coprono tutta la città,con tempi di percorrenza rispettati al minuto per fare concorrenza al mezzo privato.
La CISL prevede pure una città urbanizzata per favorire il mezzo pubblico.
La CISL prevede stipendi sicuri ed incremento dell’occupazione.
La CISL ignora che la dura realtà messinese è impermeabile ai miracoli e agli incanti.
Da tempo la diatriba sulla sorte dell’Atm viene seguita con la massima attenzione da quasi tutta la cittadinanza messinese dato che trattasi dell’unico servizio di trasporto pubblico urbano molto richiesto ed, alle volte, soggetto di polemiche ed imprecazioni. Tralasciando, per il momento le eventuali conseguenze dell’esito plebiscitario del referendum che ha bocciato sonoramente la privatizzazione dei servizi pubblici (costi sociali), occorre che si spieghi alla cittadinanza, e questo e ciò che si chiede a codesto giornale on line, le differenze, sotto il profilo non solo organizzativo, ma sopratutto finanziario fra “azienda speciale” (articolo 114 del decreto legislativo 267/2000) e “Società per azione” a capitale interamente pubblico (unico azionista il Comune di Messina,- articolo 1115 del citato decreto legislativo). Voglio precisare che in entrambi i casi le finalità aziendali vengono conseguiti con l’impiego di capitali totalmente pubblici.. Voglio ricordare che in atto il Comune di Messina detiene due società per azione con capitale interamente pubblico ( Ama, -100% e Messina ambiente il 99%) Sarebbe necessario anche che qualche esperto faccia conoscere non solo ai dipendenti della azienda, ma anche ai cittadini messinesi le eventuali differenze nella gestione del personale sotto il profilo relativo al trattamento giuridico che caratterizza le società per azioni. La chiarezza è sinonimo di tranquillità..