Pista ciclabile urbana, il 3 marzo via ai lavori da Boccetta a Cannizzaro. Dureranno 4 mesi

Pista ciclabile urbana, il 3 marzo via ai lavori da Boccetta a Cannizzaro. Dureranno 4 mesi

Ma. Ip.

Pista ciclabile urbana, il 3 marzo via ai lavori da Boccetta a Cannizzaro. Dureranno 4 mesi

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giovedì 20 Febbraio 2014 - 12:38

Firmato il verbale di consegna dei lavori all’impresa Zambra snc di Messina. Importo per la prima parte 66mila euro. Il progetto prevede altre due fasi successive: la prima, cofinanziata dal Ministero dell’Ambiente, riguarderà il tratto Boccetta-Castronovo, il viale San Martino e la via Cesare Battisti verso via Santa Cecilia; la seconda comprenderà via Cesare Battisti fino al viale Europa, e via Catania fino al circuito intorno a villa Dante

Lunedì 3 marzo inizieranno i lavori per la pista ciclabile urbana di Messina. Oggi il sindaco Accorinti ha sottoscritto il verbale di consegna dei lavori, che saranno conclusi entro 4 mesi, per un importo complessivo di 66mila 245 euro, di cui 39mila 950 a base d'asta, comprensivo degli oneri per la sicurezza, e 26mila 295 euro per l'acquisto di attrezzature per l'arredo urbano, già previsto dai proventi contravvenzionali secondo quanto disposto dalla normativa vigente. La ditta aggiudicataria dei lavori è la Zambra snc di Messina, il direttore dei lavori è l'ing. Carmelo Costanzo ed il responsabile del procedimento, l'ing. Mario Pizzino.

E’ la notizia che arriva dalla conferenza stampa odierna, a palazzo Zanca, illustrata dal sindaco, Renato Accorinti, l'assessore alla viabilità ed alla mobilità urbana, Gaetano Cacciola, ed i dirigenti comunali Mario Pizzino e Carmelo Costanzo.

L'intero circuito sarà realizzato in tre fasi distinte cronologicamente: la prima fase, i cui lavori sono stati consegnati oggi, riguarda l'anello stradale, percorribile solo in senso orario, compreso tra viale Boccetta e via Tommaso Cannizzaro. Il percorso partirà all’incrocio tra viale Boccetta e via Garibaldi. All’altezza di largo San Giacomo, proseguirà sulla corsia preferenziale di via Cesare Battisti fino all’incrocio con via Tommaso Cannizzaro. Qui risalirà fino al corso Cavour dove poi si potrà tornare indietro fino al viale Boccetta e scendere fino al punto di parenza.

La seconda fase riguarderà la parte dell'intervento cofinanziato dal Ministero dell'Ambiente. Il percorso proseguirà in direzione nord in entrambe le carreggiate di via Garibaldi tra il viale Boccetta e piazza Castronovo; in direzione sud, invece, su entrambe le carreggiate del viale San Martino e, parallelamente, sulla corsia preferenziale di via Cesare Battisti compresa tra via Tommaso Cannizzaro e via Santa Cecilia.

La terza fase comprenderà l'estensione verso sud in via Cesare Battisti fino al viale Europa ed in via Catania fino al circuito intorno a villa Dante.

Contrariamente a quanto accade per l’isola pedonale permanente intorno a piazza Cairoli, una rete ciclabile urbana è già contenuta nel Piano Urbano della Mobilità approvato dal Consiglio comunale con delibera 32/c il 30 agosto 2007.

Su alcune di queste strade, le biciclette si muoveranno su una corsia riservata di larghezza pari a 1.50 metri ricavata dalla carreggiata stradale, a senso unico di marcia, concorde a quello della contigua corsia destinata ai veicoli a motore e ubicata a destra rispetto a quest'ultima corsia, mentre su altre strade, come suggerito dal Piano Urbano della Mobilità, in linea con quanto avviene in molte città italiane ed europee e coerentemente al Codice della Strada, le biciclette potranno transitare lungo le attuali corsie riservate al trasporto pubblico (bus e taxi) che, a tal fine, verranno opportunamente allargate e lungo le quali verrà istituito il limite di velocità pari a 30 Km/h.

