“A subire i maggiori disagi – scrive Giaimo - sono i malati oncologici e coloro che hanno una patologia rischiosa per la vita che dovrebbero ottenere, entro 15 giorni dalla visita, il verbale provvisorio e che invece sono costretti a subire non una ma ben due visite mediche”
“Le nuove procedure introdotte dalla legge 102/2009 che avrebbero dovuto rivoluzionare il sistema garantendo maggior controllo e trasparenza e velocizzare i tempi, si stanno rivelando del tutto fallimentari ostacolando il diritto all’assistenza che la nostra Costituzione garantisce ad ogni cittadino”.
E’ quanto afferma il presidente dell’associazione Progetto Messina, Carmelo Giaimo, sulla base di “numerose segnalazioni da parte di cittadini che lamentano pesanti ed inspiegabili ritardi accumulati dall’Inps nel disbrigo delle pratiche relative al riconoscimento delle invalidità civili”.
“A subire i maggiori disagi – scrive Giaimo – sono i malati oncologici e coloro che hanno una patologia rischiosa per la vita che dovrebbero ottenere, entro 15 giorni dalla visita, il verbale provvisorio e che invece sono costretti a subire non una ma ben due visite mediche. Infatti il malato per il quale la commissione medica dell’Asl ha dato un parere sanitario positivo è richiamato a nuova visita da parte della commissione medica dell’Inps: una vergognosa procedura che, non solo non tiene conto del suo stato di salute costringendolo ad un’attesa di diversi mesi durante la quale, nella migliore delle ipotesi, viene privato delle prestazioni a cui avrebbe diritto, ma che ravvisa elementi inquietanti sul piano dei diritti e sull’utilizzo del denaro pubblico”.
Ma – secondo Progetto Messina – c’è anche di peggio: “I soggetti già titolari di invalidità civile, chiamati a revisione alla scadenza, si vedono sospesa l’erogazione della prestazione economica in attesa di essere convocati a visita medica. Un iter che, visti i ritardi relativi alle procedure di liquidazione, avvolte si protrae per periodi molto lunghi con la conseguenza di lasciare senza assegno intere famiglie dove, spesso, la pensione di invalidità rappresenta l’unica fonte di reddito”.
L’associazione invita alla verifica ed alla condanna dei casi di frode ma evidenzia che “le facili concessioni di qualche anno fa non possono essere fatte pagare a tutti quei cittadini onesti, con problemi di salute, che chiedono il riconoscimento di un proprio diritto. Una situazione insostenibile che necessita di un immediato intervento: è ora di porre fine al balletto di competenze che sta rendendo la vita difficile a centinaia di messinesi”.
Progetto Messina ha chiesto al presidente della Regione ed all’assessore alla Salute “un accertamento ispettivo atto a evidenziare eventuali responsabilità causate dal mancato rispetto dei tempi di legge”.
Perché allora, invece delle commissioni mediche (dell’ Asp e l’altra dell’ INPS) non si rafforzano le sinergie tra i competenti uffici di questi due Enti per consentire al paziente (inteso come persona e non come pacco di documenti cartacei) di essere valutato con la celerità, professionalità ed accuratezza che la sua situazione clinica richiede ???
Cioè : perché pagare due volte (e siamo noi cittadini a pagare, con le tasse) per uno stesso lavoro ?
Eppure, un mirato utilizzo, anche solo delle risorse informatiche e tecnologiche in dotazione a questi due Istituzioni Pubbliche e sfruttando le risorse di organico in atto presenti, darebbero una forte e cruciale spinta alla piena realizzazione di questa mia idea. Oppure, c’è chi rema contro, su questo ? Gente, ricordiamoci che tra una settimana si vota. Non dimentichiamolo. Sappiamo trarne profitto.