Il problema discarica che stanno vivendo decine di Comuni del messinese, dopo la chiusura di quella di Mazzarrà S. Andrea, è solo una delle facce della medaglia di questa vicenda. Perché poi c’è anche il rivolto occupazionale, ci sono lavoratori che in quella discarica avevano un’occupazione e che oggi hanno bisogno di tutele. A dirlo è il sindaco di Furnari Mario Foti che ha condotto una lotta spietata contro la discarica di Mazzarrà a suon di denunce durissime.

“Pur difendendo l’interesse alla salute dei cittadini furnaresi -scrive oggi Foti- sono vicino ai lavoratori impegnati nella discarica di Mazzarrà, i quali sono le altre vittime di questa triste vicenda e stanno subendo le conseguenze di una gestione dissennata ed irresponsabile del sito che, invece di essere un polo produttivo, è diventato fonte di inquinamento, di disastro ambientale e di abusivismo, per colpa di soggetti ben individuati.”

Anche stavolta Foti non risparmia parole pesanti. “Purtroppo in quella discarica è avvenuto che noti pseudo-manager piemontesi, impunemente e senza alcuna gara, in violazione della normativa sugli appalti pubblici, con la complicità ed il silenzio di amministratori societari, comunali e di tante istituzioni preposte, in palese conflitto di interessi, hanno per troppo tempo, indebitamente ed illegittimamente, incamerato ingenti risorse, come ad esempio quelle relativa alla produzione di biogas, con evidente danno della parte pubblica e del Comune di Mazzarrà S.Andrea che, a quanto è dato sapere, non ha ancora riscosso le relative royalties. Anche per tale ragione si chiede, oltre ad interventi mirati al mantenimento, per quanto possibile, dei posti di lavoro, l’avvio da parte del Prefetto di Messina dell’accesso agli atti del Comune di Mazzarrà, la cui “necessità” ed urgenza è stata sollecitata dal Presidente della Commissione Antimafia, on. Rosy Bindi, nella conferenza stampa svoltasi in Prefettura”.

Il sindaco spera che la società TirrenoAmbiente S.p.A. sia al più presto commissariata e, vista la complessità e gravità degli interessi in campo, che venga scelta come amministratore giudiziario una persona di altissimo profilo la quale possa mettere in sicurezza il sito, scongiurare inquinamenti e garantire alle tante famiglie dei dipendenti i livelli occupazionali dovuti, nel ripristino della legalità.