"La presenza in città di piste ciclabili, aree pedonali e parchi – ha ribadito il sindaco Accorinti – rappresenta il parametro fondamentale ed indispensabile per migliorare la qualità della vita quotidiana. E' una questione di crescita culturale ed il compito dell'Amministrazione comunale è quello di creare le modalità e le opportunità ai cittadini per cambiare il nostro stile di vita, limitare l'inquinamento acustico e favorire l'attività motoria".

"Abbiamo previsto gli interventi necessari per garantire la sicurezza anche attraverso l'eliminazione di buche stradali e dislivelli – ha aggiunto l’assessore Cacciola -. Obiettivo della nostra progettualità è la realizzazione di una pista ciclabile da Villa Dante a Pace. Entro la fine dell'anno in corso si dovrebbe procedere all'assegnazione dei lavori delle fasi successive".

Il progetto mira all'affermazione della bicicletta come rapido, ecologico ed economico mezzo di trasporto alternativo all'autovettura privata, soprattutto sui brevi percorsi urbani di lunghezza variabile tra 3 e 5 km spesso caratterizzati da fenomeni di congestione del traffico che, oltre a limitare la velocità commerciale degli autoveicoli privati a valori di circa 15÷18 Km/ora, amplificano notevolmente l'inquinamento ambientale (atmosferico e acustico) e riducono la vivibilità della città.

19 commenti

  1. quindi si restringeranno le strade, ottimo bravi!!A Firenze la pista è ricavata con una semplice striscia sul marciapiede

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  2. era tempo che scassassero le strade.muoio dall’impazienza di andare sulla pista ,spero la inaugurerà Accorinti ,però a piedin scalzi…mi raccomando.Miglioriamo la vita

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  3. F I N A L M E N T E arrivano due buone notizie, la pista ciclabile e una ditta messinese vincitrice dell’appalto. F I N A L M E N T E la buona edilizia, quella finalizzata alla qualità della vita dei messinesi, basta edilizia residenziale privata e pubblica, Messina ha un enorme patrimonio immobiliare invenduto o da ristrutturare dopo averlo demolito. Il PICO di RENATO sindaco è a ZERO CONSUMO DEL SUOLO, una conquista di civiltà urbanistica. F I N A L M E N T E stiamo conquistando il nostro territorio ricacciando i barbari invasori. La speranza di risorgere sta vedendo la luce, noi siamo stati la Urbs Messana, non scordiamolo mai.

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  4. a Firenze i buddaci sono pochi e si comportano bene

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  5. lei vive a Padova o in altra città pianeggiante,ma sei io abito a Gravitelli alta devo avere i muscoli dell’amico ciclista messinese per arrivarci,considerata anche l’età,certo se avessi 20 anni potrei provarci.Ma di che sta parlando ,Messina è tutta a salire,ma quale bici ci vuole il motorino.

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  6. Ma bravo sig. sindaco!
    Ma..a quando il rifacimento del manto stradale?
    Abbiamo le ruote delle auto continuamente dal gommista.altro che pista ciclabile!
    Certo la capisco con la pista ciclabile lei fa un figurone!

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  7. Lei certamente abita, vive ed è nato messina: rappresenta benissimo il buddace medio (n tono dispregiativo): sempre e solo a lamentarsi…non sa far altro!!!

    ps: ma non si stanca? Come la sopportano a casa? Sua moglie (se ne ha una)? I suoi figli (s ne ha)?…

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  8. Angelo Silipigni 20 Febbraio 2014 19:55

    La pista ciclabile è un sogno che sta diventando realtà. Tutti i detrattori, se vivranno, vedranno come cambierà questa città. Avanti così.

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  9. fantastico, vai avanti così!

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  10. Ben venga la pista ciclabile ma sono sicura che i soliti buddacioni la utilizzeranno per tutto tranne per quello…vigilanza e controlli serrati adesso e dopo..

