L’11 di luglio ci saranno i primi verdetti ed a seguire i ricorsi, sui quali la giustizia sportiva si esprimerà entro i primi di agosto
Martedi sera, in diretta tv, a poche ore dall’ acquisizione del pacchetto di maggioranza del Messina, Pietro Lo Monaco aveva tagliato sul nascere ogni speranza: niente ripescaggi, faremo la D. Appena quattro giorni dopo, invece, una improvvisa apertura sul tema dello stesso patron giallorosso nel corso dell’intensa conferenza stampa a Palazzo Zanca. Un’apertura prudente, ma comunque esplicita di chi – è risaputo – non è abituato a vendere illusioni, come confermato dai toni e dalle parole che hanno caratterizzato l’abbraccio alla Città ed ai tifosi di sabato. Ed allora che cosa è cambiato in questo breve intervallo di tempo? La questione è complessa. A primavera inoltrata, su pressione del padre padrone della Lega Pro, Mario Macalli, il consiglio federale – è noto – ha sancito il blocco dei ripescaggi, derogabile solo ed esclusivamente nel caso in cui il numero di società in regola , tra Prima e Seconda Divisione, scenda sotto le sessanta unità. Ipotesi francamente inverosimile per la gran parte degli addetti ai lavori. Ed allora perché Lo Monaco ci spera? Quali sono le novità emerse negli ultimi giorni?
A quanto pare, a metà della scorsa settimana, un primo screening ufficioso effettuato all’interno delle segrete stanze del Pallone, avrebbe evidenziato il concreto rischio default per 8 o 9 squadre tra le 77 aventi diritto all’iscrizione. Piacenza e Triestina sembrano senza speranza, Pergocrema, Taranto, Foggia, Andria, Casale e Giulianova sono sull’orlo del precipizio. Tutte le altre, in extremis, potrebbero farcela ad iscriversi. Se cosi fosse, dunque, numero di defezioni consistente, ma niente a che fare con l’autentico bagno di sangue paventato un paio di mesi fa, che, addirittura, lasciava presagire un anticipo della riforma della LegaPro con l’unificazione delle due divisioni e la costituzione di tre gironi di serie C unica da 20 squadre. Proprio se venisse confermato questo scenario – una settantina di squadre iscritte alla stagione 2012-2013 – ecco che si farebbe strada concretamente l’ipotesi del ripristino dei ripescaggi per integrare gli organici in modo da toccare la famigerata quota 77. E’ questa, di fatto, la grande novità di questi giorni.
Le prossime due settimane, in questo senso, saranno chiarificatrici. Sabato 30 giugno scade il termine per le domande di ammissione, con relative fidejussioni (600mila euro per la Prima Divisione, 300mila euro per la Seconda). A quel punto capiremo quanti club confermeranno la loro partecipazione alla prossima stagione e ci si potrà quindi fare un’idea . L’11 di luglio ci saranno i primi verdetti, ed a seguire i ricorsi, sui quali la giustizia sportiva si esprimerà entro i primi di agosto. Ma il Messina , già prima, realisticamente, conoscerà il proprio destino.
Pietro Di Paola