Visioni opposte dell’incontro tra le parti dello scorso 27 dicembre. Il giorno dopo, in Giunta Provinciale, adottata una soluzione che ai sindacati non piace. Manca il piano triennale del fabbisogno del personale, ma vengono assunti 20 lavoratori disabili senza alcuna contrattazione sindacale
Precari a Palazzo dei Leoni, l’altra faccia della medaglia. L’incontro ad hoc tra il presidente della Provincia e le organizzazioni sindacali era stato definito da Ricevuto “all’insegna della grande disponibilità al dialogo e al confronto”. Menomale, viene da dirsi. Viceversa chissà quale sarebbe stata la reazione dei sindacati che definiscono la soluzione adottata da palazzo dei Leoni “una farsa, un malsano tentativo di buttare fumo negli occhi”.
“La proposta di deliberazione adottata – dichiarano i segretari sindacali Clara Crocè, Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai – rappresenta un momento di grande creatività della Giunta Provinciale. Il presidente Ricevuto non stabilizza i precari ma auspica il prolungamento dei termini per la trasmissione del piano di stabilizzazione entro il 31 dicembre 2013 e la revisione dei vincoli normativi e di ordine finanziario che in questo momento ne impediscono l’adozione. Siamo di fronte all’unica Amministrazione locale, crediamo nell’intero territorio della regione siciliana, che mette in atto una simile farsa . Una proposta di deliberazione con cui si chiede alla Regione Sicilia di avere più tempo per la trasmissione del piano di stabilizzazione, sperando che nel frattempo cambino anche i vincoli finanziari”.
Secondo i tre segretari sindacali, durante la riunione di contrattazione decentrata, Ricevuto ha affermato che la Provincia non ha adottato alcun piano triennale del fabbisogno del personale, stanti le gravi condizioni economiche in cui versa l’ente.
“Ma a distanza di meno di 24 ore – continuano Crocè, Emanuele e Calapai – la Giunta provinciale ha adottato il Piano triennale delle assunzioni, senza procedere ad alcuna informativa sindacale. Una scena già vista negli ultimi quattro anni. E’ irrazionale che, nonostante le rassicuranti dichiarazioni del presidente, la Giunta provinciale abbia proceduto in tal senso, ma lo è ancora di più che, a fronte di una deliberazione che rinvia i termini per la stabilizzazione contro ogni previsione legislativa, viene adottato nella stessa seduta un piano triennale delle assunzioni che prevede l’assunzione di circa 20 lavoratori disabili”.
Proseguono ancora Crocé, Emanuele e Calapai: “Il piano triennale è oggetto di contrattazione sindacale. Forse il presidente Ricevuto dimentica che è stato condannato per ben due volte dai giudici del lavoro per non aver consultato le organizzazioni sindacali. Avevamo chiesto per tempo di predisporre tutti gli atti preliminari e di richiedere il decreto di autorizzazione al competente assessorato regionale, subordinando il tutto al futuro rispetto dei parametri sforati, così come hanno fatto a buon fine molti enti locali della provincia. Oggi apprendiamo che questa procedura è stata adottata dalla Giunta per il personale delle categorie protette. La misura è colma”.
Vedo che i sindacati concordano con le mie opinioni, del resto basate su dati di fatto e constatazioni logiche.
Per i disabili, ai sindacati non deve interessare nulla.
L’assunzione delle categorie protette è regolamentata dalla Legge e si basa sul numero dei dipendenti a tempo indeterminato.
I sindacati non hanno alcun diritto di mettere becco.
Giuseppe Vallèra.
Ma quando cavolo scade questo venusiano di Ricevuto, che sembra appartenere all’era della pietra. Che danno mantenere in piedi un carrozzone come la Provincia che già i nostri costituenti nello Statuto non avevano neanche previsto? Potenziare e rafforzare i poteri comunali: è questa lunica strada: Gli impiegati dipendono direttamente dalla Regione per quanto attiene le funzioni da espletare, senza dibattimenti politici che vanno affrontati in ARS: