Il neo direttore sportivo del Messina si presenta alla città e ai tifosi. Alla sua prima esperienza nel ruolo, dopo un passato da calciatore in A e B, espone le sue idee in modo deciso. Prossimo passo la scelta dell'allenatore
Un nome nuovo, mai venuto fuori, ma già da tempo sul taccuino del direttore generale Giovanni Villari. Il nuovo direttore sportivo del Messina è Vittorio Tosto, 42 anni, ex calciatore che ha disputato 166 partite in serie A e 313 in serie B. Tra le società con le quali ha militato per più tempo, tre anni nella Salernitana, tre nel Piacenza e quattro e mezzo nell'Empoli, l'ultimo nel 2009-2010. Nel 2011 ha conseguito il titolo di direttore sportivo, che ha svolto nel Cariati, squadra di Promozione calabrese del suo paese. E’ anche presidente della Green Soccer Team, una società di Lucca che si concentra sulla ricerca di nuovi atleti con l’attività primaria di seguirli nella crescita e nell’assistenza futura mediante la stipula di contratti connesse alle procure sportive.
“La trattativa è entrata nel vivo mercoledì – ha detto il dg Villari – e chiusa in meno di 48 ore, abbiamo soffiato Vittorio Tosto a un paio di squadre. Per noi è garanzia di serietà, preparazione, conoscenza dell’ambiente calcistico, un capitano abituato a vincere che sa trasferire ai giocatori la passione per la maglia. Era il profilo che cercavamo, una persona preparata di respiro nazionale e anche internazionale, giovane ma capace di dare un contributo fondamentale. Con lui c’è totale condivisione di obiettivi e progetti”.
Una scelta oculata, “quella giusta – anche secondo il presidente Natale Stracuzzi -, in pochissimo tempo ho capito che è un grande professionista, lo dice la sua carriera, e una persona di grandi valori”, e per il vicepresidente Pietro Gugliotta, che ha ricordato i trascorsi da calciatore di Tosto e gli ha augurato un campionato… “tosto e vittorioso”.
Poi la scena è tutta per il volto nuovo. “Sono emozionato, è una bellissima sensazione – dice Tosto –. Ho smesso di giocare da poco e ho intrapreso questo nuovo cammino. Di allenatori ce ne sono fin troppi, il ruolo di ds è invece più complesso e delicato perché si occupa della gestione tecnica a 360 gradi, soprattutto fuori dal campo. Ho giocato in tante società, dove mi hanno sempre apprezzato, ho realizzato una ventina di gol in A e B, che per un terzino non sono pochi. Mi gratifica essere chiamato dal Messina, squadra che ho incontrato solo da avversario e città dove non sono conosciuto”.
Dopo la premessa, Tosto va a spron battuto. “Voglio essere chiaro: in città è stato visto Luciano Moggi, io non sono qui per lui (il legame è col figlio Alessandro Moggi, suo procuratore quand’era calciatore, ndr). Sono qui perché mi ha chiamato il direttore Villari e sono stato scelto dalla società senza la sponsorizzazione di nessuno. Al momento non siamo in grado di promettere niente, solo tanto lavoro. So che Messina è una piazza importante e merita palcoscenici migliori, ma siamo in Lega Pro, ci sono difficoltà e servono sacrifici e compattezza. Per me è un esordio, non ho molta esperienza, lo affronterò con grande umiltà, ma so già cosa occorre fare”.
Nessun anticipo sui nomi che comporranno la prossima rosa ma l’identikit è già fatto: “Voglio giocatori che rispecchino il mio stile, che abbiano fame, voglia di sputare sangue, che sudino la maglia, sennò a Messina non verranno. Conosco tanti giocatori, negli ultimi sei anni ho raccolto ottomila schede, voglio che si riconoscano i sacrifici della proprietà. Lo stesso deve valere per l’allenatore, che è la base di partenza, deve avere la stessa nostra determinazione. Stiamo vagliando diversi profili, qualcuno è in vantaggio ma non abbiamo ancora scelto”.
Al momento il Messina ha sette giocatori sotto contratto: Berardi, Ionut, Mileto, Martinelli, Burzigotti, De Vito e Giorgione. Tutti hanno ben figurato nel corso della scorsa stagione, ma prima di essere riconfermati “dobbiamo fare una valutazione importante – prosegue Tosto -, voglio parlare a quattr’occhi con ognuno di loro ed anche con la società, allenatore compreso, che mi piacerebbe coinvolgere nella scelta. Se condivideranno i nostri valori ne terremo conto e diremo se saranno idonei al nostro progetto”.
Ci sono poi i vari Tavares, Gustavo, Fornito, Palumbo e Baccolo, tra i migliori lo scorso anno. Tosto parla di “taglio col passato” però poi chiarisce che non si tratta di mancate riconferme ma di “cambio di mentalità, stiamo valutando tutte le ipotesi possibili, tenendo conto dei giocatori validi che ci sono stati e che potrebbero servirci anche nella prossima stagione. Se sposeranno la nostra causa saranno i primi ad essere riconfermati. Poi dovremo essere bravi a trovare i giovani giusti, perché sono il patrimonio di una società”.
Un passaggio sui tifosi, che “stanno facendo la corsa all’abbonamento prima ancora della nomina del ds e dell’allenatore. Dimostrano di esserci, più ci danno fiducia e più per noi sarà stimolo per fare al meglio delle nostre potenzialità”. I dati sulle prime due giornate di campagna abbonamenti sono stati forniti dal dg Villari, che ha parlato di 134 tessere (60 il primo giorno e 74 il secondo), prima che il presidente Stracuzzi fornisse un dato molto maggiore: addirittura 390 abbonamenti; ma la società si è riservata di verificare l’informazione esatta.
Si è poi parlato del budget a disposizione e degli obiettivi. “Non abbiamo soldi da buttare via – termina il neo direttore sportivo – ma qualsiasi sia il budget cercheremo di valorizzarlo al 100 %, non mi preoccupa. Non siamo in grado di illudere né di promettere la vittoria del campionato, però di garantire lavoro e sacrifici quello sì”.
Infine Villari è tornato sulla sede del ritiro pre campionato. “Fiuggi è un’ipotesi ben avviata – conclude – ma stiamo monitorando anche altre soluzioni e ci sono arrivate diverse proposte perché basta parlare del Messina e le porte si aprono. La scelta definitiva deve essere fatta di concerto col ds e l’allenatore e poi autorizzata dalla società, non abbiamo necessità di farla immediatamente”.
(Marco Ipsale)