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  11. Gli scienziati che pensano a restringere via Boccetta l’hanno mai percorsa nelle ore di punta?
    Sono sicuri di avere scelto la priorità giusta?
    I propositi sono quelli giusti, il miglioramento della qualità della vita riducendo Messina vietata alle auto dittatorialmente.
    Hanno notato se la pista ciclabile della litoranea è frequentata dai ciclisti oppure dai cani per soddisfare i loro bisogni?
    Sanno che Messina è citta con residenze abitative soprattutto in insediamenti collinari?
    Sanno perchè vivono?
    La desertificazione della città è a buon punto, stamattina era possibile posteggiare le auto negli stalli di via Giodano Bruno fino alle 10.
    Speriamo che il loro desiderio di tornare indietro nel tempo sia soddisfatto nel più breve tempo possibile, e possano riposare in pace.
    Quelli pensavano ai fatti loro elargendo sussidi questi sono assolutamente incapaci.

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  12. Un aspetto importante : IMPEDIRE CHE DELLA PISTA CICLABILE POSSANO USUFRUIRE ANCHE I MOTOVEICOLI DA 50cc in su.
    Questo a nostra tutela.

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  13. osservatore poco attento e maleducato,ammesso che abbi una moglie ed un figlio che ciazzeccano col discorso.lei è osservatore,si osservi la sua famiglia e sua moglie.Io sono clochard amico degli amici ed osservo

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  14. Scriviam la nostra storia usando biciclette,
    inseguendo la memoria su strade molto strette,
    su per le salite senza avere una borraccia, giù
    per le discese con il vento sulla faccia. Perché
    la bicicletta non importa dove porti, è tutto un
    equilibrio di periodi e di rapporti, è tutta una
    questione di catene e di corone, di grasso che
    lubrifica la vita alle persone. Come nella vita
    c’è una ruota che gira, una ruota che spinge e
    con quest’aria che tira se una ruota si fora la
    caduta è sicura: una toppa ripara, una ferita si
    cura. Non avere paura che sennò ti deconcentri,
    devi far coincidere i pesi e i baricentri.L’impegno di coppia per un singolo momento:
    due le forze in gioco, un solo movimento.
    Pedala – insegui la tua storia ovunque vada
    Pedala – macina chilometri di strada
    Pedala – l’hai voluta tu la bicicletta
    Pedala – più in fretta
    Pedala – più in fretta…
    Se è libero il pignone lo sceglie la corona, che
    attraverso una catena condiziona il moto del
    sistema: monarchia meccanica che ha giurato
    fede eterna alle leggi della fisica. Statica,
    termodinamica, quasi democratica se quando si
    ferma si va a ruota libera, o tirannica, con la fissa
    dello scatto, senza i freni che difendon dall’impatto.
    È mansione del pignone fare la rivoluzione,
    portare il movimento in ogni direzione, in costante
    acrobazia irradia l’energia dal centro fino alla
    periferia. È solo una questione di rapporto tra
    ingranaggi e tutto gira liscio fino a che non ti
    scoraggi, che l’unico motore qui sei tu con il
    fiatone a spingere in salita per la vita il carrozzone.
    Pedala – insegui la tua storia ovunque vada
    Pedala – macina chilometri di strada
    Pedala – l’hai voluta tu la bicicletta
    Pedala – più in fretta
    Pedala – più in fretta…
    Sai bene che la storia è ciclica, come la pazienza
    è biblica e la peggior salita è una discesa ripida,
    repentina, tutta tornanti, serpentina, peso
    in avanti, giù dalla china. Come una valanga
    controllata precipiti in picchiata, il paesaggio vola
    dentro a una zoomata. Guardi dove vai, vai dove
    vuoi, occhi aperti e sai come stai, fai come puoi.
    Il traguardo arriva quando meno te lo aspetti:
    è un parcheggio di bici appoggiate ai cavalletti,
    bici abbandonate là, senza controparte, pronte
    a ripartire se qualcuno parte. Pronte per andare
    lontano, cambiando i rapporti, andandoci piano.
    Pensa che una volta una bici fece piangere un
    uomo: diventarono amici. Lei gli chiese perdono.
    Pedala – insegui la tua storia ovunque vada
    Pedala – macina chilometri di strada
    Pedala – l’hai voluta tu la bicicletta
    Pedala – più in fretta
    Pedala – più in fretta…

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  15. Grande Accorinti, non vedo l’ora di utilizzare la bici in città, sarebbe un grosso salto di qualità!

