Inizia il viaggio con Massimo Della Valle Italo Ferraro, Pippo Pirozzi e Silvio Perrella, conclude Antonella Di Nocera
Sulla scorta dell’Atlante della città storica dedicato a San Carlo all’Arena, Italo Ferraro traccia i confini dei luoghi che ospitano quest’anno l’edizione numero 57 del Premio Napoli e Pippo Pirozzi illustra la mappa dei Miracoli che ha realizzato per l’occasione. Massimo Della Valle, direttore dell’Osservatorio, incrociando i saperi del cielo con quelli della terra connette l’alto e il basso della città. Silvio Perrella presenta il programma del Premio Napoli 2011. Conclude Antonella Di Nocera, assessore alla cultura e turismo del Comune di Napoli.
Il Circolo Artistico Ensemble si esibirà in “Tarantoday” (Formule ritmiche di carattere ipnotico). Progetto nato intorno alla Suite “In Morte Della Tarantola”, scritta appositamente per l’ensemble da Roberto De Simone.
L’incontro si chiuderà con l’osservazione delle stelle con i telecopi posti sul piazzale antistante l’Osservatorio.
Passeggiate
A piedi verso Miradois – ore 16,00 in Piazza Cavour davanti all’ingresso della Metropolitana
I numerosi lettori del Premio Napoli che hanno scelto di raggiungere a piedi l’Osservatorio Astronomico, cominceranno la passeggiata in piazza Cavour all’ingresso della Metropolitana (appuntamento ore 16.00), percorreranno via Miracoli, salita Miradois e salita della Riccia: un percorso verticale che unisce, in poco meno di mezz’ora, tre importanti centri culturali della città, il Museo nazionale, quello di Capodimonte e l’Osservatorio astronomico. La passeggiata è a cura dell’Associazione Miradois, presieduta da Antonello Pisanti.
Il luogo
L’Osservatorio Astronomico di Capodimonte fu fondato nel 1812 grazie ad un decreto di Gioacchino Murat e dopo varie vicende fu completato nel 1819 da Ferdinando I di Borbone. La struttura fu la prima nata in Italia con l’espressa funzione di “Specola”, e il luogo scelto per la costruzione fu la collina di Miradois, vicina alla reggia borbonica di Capodimonte. L’edificio fu ideato da Federico Zuccari e l’architetto Stefano Gasse, esponente dell’architettura neoclassica, ne elaborò il progetto grandioso e monumentale.
Annesso all’Osservatorio è il Museo Astronomico, suddiviso in tre nuclei fondamentali: il Museo degli Strumenti Astronomici presenta una vasta collezione di strumenti datati dall’Ottocento al Novecento; il Padiglione di Bamberg, dal nome dello “strumento dei passaggi” ottocentesco che in esso è esposto, dedicato alla misurazione esatta del tempo; il Padiglione di Repsold, con il telescopio rifrattore equatoriale di Fraunhofer-Reichenbach, emblema dell’Osservatorio di Napoli. Una vasta biblioteca astronomica che include testi antichi di grande pregio, come il “De Revolutionibus Orbium Coelestium” di Niccolò Copernico, completa l’offerta culturale dell’Osservatorio. L’Osservatorio di Capodimonte è uno dei 12 Osservatori Astronomici dislocati sul territorio nazionale, ed è parte dell’Istituto nazionale di Astrofisica. Con i suoi quaranta astronomi l’Osservatorio rappresenta una delle eccellenze scientifiche, riconosciuta a livello internazionale.