Il capo del dipartimento della protezione civile Gabrieli spiega che le gestioni commissariali non sono suscettibili di proroga o rinnovo se non una sola volta e comunque non oltre il 31 dicembre 2012
Messina sta per dire “addio” ai poteri speciali, che non potranno più essere prorogati né rinnovati. Nessuna presa di posizione politica da parte dell’attuale Governo tecnico guidato dal presidente del Consiglio Mario Monti, si tratta piuttosto di precise disposizioni di legge, come precisato dal capo del dipartimento della protezione civile – ufficio rischi idrogeologici e antropici, Franco Gabrielli. Secondo quanto prevede l'art. 3 comma 2 del decreto legge n.59/2012 convertito con modificazioni dalla n.100/2012, le gestioni commissariali non sono suscettibili di proroga o rinnovo se non una sola volta e comunque non oltre il 31 dicembre 2012.
Come si ricorderà il primo decreto con il quale era stato dichiarato lo stato di emergenza ambientale a Messina, nel settore traffico e della mobilità, risale al 2007, quando l’allora Governo Prodi emanò l’O.P.C.M 3633/2007, successivamente integrata dall’ O.P.C.M.3669/ 2008, che assegnò i poteri speciali – sino a quel momento in capo al prefetto Francesco Alecci – in mano al neo sindaco Giuseppe Buzzanca. Il 29 dicembre 2011, il Consiglio dei ministri concesse una proroga sino al 30 giugno 2012, che venne successivamente estesa al 30 settembre. Ed è in quella data, cioè tra tre giorni che i poteri speciali svaniranno per sempre. In realtà, sono già svaniti dopo le dimissioni di Buzzanca, unico titolare di quei poteri assegnati da apposita ordinanza, che non ammette passaggi di consegne.
La fine dei poteri speciali è irrimediabilmente segnata anche per il commissariamento relativo al superamento dell’emergenza nei Comuni di Itala, Scaletta Zanclea e Messina, limitatamente alle frazioni di Giampilieri, Briga, Molino, Santa Margherita Marina, Altolia e Pezzolo, colpiti dall'alluvione del 2009. In questo caso la gestione commissariale scadrà improrogabilmente il prossimo 31 ottobre.
I poteri speciali volano via ma le emergenze rimangono, soprattutto in tema di mobilità. E adesso, senza quelle scorciatoie procedurali concesse ad hoc da Roma, le soluzioni saranno ancora più difficili da raggiungere. Ultimazione degli svincoli di Giostra e ampliamento del porto di Tremestieri saranno le due opere da consegnare alla città senza il salvagente dell’Opcm. (DLT)
e’ mai possibile che a messina tutte le volte che si cerca di fare un’opera pubblica si trasforma a tela di penelope? …vedi: stadio, palacultura, museo, raccordi autostradali, ecc.ecc., non solo ma quando finalmente pare siano completate, risultano obsolete e il colmo nessuno è responsabile e quindi nessuno paga per soldi spesi mali.
missione compiuta al 99% .Bravo Buzzy,i svincoli ondeggiano e se la ridono in faccia ai Buddaci.
Ha ragione Franco Gabrielli, avete speso tanti soldi per l’hothel Riviera e ancora ce ne vorranno, (la causa non è ancora finita), avete speso per la Cariddi e ancora tanti ce ne vorranno per recuperarla, non dimentichiamoci che i relitti in fondo al mare sono equiparati ai rifiuti tossici, li potevate spendere per mettere in sicurezza il territorio O NO.
CHE DITE MAI ?
è stato fatto già tutto, gli svincoli sono pronti, l’approdo di Tremestieri è riparato, i fiori sbocciano nelle zone alluvionate, l’ecopass(o) è in vigore, le strade sono prive di Tir, il bilancio è verde e non rosso, gli esperti sono stati bravissimi, il Ponte lo consegnano tra un mesetto o due, il tram sembra una formula 1, gli autobus passano ogni cinque minuti, le discariche ci costano poco, messina è al 100% della raccolta diffrenziata ( anzi 99,9 perchè mia nonna non ci sente e butta tutto in un solo cassonetto), la sicurezza è al massimo e non servono poliziotti, il carcere di Gazzi poi è un albergo a 4 stelle ( altro che Beppe grillo con 5 stelle), non servono più commissari….andate a votare e premiate chi ha realizzato tutto il programma