Da Craxi a Ciucci: il Ponte sullo Stretto e il “gioco” degli annunci

Da Craxi a Ciucci: il Ponte sullo Stretto e il “gioco” degli annunci

Da Craxi a Ciucci: il Ponte sullo Stretto e il “gioco” degli annunci

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lunedì 19 Settembre 2011 - 22:29

Nel 1985 il leader socialista disse: «Entro il ’94 sarà ultimato». Due giorni fa l’amministratore delegato della Stretto di Messina ha garantito: «Primi cantieri entro dodici mesi». Nel mezzo 26 anni di frasi ad effetto

«Entro 12 mesi i cantieri principali per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina verranno aperti». Ad annunciarlo, due giorni fa, l’amministratore delegato della società “Stretto di Messina” Pietro Ciucci. Magari sarà anche vero: l’approvazione del progetto definitivo, l’avvio delle procedure degli espropri e soprattutto il forte interessamento degli investitori cinesi lasciano pensare che forse stavolta qualche “fatto”, oltre le parole, possa esserci. Ma di parole, appunto, in questi anni ce ne sono state tante. E altrettanti sono stati gli annunci, che con una specie di gioco abbiamo voluto, in parte, ripercorrere. In principio fu Bettino Craxi, leader socialista e presidente del Consiglio quando, nel 1985, annunciò in maniera roboante: «Entro il 1994 il Ponte sullo Stretto sarà ultimato». Una visione evidentemente ottimistica, la sua. Non fu da meno, qualche anno dopo, l’allora amministratore delegato della Stretto di Messina, Baldo De Rossi, che nel febbraio 1992 disse: «I cantieri potranno partire nella seconda metà del 1993». Ovviamente non fu nemmeno così. Nel dicembre 2001 toccò allora al ministro delle Infrastrutture del tempo, Pietro Lunardi, proclamare: «Il Ponte sarà pronto nel 2012, il pedaggio costerà 21 mila lire». Già, c’era ancora la lira.

Fu addirittura più ottimistico due anni dopo, nel gennaio 2003, il premier Silvio Berlusconi nell’annunciare urbi et orbi: «I lavori partiranno nella primavera 2005 e termineranno nel 2011». Ci pensò lo stesso Lunardi, nel maggio 2004, a rinviare la fatidica data: «Nel 2006 apriranno i primi cantieri e dopo sei anni di costruzione, nel 2012, è prevista l’apertura al traffico del Ponte». Non andò bene nemmeno in questo caso. Curioso quanto avvenuto nel maggio 2008: due annunci, diversi, nello stesso mese. Prima Altero Matteoli, allora come oggi ministro delle Infrastrutture: «Entro il 2009 i primi lavori». Poi il più “prudente” Pietro Ciucci, divenuto nel frattempo ad della “Stretto”: «La posa della prima pietrà avverrà a metà 2010, nel 2016 l’inaugurazione dell’opera».

Arriviamo all’ottobre 2008, quando il condirettore generale dell’Anas Carlo Bucci annuncia: «Entro il 2010 saremo in grado di far partire i cantieri, e se tutto procederà secondo il programma, nel 2012 saranno già pronte le torri». Un anno dopo, è l’ottobre 2009, tocca di nuovo a Matteoli: «Il primo cantiere aprirà il 23 dicembre di quest’anno». In realtà in quel famoso 23 aprile aprirà solo il cantiere di Cannitello, con l’avvio dei lavori di un’opera ferroviaria prevista a prescindere dal Ponte. Ma il record degli annunci spetta sempre a Ciucci. Così nel marzo 2010: «Si prevede di poter avviare il cantiere principale del Ponte per l’inizio del 2011». Si ricrederà nel novembre 2010: «Primi cantieri tra fine 2011 e inizio del 2012». Fino alle parole di due giorni fa: «Entro 12 mesi i primi cantieri». Che dire: al prossimo annuncio.

3 commenti

  1. a caddativi a facci chi ruvetti

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  2. ed intanto con questi scherzetti da prima repubblica si sono mangiati 500 milioni di euro ( vedi articolo su Repubblica di alcuni gioni fa) e continueranno sino a quando qualche magistrato non li metterà sotto scopa.Allora grideranno che i magistrati sono “comunisti” scordandosi che i soldi si ammuccaru iddi.

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  3. Il ponte forse è un’utopia…non si farà mai.
    Tutto è più difficile a Messina…..fare strade, varianti, tangenziale, raccordi, metroferrovia ect.
    Difficile realizzare in una città che si distingue per il disinteresse dei cittadini, una città abitata da apatici o peggio da piagnucoloni inconcludenti.
    Ad esempio c’è gente che parcheggia in terza fila bloccando il traffico e che senza porsi minimamente il problema critica le istiuzioni per il traffico….. da loro generato.

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