L'operazione di pulizia è stata voluta dal sindaco Orlando Russo: "Contatterò la Soprintendenza per la redazione di unb progetto che interesserà anche Taormina"
Il sindaco di Castelmola, Orlando Russo, ha riportato alla luce i vecchi pozzetti romani dell’antica Milia, distrutti dai Saraceni e sepolti da siepi alte circa 4 metri. Lo ha fatto a spese sue, impegnando privatamente una squadra di operati. “L’intento – ha evidenziato il primo cittadino – è quello di riportare alla luce le origini della nostra Città, che sorgeva a valle di quella attuale, nell’area adiacente la chiesa di S. Biagio, nei pressi di contrada Chiusa. Un percorso – aggiunge – che riguarda anche la vicina e blasonata Taormina”.
Il sindaco Russo ha evidenziato che le operazioni non sono finite, anzi l’auspicio è che possano riprendere presto. “Contatterò la Soprintendenza ai Beni culturale – spiega – per chiedere la redazione di un progetto che riguarderà il Comune di Castelmola, che amministro e la vicina Taormina, riattivando antichi sentieri che rappresentano parte della storia delle due comunità”.
Carmelo Caspanello