Il coordinatore regionale di Fratelli d'Italia si dice amareggiato non per la mancata candidatura ma per il calo di consensi rispetto alle regionali, che molti attribuiscono ai malumori interni. Ma Sottile nega: "si anima il confronto per le amministrative a Messina, ma chi si è già espresso lo ha fatto a titolo personale".
Il presunto “patto di ferro” siglato con Ella Bucalo riguardava l’accordo che la sua candidatura sarebbe stata al servizio della squadra e del partito di Fratelli d’Italia. E proprio il fatto che non è stata candidata mia moglie – che pure ha una sua storia autonoma di impegno politico e sociale – o una qualunque mia parente, quanto piuttosto una persona ineleggibile, è la dimostrazione che nessuno voleva “blindarsi” o guardava esclusivamente alla poltrona, né aggirare lo spirito di una norma pur assolutamente iniqua, non solo per il meccanismo delle liste bloccate ma anche con riferimento all’obbligo delle quote rosa. Legge che ha di fatto impedito la candidatura come capolista di un esponente autorevole e di comprovato impegno sul territorio, e che poteva anche essere non necessariamente il sottoscritto.
Così Giuseppe Sottile, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia e dirigente nazionale, interviene sugli articoli di stampa pubblicati nei giorni scorsi e relativi ad una presunta spaccatura interna (vedi qui).
Sono sicuro che Ella Bucalo, la quale, peraltro, nel corso della manifestazione del 25 febbraio a Roma, ha firmato il patto “Io non tradisco”, metterà la sua riconosciuta professionalità al servizio esclusivo di Fratelli d’Italia. Tutto il resto sono illazioni. E' questo il commento di Giuseppe Sottile, coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia e membro del direttivo nazionale, alle notizie stampa relative a presunti "malumori" interni.
Certo, è impossibile negare che era sulla mia candidatura che puntava tutta la squadra. In questi cinque anni abbiamo compiuto un percorso di crescita che all’inizio sembrava inimmaginabile, manifestatosi nell’ottimo risultato delle scorse regionali, che ha premiato il nostro modo di intendere la politica, quello che chiama all’impegno facce pulite, persone perbene, professionisti onesti e che hanno dato prova di capacità nei loro campi, che fanno politica per passione e non per professione. Ed è proprio per consolidare questo consenso e questo spirito che la mia candidatura è stata messa a disposizione del partito.
Sia chiaro a tutti che non c’è nessuna fronda all’interno del partito. Anche se è impossibile negare qualche malumore, che deriva probabilmente dalla circostanza che si stanno fisiologicamente animando i confronti per quanto riguarda la scelta strategica per le amministrative di Messina, ed in merito alle quali il partito non si è ancora espresso per l’appoggio ad alcun candidato, e non esclude di proporne uno proprio. Ciò che avverrà soltanto dopo un accurata riflessione ed un confronto con la base del partito, rimanendo le dichiarazioni effettuate in questi giorni da qualche nostro esponente politico mere opinioni a titolo puramente personale.
Oggi la mia vera preoccupazione e la mia amarezza – nonostante il seggio conquistato – è per il risultato non certo lusinghiero delle politiche, che vedono un innegabile assottigliamento del nostro consenso, essendo di tutta evidenza che la percentuale raggiunta è molto al di sotto delle aspettative. Dato che merita un’attenta ed approfondita analisi, e che secondo me è dovuto verosimilmente alla mancanza di una nostra candidatura rappresentativa in uno dei tre collegi uninominali, e in cima alla lista nel collegio plurinominale che potesse fare da traino. Ciò nonostante voglio sottolineare le percentuali conseguite da FdI in alcuni comuni strategici, come Barcellona Pozzo di Gotto, superiori rispetto alla media nazionale.
GRAZIE a questa testata -meno compromessa del resto-, il VERO messinese BEN PENSANTE (mi ci annovero!!!) ha un quadro AMARISSIMO circa il MERCATO DELLE VACCHE cui s’é ridotta la “politica dei CIALTRONI”.
E’ SCHIFOSO già solo leggere le “strategie di blindatura della poltrona”:codesti “personaggio” non hanno NEANCHE il pudore di andarsi a NASCONDERE; è tale e tanta l'” ARROGANZA DEL FANGO” da far apparire riduttiva la definizione (VERA!!! anche se ABIETTA!) di Messina quale VERMINAIO:E’ ANCORA PEGGIO!!!
Altrettanto vero ed attuale il detto CLASSICO:
quando la mera… sale in scranno, fa PUZZA o fa DANNO!
A Messina,oggi, ci sono sia l’una che l’altro!
Ho fiducia -ESCLUSIVAMENTE- nei GIOVANI EMIGRATI MESSINESI.
Saluti!!