IL Movimento 5 Stelle risponde all’appello di Reset sulle primarie in piazza per le amministrative declinando l’invito ma plaudendo ad un’iniziativa che punta a cambiare vecchie logiche. “Tutti insieme stiamo rinnovando il sistema delle liste civetta che servivano solo a ricoprire poltrone. Ci vediamo in Comune, sarà un piacere”
Reset chiama M5S risponde. Il tema è quello delle primarie per le amministrative. Nei giorni scorsi Reset ha chiamato a raccolta, con un programma che indica date e scadenze, tutti i movimenti civici e le associazioni per le primarie in piazza. Gli unici ai quali l’appello non era rivolto sono i movimenti che hanno aderito alle primarie on line organizzate da Art.1 Autonomia e Libertà presieduto da Alessandro La Cava. I primi a rispondere all’invito di Reset sono gli attivisti del Movimento 5 stelle, che declinano, ma plaudono all’iniziativa. I grillini infatti, come è noto perché le regole sono uguali in tutte le elezioni e su tutto il territorio nazionale, correranno con una lista ed un candidato proprio.
“M5S non parteciperà a nessuna competizione elettorale in coalizione con alcun partito o lista civica (come previsto dal Non – Statuto)- si legge nel comunicato- la procedura di composizione della lista, così come la scelta del candidato, avverrà secondo le modalità già utilizzate per le scorse regionali, vale a dire a seguito di ricezione, valutazione (casellario giudiziale pulito, nessun passato politico – partitico, attivismo ecc.) e votazione dei curricula pervenuti”.
In particolare per le Politiche i candidati sono stati scelti attraverso le parlamentarie on line, mentre nel caso delle regionali d’ottobre i candidati sono stati votati attraverso assemblee, dopo una valutazione dei curricula su scala provinciale. L’iniziativa di Reset comunque piace ai grillini sia sul piano formale che dei contenuti perché comporta l’apertura dei cancelli di Palazzi ai cittadini.
“Vogliamo fare un plauso all’iniziativa proposta da Reset!– scrivono- nella quale riconosciamo il giusto spirito democratico, oltre all’evidente volontà di cambiamento dalle logiche partitiche che fino ad oggi hanno imbrigliato e mortificato la politica messinese, portando spesso alla presenza di liste civiche “civetta” che altro non erano che carrozzoni utili solo a disperdere voti ed a distribuire poltrone. Condividiamo la volontà di puntare sui progetti e sulle idee utili per la rinascita della nostra Città”. I grillini, esattamente come sta avvenendo anche all’Ars, continueranno ad appoggiare le proposte che riterranno valide e che risponderanno a questi requisiti. Del resto il Movimento ha già appoggiato la proposta di Reset sull’istituzione di una
società pubblica di attraversamento dello Stretto e presentata a dicembre.
“L’augurio, infine, è quello di ritrovarci in molti (siano essi M5S, Reset!, lista Accorinti) all’interno del prossimo Consiglio Comunale, convinti di poter segnare l’inequivocabile vittoria della società civile messinese (quella vera) e la sconfitta di coloro che hanno costretto la nostra Città a decenni di “Medioevo” economico, politico e culturale. A quel punto avremo vinto, perché a Palazzo Zanca siederebbe Messina. Ci vediamo in Comune. Sarà un piacere”.
Dalla lista legata ad Accorinti, al M5S, Reset, Vento dello Stretto è tutto un fermento di associazioni e movimenti che hanno un unico filo conduttore: basta deleghe in bianco, basta eleggere le persone e pentirsene dodici secondi dopo, basta vecchi criteri che fin qui hanno portato nei Palazzi “eletti” interessati solo al gettone di presenza ed al proprio piccolo giardino, che a quelli della città di oggi e di domani. I grillini hanno concluso con la stessa frase finora usata in tutte le competizioni: “Ci vediamo in Comune. Sarà un piacere”. Perché, in fondo, l’unico obiettivo da raggiungere non è la poltrona ma il piacere di essere al servizio della città.
