Messina e Torino fanno squadra per l'Atm, per Foti non è una missione impossibile

Messina e Torino fanno squadra per l’Atm, per Foti non è una missione impossibile

Francesca Stornante

Messina e Torino fanno squadra per l’Atm, per Foti non è una missione impossibile

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giovedì 22 Maggio 2014 - 15:29

Conferenza stampa di presentazione del nuovo Direttore generale dell'Atm Giovanni Foti. Grande entusiamo da entrambe le parti per un percorso di collaborazione che Messina ha così avviato con Torino in tema di trasporto pubblico, definiti i primi passi da compiere.

Collaborazione tra due città metropolitane, scambio di esperienze, sinergia per instaurare un modo di lavorare nuovo, una sfida che unisce nord e sud Italia e che, almeno questi sono gli obiettivi, porterà solo risultati positivi. Il sindaco Renato Accorinti, che ha sempre detto no al ponte, oggi ne ha costruito uno che avvicina e unisce Messina e Torino in un progetto ambizioso: unire le forze per salvare l’Atm e restituire ai messinesi un servizio di trasporto pubblico locale degno di essere definito tale. In questo disegno si inserisce la nomina di Giovanni Foti alla direzione generale dell’Azienda Trasporti di Messina, una scelta certamente non casuale, ma mirata a portare il meglio per provare a risollevare un’azienda che negli anni è stata ridotta allo sfascio. Foti è stato presentato oggi in conferenza stampa dal Sindaco Accorinti, dall’assessore Gaetano Cacciola, dal commissario Atm Domenico Manna e dal Direttore generale Antonio Le Donne. Arriva dalla GTT, il Gruppo Torinese Trasporti, dove ricopre il ruolo di Direttore Sviluppo Tecnologie, insieme a lui oggi anche il collega Gian Piero Fantini che a Torino è il direttore TPL, MetroFerro e parcheggi-GTT.

L’amministrazione Accorinti ha presentato con grande soddisfazione ed entusiasmo il nuovo acquisto che è riuscita a centrare. “Come già abbiamo fatto per Messinambiente, anche per l’Atm abbiamo cercato il meglio che c’era sulla piazza, uno “fuori dal giro” perché quando siamo arrivati e abbiamo trovato un’azienda con 12 autobus non ci siamo scoraggiati e abbiamo solo cercato di mettere in atto una programmazione seria che potesse darci buoni frutti” ha esordito il Sindaco, particolarmente felice dell’arrivo di Foti a Messina non solo per l’alta professionalità che sarà a servizio di Atm, ma anche per il rapporto che da oggi si instaura con Torino e che butta giù qualsiasi barriera. Sulla stessa scia l’assessore Cacciola che ha spiegato che “la scelta è stata ponderata, dato che il Comune di Torino ed in particolare l'azienda GTT sono riconosciute leader nazionale ed internazionale nel settore, avendo varato progettualità all'avanguardia per la mobilità sostenibile e per l'infomobilità”. L'ATM e la GTT di Torino stanno infatti elaborando un protocollo d'intesa finalizzato all'ottimizzazione del servizio del trasporto pubblico della città di Messina, con il supporto e la consulenza del Gruppo Torinese Trasporti, grazie al suo contributo in termini di tecnologie, infomobilità, funzionamento e manutenzione.

Un video messaggio è arrivato anche dall’assessore alla Mobilità di Torino Claudio Lubatti, orgoglioso del cammino che Messina e Torino sono state in grado di iniziare a percorrere e fiducioso che questi possa essere da esempio per tutte le grandi città italiane. “Foti è uno dei nostri migliori direttori e per noi è un onore far parte di questa iniziativa” ha commentato l’assessore torinese della giunta del Sindaco Piero Fassino.

Per il Direttore generale Antonio Le Donne un grazie rivolto al Commissario Manna che in questi mesi ha retto il peso di un’azienda al collasso e che nonostante le difficoltà è riuscito a lavorare nella giusta direzione, ma soprattutto l’obiettivo di riuscire a dare ai cittadini quei servizi pubblici che sono un diritto, a prescindere dallo stato drammatico in cui versano le aziende.

