Hanno sfilato in centinaia stamani a Mistretta per protestare contro l'imminente chiusura del Tribunale. Avvocati e semplici i cittadini, guidati dai sindaci dei Comuni del comprensorio, hanno poi occupato la struttura giudiziaria. Prevista per i prossimi giorni altre azioni di lotta.
E’ esplosa fragorosamente stamattina la protesta contro la prossima chiusura del Tribunale di Mistretta. Centinaia di cittadini, che non si rassegnano alla ristrutturazione geografica delle sedi giudiziarie disposta dal Governo, hanno occupato il Tribunale. Guidati dal sindaco del centro nebroideo Iano Antoci, sono partiti in corteo dal Comune ed hanno raggiunto il Tribunale dove si sono tenuti i vari interventi. La larga partecipazione di persone, fra cui molti avvocati, si spiega con il timore che la chiusura della struttura possa lasciare senza sede giudiziaria una immensa fetta di territorio, specie se si considera che venerdì prossimo chiuderà i battenti anche il Tribunale di Nicosia che verrà accorpato a quello di Enna. Non a caso stamani in corteo c’erano anche rappresentanti di 16 municipalità della provincia di Enna e di 9 comuni del messinese.
I manifestanti intorno alle 10 hanno quindi occupato il Tribunale impedendo alle forze dell’ordine di effettuare il previsto trasloco dei fascicolo al Tribunale di Patti. Un po’ come ieri quando decine di cittadini hanno bloccato con dei camion e furgoni la SS 117 impedendo che arrivassero a Mistretta i mezzi che dovevano eseguire il trasloco degli arredi: “Questa decisione del Governo è assurda, inspiegabile –ha tuonato il primo cittadino di Mistretta, Iano Antoci- stanno lasciando sguarnito un immenso territorio. Ma le Istituzioni devono state vicini ai cittadini e non creare questo tipo di situazioni. Abolendo un presidio di legalità come il Tribunale c’è il rischio di lasciare il territorio in mano alla mafia perché se lo Stato fa un passo indietro c’è chi fa un passo avanti. E nelle nostre zone spesso a fare un passo avanti è la criminalità organizzata”.
Fra le soluzioni paventate la realizzazione di un Palazzo di Giustizia unico, il “Tribunale dei Nebrodi”, che consentirebbe di mantenere sia il Tribunale di Mistretta che quello di Nicosia, con una sola Procura e un presidente ma con un taglio del numero dei magistrati. Ma al momento è solo un sogno dei cittadini del posto che si aggrappano a questa proposta per non perdere l’importante presidio. La realtà è un’altra: da venerdì sarà il Tribunale di Patti ad accorpare le competenze del Tribunale di Mistretta e di S.Agata Militello. Ma i cittadini già da domani preparano altre iniziative di lotta.