    L’unica cosa da migliorare.. sarebbe utile delimitare con cordoli o altro la pista ciclabile dalla strada.. leggo che in molti punti si tratterà di una “semplice” striscia orizzontale, ma conoscendo gli automobilisti messinesi, non basterà ad evitare che i soliti incivili parcheggino l’auto in sosta vietata.

    Ci vogliono delimitazioni tra la strada e la pista ciclabile, e sicuramente sarà anche determinante LA VOGLIA DI FARE DEI VIGILI URBANI.

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  16. Lascia perdere, rispondere a certi individui significa glorificarli di meriti che non hanno mai avuto.
    Si tratta di un xxxxxxxx che non trova di meglio, in mancanza di argomenti seri e validi, che offendere chi pone dei quesiti intelligenti.
    Questo non conosce Messina e ne parla per sentito dire.
    A Milano, orograficamente parlando, andare in bici è facile e salutare (se si escludono i furgoni e le macchine che ne centrano una decina al giorno), fermo restando che si tratta, in generale, di cafoni maleducati che non rispettano il codice della strada ed intendono fare i comodi loro.
    Tutti questi atleti amanti della bicicletta stanno venendo fuori adesso, alla stegua di Fantozzi, perchè il loro padrone ha ordinato loro di lasciare le loro amatissime automobili.
    Sfidiamoli ad andare VERAMENTE in bicicletta.
    Ci sarà un’ecatombe di infarti e colpi apoplettici.
    Che vadano tutti a Pinerolo!!!!!!!!
    George

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  17. Anni fa si misero a dimora le corsie preferenziali per i mezzi pubblici, fu considerato un avvenimento rivoluzionario.
    Si rivoluzionario a tal punto che tutto è finito in una ennessima bolla di sapone.
    Il miglior uso che ne fecce il cittadino fu quello di parcheggio. Molti commercianti si ribellarono e riuscirono a far togliere gran parte dei cordoli, sopratutto in via Garibaldi.
    Ora siamo sicuri che anche la pista ciclabile non diventerà una enorme area parcheggio per i soli incivili?
    Mi auguro di no, ma ci vorrà una grande presenza di vigili e tanti blocchi di multe per vincere tal battaglia.

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  18. La pensata è buona…mi viene solo una domanda in mente: ma solo con le strisce per terra quanti ne spareranno gli automobilisti attenti?
    Ps. alle famiglie dei due di cui sopra…sono vicino al loro dolore..

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  19. Ti rispondo molto volentieri: come te, caro george, non abito più a Messina da diverso tempo, questo non vuol dire che non la conosca molto bene, dato che ci torno spesso.
    A Milano dove vivo e lavoro, uso costantemente la bicicletta e malgrado il tempo certamente meno clemente della città dello stretto e lo smog, è davvero utile e salutare utilizzare il mezzo a due ruote.
    A Messina l’istituzione delle piste ciclabili sarebbe una svolta epocale, il messinese va “educato” pian piano, giorno dopo giorno (vedi raccolta differenziata, vedi isola pedonale, vedi appunto piste ciclabili…).
    I ciclisti ci sono e sono tanti: stai tranquillo!!!
    Quanto al sig. burrascanu, come te del resto, caro george, non è MAI propositivo ma distruttivo, non scrive presentando alternative o integrazioni o nuove idee ma solo ed esclusivamente per criticare e per lasciare alla fine le cose come sono.
    Questo, se non lo sapessi, è uno dei motivi per i quali i messinesi sono definiti – “buddaci” – , basta chiedere in giro…anche a Milano!
    Un tipo così è noioso e “camurriusu”, e per l’appunto mi chiedevo quale “santa donna” – ma in tono assolutamente ironico – riusciva a sopportarlo…come te del resto…

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