In seguito al comizio dove il portavoce dei Verdi, Giuseppe Marano, ha chiesto soprattutto risposte certe sui danni ambientali e riconversione della Ram, si inizia a passare alle azioni legali. Nell’occhio del ciclone l’attività dell’Arpa e dell’Asp.
Dopo il comizio tenutosi venerdì scorso dove Giuseppe Marano, portavoce della Federazione dei Verdi, ha chiesto più chiarezza, bonifiche e riconversione della Raffineria, si passa ora alle azioni legali. La Federazione dei Verdi di Milazzo Messina chiede quindi dei chiarimenti alla magistratura di Barcellona su diversi punti.
Ad essere messe sotto esame sono innanzitutto le centraline Arpa: più precisamente Marano chiede se “il prelievo ed analisi di campioni di aria e ambiente all’esterno dello stabilimento della raffineria sia avvenuto solo attraverso le centraline fisse Arpa di Ctd. Gabbia di Giammoro di Pace del Mela e di Ctd. Carrubbaro di Milazzo”.
Per quanto riguarda i laboratori mobili utilizzati nei giorni successivi all’incendio, la Federazione dei Verdi chiede innanzitutto di conoscere la loro posizione, e sapere poi se sono stati utilizzati i rilevatori non solo per il benzene ma anche per i vari idrocarburi non metanici (NMHC), soprattutto per gli I.P.A. (idrocarburi Policiclici Aromatici).
Marano, come portavoce dei Verdi, non intende abbassare la guardia sui possibili danni ambientali, per cui interroga la magistratura di Barcellona anche sul “prelievo ed analisi di campioni massivi (anche con riguardo alle DIOSSINE PCDD E FURANI PCDF) di materiale particolato depositatosi all’esterno dello stabilimento di Raffineria; campioni di suolo superficiale; campioni di bio indicatori; campioni di colture e produzioni agricole; campioni di tessuti animali”. Oltre all’Arpa, i Verdi intendono fare chiarezza anche sull’attività svolta dall’Asp dal verificarsi dell’incendio ad oggi.