Dunque, perché un numero uno come Foti ha deciso di lanciarsi in quella che sembra un’impresa titanica, lasciando una realtà di gran lunga superiore a quella messinese? Le motivazioni sono diverse, una su tutte quella affettiva che lo lega alla Sicilia. “Sono torinese, ma mio padre era di Milazzo, mentre mia madre di Pantelleria. Da bambino per le vacanza passavo sempre da qui ed è stato mio padre a trasmettermi un forte legame con questa terra. Una cosa che mi dispiace è che lui oggi non possa partecipare a questa mia gioia ed emozione di poter lavorare nella terra delle mie origini” ha dichiarato Foti alla sua prima uscita ufficiale. Per lui un contratto a tempo determinato per un anno, costerà 90 mila euro più i benefit.

Il nuovo dg ha già le idee chiare. Intanto l’orgoglio di essere protagonista di questo nuovo modo di lavorare mettendo insieme competenze di due realtà italiane che in questo modo possono beneficiare una dell’esperienza dell’altra, anche se in realtà in tema di trasporti e viabilità dovrà essere Messina a imparare il più possibile da una città efficiente come Torino. “In questi due giorni ho avuto modo di fare qualche giro in bus ovviamente in incognito, ho parlato con i dirigenti, ho cercato di capire qual è il punto di partenza. Lo scenario è interessante, naturalmente ci sono molte cose da fare ma non credo sia una missione impossibile”. I primi passi saranno il potenziamento del parco mezzi. “Stiamo mettendo a punto una trattativa per far arrivare subito da Torino 15 autobus per iniziare a dare nuova linfa all’Atm. Nel frattempo giungeranno a Messina alcuni nostri tecnici per analizzare tutta la situazione e mettere a punto i primi progetti a breve termine. Lavoreremo fin da subito anche sulla linea tranviaria, cercheremo di rimettere in linea tutte le vetture che l’Atm ha in deposito, si comincerà dall’acquisto dei pezzi di ricambio mancanti e la manutenzione di quelli guasti da tempo”. Oltre ai mezzi si punterà da subito a rafforzare l’offerta e dunque di conseguenza i ricavi. “Dobbiamo creare un servizio e poi pretendere che la gente paghi il biglietto senza lasciare spazio alle scuse”, ha puntualizzato il dg. La domanda però sorge spontanea: viste le croniche carenze economiche dell’Atm con quali risorse si farà tutto questo? Ancora non è stata quantificata l’entità dei primi investimenti che si intenderanno fare, il tempo a disposizione è stato troppo poco e in queste settimane si dovrà studiare sodo. L’assessore Cacciola batterà i pugni alla Regione affinché i contributi siano certi e costanti nel tempo, si cercherà di intercettare anche finanziamenti nazionali ed europei per il trasporto, ma soprattutto si metteranno in moto tutti quei meccanismi virtuosi che potranno creare economia. Per Foti ancora troppo presto per parlare di pianta organica, riorganizzazione del personale, dei tanti problemi economici dell’Atm. “Facciamo un passo alla volta, ho già chiesto i bilanci e tutti i documenti che riguardano la forza lavoro, nel giro di qualche giorno avrò un quadro più chiaro”. Ciò che ancora invece non è chiarissimo è quale sarà il futuro societario dell’Atm. Due anni fa il Consiglio comunale aveva votato per la messa in liquidazione, c’era l’esigenza di creare una Spa per rispettare la legge, oggi le norme sono cambiate e non è più necessario, ma l’amministrazione Accorinti non ha ancora deciso. Nell’aria resta il progetto della Multiservizi dentro la quale far convergere tutte le partecipate che gestiscono i servizi pubblici, ma il cammino è ancora lungo. Nel frattempo però l’amministrazione ha fatto una scelta di livello. Adesso per vedere i risultati dovrà però anche fare la sua parte e fornire gli strumenti necessari per operare bene.

Francesca Stornante

2 commenti

  1. Sono così xxxxx di accostare un manager vero a due xxxxxxxx. Sarà bello capire con chi dovrà interloquire, si fa per dire.
    Forse con chi pensa che si amministra facendo esperimenti?
    Roba da matti.

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  2. Sono così xxxxx di accostare un manager vero a due xxxxxxxx. Sarà bello capire con chi dovrà interloquire, si fa per dire.
    Forse con chi pensa che si amministra facendo esperimenti?
    Roba da matti.

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