Nuovo edificio funerario al Gran Camposanto. L’Ordine degli Ingegneri chiede la revoca del bando

Nuovo edificio funerario al Gran Camposanto. L’Ordine degli Ingegneri chiede la revoca del bando

Nuovo edificio funerario al Gran Camposanto. L’Ordine degli Ingegneri chiede la revoca del bando

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lunedì 15 Giugno 2015 - 09:09

Il presidente della Consulta regionale, Giuseppe Maria Margiotta, a seguito di svariate segnalazioni, si rivolge all’Autorità Nazionale Anticorruzione e agli Enti preposti

“…il Rup Giovanni Maimone risulta essere anche il progettista del progetto esecutivo posto a base di gara……Tali funzioni non possono coincidere nel caso di interventi di importo superiore a 500mila euro…” (art.9 comma 4 del Regolamento DPR n.207/2010).

Inoltre “…Prescindendo dal fatto che tecnici del Comune, o comunque nominati dal Comune, diverranno, dunque, sostanzialmente consulenti del Concessionario, per circa 250mila euro, non risulta chiaro dal confronto tra il quadro economico inserito nell’elaborato progettuale dedicato e quello riportato nel citato schema di piano economico-finanziario, quali siano univocamente tali spese…”.

Sono i principali motivi per i quali la Consulta regionale degli Ordini degli Ingegneri chiede al sindaco Accorinti ed al rup Maimone la revoca della procedura e la rettifica del bando di gara per l’affidamento tramite procedura aperta di una “Concessione per la realizzazione e gestione connessa di un nuovo edificio funerario (a ridosso “piramide”) e cellari, in zona G all’interno del Gran Camposanto di Messina”, che ha un importo complessivo di 8 milioni 645mila euro “e quindi abbondantemente superiore a 500mila euro”.

“Infatti – scrive il presidente della Consulta, Giuseppe Maria Margiotta -, da un parte gli incentivi ex art.92 sono previsti al punto B3 nella misura completa del 2% e, benché vengano indicati soltanto come ‘incentivi spese di progettazione’, è evidente che ricomprendano, secondo la normativa, tutte le funzioni di responsabile unico del procedimento, progettazione, direzione dei lavori, coordinamento sicurezza e relativi collaboratori sia tecnici sia amministrativi; dall’altra, al punto B4 del citato schema di piano economico-finanziario, le spese tecniche prima previste genericamente come “consulenze” (con il rilevo prima avanzato) diventano “spese tecniche per ufficio Responsabile procedimento, ufficio alta sorveglianza e collaudi”, funzioni assolutamente rientranti nella precedente previsione B3, ad esclusione soltanto dei collaudi. Tale incongruenze e irritualità risultano ancora più rilevanti in quanto lo schema di convenzione richiama espressamente le previsioni del Piano economico-finanziario e segnatamente le voci B3 e B4”.

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