Riunita la Conferenza Provinciale Permanente in tema di incidenti sul lavoro

Riunita la Conferenza Provinciale Permanente in tema di incidenti sul lavoro

Riunita la Conferenza Provinciale Permanente in tema di incidenti sul lavoro

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mercoledì 20 Giugno 2018 - 15:40

Tra gli obiettivi, quello di individuare un’apposita piattaforma informatica che consenta di favorire una maggiore circolarità delle informazioni per attivare ulteriori controlli nel momento in cui vengano rilevate situazioni di evidente violazione delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Le richieste dei sindacati

Si è riunita oggi, presieduta dalla prefetta Maria Carmela Librizzi, la Conferenza Provinciale Permanente in materia di incidenti sui luoghi di lavoro. L'obiettivo era quello di esaminare le problematiche concernenti la sicurezza nei luoghi di lavoro a seguito del recente grave incidente che ha visto la morte di un operaio impiegato in un cantiere edile.

Oltre ai vertici delle Forze dell’Ordine e dei Vigili del Fuoco, hanno preso parte all’incontro rappresentanti della Città Metropolitana, del Comune di Messina, Direzione Territoriale del Lavoro e del Centro per l’Impiego, i Direttori dell’Inps e dell’Inail, il presidente della Camera di Commercio, il responsabile di Spresal all'Asp, le Organizzazioni Sindacali, l’Associazione Industriali, il Ctp e rappresentanti delle Associazioni datoriali di categoria e degli Ordini professionali.

Nel corso della riunione, si è effettuata un’approfondita analisi del sistema di interventi degli organi a vario titolo competenti in materia ed in particolare della situazione della provincia di Messina, caratterizzata da attività lavorative che interessano prevalentemente i settori edile, agricolo e la cantieristica navale. Si è focalizzata l’attenzione sugli aspetti più importanti da incrementare, relativi principalmente alle attività di prevenzione e di vigilanza, oltre che di formazione per i lavoratori e per tutti gli addetti del settore.

L’esigenza unanimemente emersa è che le attività, poste in essere dalle diverse Istituzioni ed Enti a diverso titolo preposti e competenti per materia, siano svolte in modo coordinato, evitando inutili e dannose sovrapposizioni, in attesa del pieno recepimento da parte della Regione Siciliana della normativa nazionale che attribuisce all’Ispettorato del lavoro il ruolo di coordinamento, i cui attori principali sono anche l’Inps, l’Inail e lo Spresal. Si è preso atto inoltre della necessità che siano potenziate le segnalazioni agli Enti competenti, attraverso un’ampia azione di sensibilizzazione che coinvolga sia le Organizzazioni Sindacali, che gli Ordini Professionali, che le Associazioni di categoria, oltre che i cittadini stessi, per consentire più mirate attività di controllo.

Al fine di rafforzare ancor più il dispositivo finora messo in campo, si è convenuto di individuare una modalità operativa, come un’apposita piattaforma informatica, che consenta di favorire una maggiore circolarità delle informazioni per attivare ulteriori controlli nel momento in cui vengano rilevate situazioni di evidente violazione delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. E’ stata inoltre condivisa l’esigenza che, accanto all’azione repressiva e preventiva, venga promossa un’intensa attività di sensibilizzazione sui temi della sicurezza nei luoghi di lavoro, con il coinvolgimento delle organizzazioni datoriali e sindacali e con l’ulteriore implementazione delle iniziative finalizzate ad affermare la cultura della sicurezza. In tale contesto, si intende potenziare gli interventi finalizzati alla formazione e all’addestramento dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, la cui predisposizione costituirà oggetto di uno specifico tavolo tematico, mentre, saranno istituiti ulteriori tavoli tematici sia sull’attività di vigilanza che sull’attività di prevenzione, finalizzando gli esiti di tali approfondimenti alla redazione di un documento finale che costituirà il fondamento di un protocollo generale che coinvolgerà tutte le Istituzioni e gli attori preposti.

«Un buon punto di partenza ma a questo devono seguire i fatti concreti da parte di tutti gli enti preposti al controllo e alla repressione del lavoro nero, irregolare, non sicuro». Lo sostengono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Messina, Giovanni Mastroeni, Tonino Genovese e Ivan Tripodi a margine della riunione tenutasi questa mattina in Prefettura.

I sindacati hanno chiesto una «diversa attenzione» rispetto le sollecitazioni che arrivano dal mondo sindacale soprattutto sulla necessità di un «maggiore coordinamento dei controlli per evitare sovrapposizioni e distribuire meglio le risorse».

«Questo è un territorio a rischio – hanno detto – Non possiamo continuare ad affidarci alla fortuna, serve la prevenzione del giorno prima e non la costernazione di quello dopo».

La sicurezza sul lavoro, hanno evidenziato, interessa i settori edile, l’industria con realtà significative sul territorio, l’agricoltura dove il fenomeno del capolarato cela gli infortuni, la portualità e la cantieristica che hanno pagato un prezzo altissimo negli ultimi anni. ben venga quindi la costituzione in seno alla conferenza dei tavoli tecnici per settori.

«Non si possono far passare in silenzio gli infortuni camuffandoli da semplice malattia. Non c’è solo l’incidente mortale sul lavoro. Ci sono gli infortuni all’ordine del giorno, spesso anche con ricadute pesanti sui lavoratori e la stragrande maggioranza accade nei luoghi di lavoro non in regola. Il lavoro in nero nel nostro territorio è troppo e non garantisce tutele al lavoratore. Per questo i controlli non sono mai troppi».

Quindi la richiesta alla prefetta di una «sollecitazione forte nei confronti degli Uffici interessati, della Regione Sicilia e del Governo affinché si incrementi il fabbisogno del personale per poter ottemperare alle necessità che i controlli richiedono. Per questo gli impegni condivisi dalla conferenza sono di buon auspicio perché si tratta di condividere impegni ed azioni, ruoli e responsabilità con obiettivi comuni e regia unica e superare la compartimentazione e le scarne risorse disponibili da ciascun attore. Insomma non si tratta di firmare un protocollo di intenti. Per questo riteniamo di esprimere merito e ringraziamento alla Prefetto che ha sentito di avviare questo importante strumento operativo ed a orientato un percorso a tappe che sappia affrontare la delicata materia nel breve medio e lungo termine».

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