Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata alla nostra redazione dalla società che ha lanciato un progetto sperimentale di car sharing, la quale si augura che «la prossima amministrazione comunale possa sostenere il progetto - come in tante altre città Italiane ed europee - al fine di poter rendere la sperimentazione ancora più accessibile»
Ringraziamo per l’attenzione che media e cittadini messinesi hanno rivolto al progetto di Piattaforma per l’Innovazione e la Sostenibilità di Trasporti e Ambiente (P.I.S.T.A.) s.r.l., in occasione della firma della delibera avvenuta giovedì 12 aprile. Questa considerazione stimola senz’altro chi si appresta a intraprendere iniziative imprenditoriali che abbiano l’obiettivo di migliorare la città di Messina. L’interesse riscontrato, difatti, testimonia la curiosità ed il desiderio di cambiamento percepito a Messina e ci fornisce l’opportunità per chiarire alcuni aspetti del progetto di P.I.S.T.A. s.r.l.
P.I.S.T.A. s.r.l. non è una società di car sharing, l’azienda nasce con l’obiettivo di costruire, e validare con sperimentazioni sul campo, una piattaforma di mobilità condivisa integrata con le modalità di trasporto già esistenti in città. Per raggiungere questo obiettivo, è stata prevista la sperimentazione delle principali forme di mobilità condivisa: car sharing, scooter sharing e bike sharing. La fase iniziale prevede la sperimentazione del car sharing che è stato modellato sull’assetto tanto geografico quanto demografico di Messina. Alla fine del periodo di sperimentazione del servizio di car sharing, verranno analizzati i risultati e si deciderà se sospenderlo o affiancarlo ad altre forme di mobilità condivisa (bike sharing e/o scooter sharing). Dopo aver sperimentato le forme di mobilità condivisa già menzionate, sarà possibile individuare quali sono ideali per far parte della piattaforma di mobilità condivisa in base necessità e modalità di utilizzo riscontrate durante la sperimentazione.
Lo studio intrapreso dalla società ha permesso di individuare i profili utenti target su cui avviare la sperimentazione in base ad un criterio di rappresentatività delle caratteristiche sociodemografiche della città. Come nel caso dell’Università degli Studi di Messina che, ad esempio, ha accolto da subito favorevolmente questo progetto per un duplice motivo: la Terza missione, di cui si fanno portavoce gli atenei, costantemente perseguita da Unime e l’attenzione da sempre rivolta nei confronti di politiche legate al miglioramento della mobilità per studenti, dipendenti e docenti. L’utenza è, conseguentemente, contingentata perché l’attività di P.I.S.T.A. consiste nello sperimentare come un servizio di mobilità condivisa viene utilizzato, studiandone gli effetti che può avere sulla mobilità cittadina. In base al livello di adozione del servizio il numero di cittadini a cui verrà aperta la sperimentazione verrà aumentato, così come il numero dei veicoli disponibili in modo da garantire la condivisione ottimale della flotta.
La società, pertanto, è costituita da soci da sempre impegnati al fianco della città, imprenditori costantemente alla ricerca di iniziative che possano migliorare il modo in cui viviamo Messina e, in questo caso, la mobilità cittadina. Il team di imprese che vede capofila le società di proprietà del Gruppo Caselli, può contare su una compagine sociale al cui interno troviamo G.B.C. s.r.l. di Paolo e Roberto Spadaro, Arcadia Holdings s.r.l., Studio Ar.De.S.I.A. s.r.l., Istituto Clinico Polispecialistico C.O.T. s.p.a., IDS&Uniltelm s.r.l. e Caronte & Tourist s.p.a..
I soci si sono costituiti nella forma di startup innovativa a vocazione sociale (S.I.A.V.S.), nel settore della ricerca e sviluppo di nuove forme di mobilità, e hanno deciso di avvalersi delle tecnologie più innovative nel campo della mobilità, affinché la sperimentazione abbia una rilevanza quanto più significativa possibile, curando nei minimi dettagli gli asset tecnologici a supporto degli utenti. A cominciare dalla piattaforma su cui avverrà l’iscrizione: il sito web della società P.I.S.T.A. s.r.l. (www.pista.mobi), all’interno del quale le iscrizioni non sono ancora aperte. Nelle prossime settimane, la società P.I.S.T.A. s.r.l. comunicherà la data di apertura delle registrazioni, sui canali social e sul sito web, dalla quale verrà conteggiato l’ordine cronologico di iscrizione.
È necessario, tuttavia, aggiungere degli ulteriori chiarimenti in merito ad alcuni aspetti. Il servizio di car sharing oggetto della sperimentazione è in modalità ibrida, station-based – free-floating: i veicoli possono essere parcheggiati in stalli di sosta appositamente identificati (modalità station-based) solo all’interno dei Poli Universitari, invece è possibile parcheggiare i veicoli liberamente (modalità free-floating) all’interno dei lotti 7, 8 e 9 della ZTL del centro Urbano e nei parcheggi “Gazzi Sud”, “Via La Farina”, “Campo delle Vettovaglie”, “Annunziata Est”, “Annunziata Ovest”, “Ex Gasometro” (una volta attivato) e del parcheggio “Torri Morandi” (fino ad un massimo di 3 veicoli).
Relativamente alle tariffe della sperimentazione progettata da P.I.S.T.A. s.r.l., è necessario ribadire che nascono da uno studio attento della sostenibilità economico-finanziaria dell’iniziativa e non sono in alcun modo comparabili con le tariffe di quelli che sembrano essere i “competitor” di P.I.S.T.A. s.r.l.. Gli attori che ad una prima analisi vengono definiti come “competitor” di P.I.S.T.A. s.r.l. appartengono a due tipologie, società di capitali di proprietà di multinazionali che operano in settori affini a quello della mobilità, Car2go, Enjoy e Sharengo, e partecipate di enti pubblici. Nel primo caso si tratta di società con capitali ingenti la cui mission è offrire un servizio di mobilità condivisa. Grazie alle risorse possedute, possono disporre di un elevato numero di veicoli e di economie di scala che gli permettono di offrire tariffe basse. Nel secondo caso si tratta di società costitute da Comuni, Province, Città metropolitane o Regioni. Enti pubblici costituiti, spesso, appositamente e con la disponibilità economica idonea a sostenere un servizio di mobilità e offrire tariffe ridotte.
P.I.S.T.A. s.r.l. è un’iniziativa imprenditoriale strettamente legata al territorio, non è finanziata da contributi pubblici ma esclusivamente dai propri soci, è una sperimentazione nel settore dei trasporti, che ha un obiettivo definito ed un target identificato precisamente, con l’intento di colmare il gap che ad oggi caratterizza la mobilità di Messina e provincia. Auspichiamo, quindi, che la prossima amministrazione comunale possa sostenere il progetto – come in tante altre città Italiane ed europee – al fine di poter rendere la sperimentazione ancora più accessibile.
Con quei prezzi di noleggio non c’è speranza che l’iniziativa vada in porto.Deve essere gestita dal Comune ed allora i costi e prezzi potranno essere giusti, una società privata vuole solo avere alti profitti e basta.