Il marchio “Choose Me”, ossia “Scegli Messina”, è destinato, principalmente, a quei prodotti che, pur presentando elementi di forte legame con il territorio e con le sue tradizioni, non beneficiano di protezioni in grado di garantire che la loro realizzazione rispecchi specifici disciplinari di produzione o che siano sottoposti ad un rigoroso sistema di controlli
Il territorio messinese ha finalmente un suo elemento identificativo: il marchio collettivo dell’area metropolitana, presentato questa mattina alla Camera di commercio. «E’ un traguardo davvero importante per la città dello Stretto e il suo comprensorio – afferma il commissario dell’Ente camerale, Franco De Francesco – un’idea vincente sulla quale abbiamo deciso di puntare. In questi giorni, in concomitanza con l’apertura della settimana messinese all’Expo, il marchio farà il suo esordio a Milano, grazie a Fabrizio Scaramuzza presidente dell’associazione di promozione territoriale “Nonsolocibus” che ha fatto parte del gruppo di lavoro. Un particolare ringraziamento mi preme rivolgere ai rappresentanti del Comune, della Provincia e dell’Università, alle organizzazioni datoriali e a tutti i componenti del gruppo di lavoro appositamente costituito che hanno attivamente partecipato ai lavori preparatori e alla stesura definitiva del regolamento, nonché ai funzionari Giuseppe Salpietro, Mariateresa Tropeano e Sabina Vinci».
Il marchio “Choose Me”, ossia “Scegli Messina”, è destinato, principalmente, a quei prodotti che, pur presentando elementi di forte legame con il territorio e con le sue tradizioni, non beneficiano di protezioni in grado di garantire che la loro realizzazione rispecchi specifici disciplinari di produzione o che siano sottoposti ad un rigoroso sistema di controlli. «Il marchio identifica il prodotto con il territorio – dichiara il segretario generale della Camera di commercio, Alfio Pagliaro – e, in questo caso, la qualità è garantita dall’ente pubblico titolare del marchio. E’ essenziale che le imprese ne comprendano appieno il valore e che le associazioni di categoria datoriali lo veicolino sul territorio».
I prodotti che intendono fregiarsi del marchio collettivo dell’area metropolitana di Messina dovranno essere prodotti e confezionati nell’ambito del territorio di riferimento, sulla base delle percentuali e delle disposizioni previste dal regolamento. In ogni caso, dovranno, ovviamente, essere strettamente legati alla storia, alla cultura e alle tradizioni locali. «L’idea è quella di aiutare le piccole imprese del territorio – osserva Maurizio Lanfranchi, docente all’Ateneo peloritano e componente del gruppo di lavoro – di innescare un’economia locale e di valorizzare la nostra cultura. Il marchio, chiaramente, verrà dato al prodotto e non all’azienda. E, nel concederlo, è giusto che vi sia la dovuta rigidità».
Alla conferenza stampa di presentazione hanno preso parte il dirigente del Comune, Daniela Catanoso; il presidente e il direttore di Confcommercio Messina, Carmelo Picciotto e Caterina Mendolia; il vicepresidente del Centro ricerche nutrizionali di Messina, Giuseppe Pinci; i funzionari della Provincia, Rosa Gullotti e Anna Cucinotta; il presidente del Consorzio provinciale allevatori, Nino Cammaroto; il direttore dell’associazione “Strade e rotte del vino”, Biagio Cacciola.
….per le str(o)…anezze Messina è come sempre avanti e con ..personaggi che potrebbero ben figurare a Palazzo Zanca, sede mondiale ufficiale di facce di …..POVERA MESSINA!!!!
….per le str(o)…anezze Messina è come sempre avanti e con ..personaggi che potrebbero ben figurare a Palazzo Zanca, sede mondiale ufficiale di facce di …..POVERA MESSINA!!!!
L’idea non è nuova e viene usata con successo in morte parti d’Italia con gli stessi fini. Riconoscere e promuovere i prodotti legati alla storia ed alle tradizioni del territorio. Se gestita bene la vedo come un’opportunità.
L’idea non è nuova e viene usata con successo in morte parti d’Italia con gli stessi fini. Riconoscere e promuovere i prodotti legati alla storia ed alle tradizioni del territorio. Se gestita bene la vedo come un’opportunità.