Il caso del neonato trasferito da un ospedale all’altro e morto al Policlinico, parla il prof. Ignazio Barberi

Il caso del neonato trasferito da un ospedale all’altro e morto al Policlinico, parla il prof. Ignazio Barberi

Il caso del neonato trasferito da un ospedale all’altro e morto al Policlinico, parla il prof. Ignazio Barberi

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giovedì 03 Novembre 2011 - 10:03

Il direttore dell’unità operativa complessa di patologia e terapia intensiva neonatale dell’AOU “G. Martino” non entra nel merito della vicenda, su cui anche la Procura ha aperto un’inchiesta, ma spiega che solo nel suo reparto «sono disponibili i presidi necessari al trattamento dell’ipertensione polmonare del neonato (ossido nitrico e ventilazione ad alta frequenza»)

Si riaccendono i riflettori sul caso di morte sospetta che, nei giorni scorsi, ha visto coinvolto un neonato nato al Papardo e trasferito prima al Piemonte e poi al Policlinico . Come si ricorderà, il neonato era venuto alla luce nel reparto di Ostetricia del Papardo, ma aveva subito accusato gravi problemi polmonari e per ricevere le cure necessarie era stato trasferito prima al presidio ospedaliero di viale Europa e poi e poi al Policlinico. Una vicenda poco chiara che aveva indotto i genitori a presentare denuncia ai Carabinieri e la Procura ad aprire un’inchiesta (vedi articolo correlato) . Oggi sul presunto caso di malasanità, interviene il direttore dell’Unità operativa complessa di patologia e terapia intensiva neonatale dell’AOU “G. Martino”, prof. Ignazio Barberi, che non entra nel merito della vicenda, ma in comunicato ci tiene a precisare che il piccolo Gabriel presentava «condizioni gravissime sin dalla nascita» ed era stato trasportato al Policlinico perché « solo presso l’UO di Patologia e Terapia Neonatale e Pediatrica del Policlinico sono disponibili i presidi necessari al trattamento dell’ipertensione polmonare del neonato (ossido nitrico e ventilazione ad alta frequenza»). Ecco le due dichiarazioni integrali:
«In riferimento al caso del neonato Coco Gabriel, trasferito dall’ Ospedale Papardo all’Ospedale Piemonte e successivamente presso l’ UOC di Patologia e Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico, vorrei evidenziare che, essendo l’AOU centro di riferimento di terzo livello per diversi settori ed in particolare per quello dell’emergenza, è l’inevitabile destinatario dei casi più complessi che non hanno trovato soluzione nei presidi ospedalieri della Provincia e delle Province limitrofe. Nel caso specifico il trasferimento del neonato, comunque in condizioni gravissime sin dalla nascita, era stato motivato dal fatto che solo presso l’UO di Patologia e Terapia Neonatale e Pediatrica del Policlinico sono disponibili i presidi necessari al trattamento dell’ipertensione polmonare del neonato (ossido nitrico e ventilazione ad alta frequenza»).

Un commento

  1. professore ,abbiamo capito, anzi non abbiamo capito perchè la gente muore per malasanita’ e voi ogni volta vi arrampicate sugli specchi.Non è il caso di indagare sulla professionalità degli operatori? controlli se qualcuno non è laureato al CEPU o similari….

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