A Galati Mamertino la tredicesima edizione del premio. Con una novità: la partecipazione delle scuole
E’ Lucia Lo Bianco la vincitrice del Premio Nino Ferraù 2024, il concorso letterario riservato alle poesie in lingua italiana e dialetto che Galati Mamertino rinnova annualmente per ricordare il poeta Nino Ferraù.
I premiati
“Il doloroso incedere dei versi è immediata epifania del dolore arrecato dalla violenza subita. L’uomo
predatore assale la sua vittima trascinandola in una sera “buia e infinita”. Sangue, polvere, grida sono
immagini angoscianti di una donna sempre più umiliata e offesa. Una novella inquisizione che caccia le
sue streghe scatenando branchi di lupi dalle umane sembianze. I versi risultano sapientemente
concepiti, in ogni parola scorre un moto d’affetto inquietante e amaro. Ne scaturisce un’onda di parole
struggenti che avanzano graffiando l’animo del lettore, fino alla triste sentenza finale.” Questa la motivazione che ha indotto la giuria, presieduta dallo scrittore Cristian Parafioriti, ad assegnare alla lirica “Non è mai finita” il primo premio, mentre “Doppu a guerra” di Francesco Santi Cardella si è aggiudicato il primo posto nella sezione vernacolo. Le due liriche hanno avuto il massimo riconoscimento nelle due principali categorie su 278 poesie complessivamente in concorso ed esaminate dalla giuria.
Le scuole
La tredicesima edizione appena chiusa ha registrato una importante novità. Quest’anno infatti il premio ha coinvolto anche i ragazzi delle scuole ed in particolare quelli dell’istituto comprensivo di Longi, che raccoglie anche i plessi di Galati Mamertino e dintorni. Per la scuola primaria il primo premio è stato assegnato all’ombra del ciliegio di Delia Pidalà, mentre sul podio si sono classificati anche Noelia Lazzara, Nicolò Serio e Davide Carcione. Per la scuola secondaria il primo premio è andato a “Ricordi” di Nicola Amadore, mentre si sono classificate seconda e terza Asia Barone e e Nadia Pidalà.
Il presidente Parafioriti: “Non solo il premio”
“E’ stata una edizione entusiasmante proprio per il coinvolgimento dei ragazzi, dai quali abbiamo ricevuto bellissimi e toccanti componimenti – spiega il presidente Parafioriti – e che, soprattutto, così possono conoscere meglio il poeta di Galati Mamertino, che per molti di loro fino ad oggi era solo il nome della loro scuola. E’ stato bello apprendere che tanti poeti conoscevano già Ferraù, mentre tanti altri hanno potuto scoprirlo proprio grazie al premio”.
Il lavoro sulla memoria del poeta, portato avanti dalla squadra di lavoro di Parafioriti e dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Amadore, non si esaurisce col premio. Proprio quest’anno è stata inaugurata la casa museo del poeta, in collaborazione con la famiglia Ferraù. “Un punto di partenza per sviluppare un ampio lavoro di catalogazione delle opere del poeta, per preservarle e favorire il lavoro di ricerca – spiega il presidente della giuria – che portiamo avanti grazie al professore Antonio Baglio dell’Università di Messina, che ha aperto la cerimonia conclusiva del premio con una lectio magistralis su Ferraù”.