La richiesta rigettata dal gip era stata formulata dalla Procura
E’ stata rigettata dal gip di Reggio Calabria, Stefania Rachele la richiesta del rito immediato formulata dalla Procura, nei confronti di Nino Castorina, eletto alle ultime elezioni comunali nelle liste del Pd e coinvolto nell’inchiesta sui presunti brogli elettorali, dove la Digos avrebbe scoperto che avrebbero votato un centinaio di anziani che però non si erano mai recati al seggio e alcuni voti sarebbero anche stati espressi da elettori deceduti. Una sistema reso possibile grazie ai duplicati delle tessere elettorali ritirati negli uffici comunali proprio da Castorina e e dai suoi collaboratori.
La stessa richiesta è stata rigettata anche nei confronti degli altri indagati, Simone D’Ascola, Francesco Lagana’, Antonio Fortunato Morelli, Giuseppe Saraceno del segretario della commissione elettorale comunale Antonino Covani e del presidente di seggio Carmelo Giustra che ha collaborato con i pm.
Tra le le motivazioni del rigetto, come riportato dal gip la “norma impone al pm o di stralciare le posizioni ed i reati per i quali risultano insussistenti i requisiti di accesso al rito o di procedere, in alternativa, nelle forme del rito ordinario”. Vale a dire che il rito immediato poteva essere accolto solo per alcuni capi di imputazione e per alcuni indagati, mentre per gli altri i pm avrebbero dovuto procedere con il rito ordinario, con diversi procedimenti sempre per la stessa vicenda. Di qui a breve quindi la Procura di Reggio Calabria, potrebbe chiedere il rinvio a giudizio per tutti gli indagati.