Da ieri nell’Isola di Vulcano è anche aumentata la presenza delle forze dell’ordine. L'intervista al primo cittadino
VULCANO – “E’ andato tutto molto bene e c’è grande collaborazione da parte della cittadinanza che si è resa conto di un provvedimento preso a loro tutela”. Il sindaco Marco Giorgianni commenta così la prima notte trascorsa fuori casa da circa 250 persone residenti nell’Isola (dalle 23 alle 6). In realtà non tutti hanno dovuto fare ricorso ad una casa in affitto, in quanto diverse famiglie dispongono di abitazioni a più piani e pertanto, secondo quanto indicato da sindaco, vulcanologi dell’Ingv e dalla Protezione civile, possono rimanervi per dormire. Il problema riguarda al momento i piani terra. “Al momento – ha dichiarato all’Ansa Francesco Italiano, direttore della Sezione Ingv di Palermo – il serio problema è rappresentato dalla massa di gas aumentata a dismisura. Dopo aver monitorato la parte geochimica dell’isola è stato accertato che i valori giornalieri di CO2 da 80 tonnellate sono lievitati a 480. Ecco perché è rischioso vivere nella zona rossa dove odore e calore sono segnali ai quali non bisogna essere esposti. Elementi che fanno capire che è meglio non dormire lì”.
Una ordinanza sindacale quantifica quantifica il contributo mensile per l’autonoma sistemazione, stabilita in 400 euro per i nuclei mono familiari, 500 euro per i nuclei composti da due persone, 700 euro per quelli composti da tre unità, 800 euro per i nuclei composti da quattro o più unità. E ciò per un mese, in attesa di ulteriori verifiche. Da ieri nell’Isola di Vulcano è anche aumentata la presenza delle forze dell’ordine “per qualsiasi supporto alla popolazione e anche per scongiurare eventuali azioni di sciacallaggio che – chiosa il sindaco Giorgianni – io non mi aspetto”.