Rosaria Brancato
tra 5stelle, reset ed accorinti spero che almeno un quarto dei messinesi sia finalmente rappresentato veramente, senza deleghe in bianco, ma non dimenticatevi che l’obiettivo di tutti è il futuro dei giovani messinesi, stanno scomparendo, rispetto a 30 anni fa si iscrivono alle scuole superiori solo la metà dei ragazzi di 14 anni ( o non ci sono proprio o sono emigrati con le famiglie), di questo passo scompariremo, diventeremo solo un approdo per navi e per 4 statali fino a quando non andranno in pensione. Tutte le forze nuove o i partiti (se si rinnovano veramente) dovranno lavorare con sacrificio ogni giorno per creare son concretezza la nuova Messina,…..e non bastano le parole o i sinceri desideri, ci vuole lavoro e capacità. In bocca al lupo e fregatevene delle beghe romane o palermitane, solo Messina.
le liste civetta ci sono eccome, vedasi Isgrò e Accorinti ad es, i cui voti sicuramente confluiranno da un parte o l’altra
ART.21 COSTITUZIONE. THISISTHEEND sintetizza benissimo, come sempre, i gravi problemi di Messina: futuro precluso ai giovani messinesi e territorio che non produce più nulla, insomma un’economia che mangia se stessa. La risposta del MOVIMENTO 5 STELLE è un arrivederci in Consiglio Comunale ai movimenti nati dalle genti di Messina, in particolare a RESET. La loro presenza provocherà un cambiamento radicale a palazzo Zanca, con più TRASPARENZA su tutti gli atti ammistrativi in rete web in tempo reale; TRASPARENZA sulle sedute del Consiglio e delle Commissioni attraverso la diretta o la registrazione sulla rete web; indirizzo politico al Sindaco, attraverso dettagliatissime LINEE PROGRAMMATICHE e azione amministrativa ai Dirigenti che quelle linee devono attuare, attraverso la scrittura di PROGRAMMI, anch’essi dettagliatissimi, per individuare facilmente chi danneggia il Comune; finalmente un Consiglio Comunale autorevole su Sindaco e Burocrazia. Io parteciperò, a prescindere dal mio voto, alle primarie di RESET, per la prima voltà sperimentiremo l’AGORA’ della Grecia antica.
Tutti questi movimenti che rappresentano un pur lodevole tentativo di “nuova politica “…,a Messina rischiano di deludere le gradi attese in essi riposte…. qualora non fossero in grado di proporre un serio “realizzabile ” (con indicazione delle risorse)progetto strategico industriale in grado di attrarre investimenti tali da “proteggere” i ns.Figli dall”emigrazione forzata. Nel deserto produttivo attuale …In mancanza di qualsivoglia forte prospettiva alternativa credo sia IRRESPONSABILE evitare di affrontare ,senza pregiudizi ideologici ed emotivi ,la questione PONTE. Un ECO-PONTE ad impatto ambientale positivo( abbattere tutte le mostruosità edilizie che insistono e impediscono ogni valorizzazione turistica) Un PONTE- PROGRESSISTA che unisce i cittadini ed i popoli ,che si apra e segnali nel MONDO Messina sede di un opera epocale, di progresso e “sviluppo” tecnologico avanzato ..inoltre…UN PONTE-marketing a costo zero che garantisca a Messina un decisivo vantaggio competivo …oggi più che mai INDISPENSABILE nel merato turistico globale.IL REFERENDUM ..così come ha sostenuto Grillo a Messina piu volte, resta la strada autenticamente democratica per aprire un dibattito più serrato, al riparo dai pregiudizi ideologici dietro i qual si insinuano spesso interessi occulti nascosti (sicuramente di ispirazione Leganordocentrica ) GENOVESE ACCORINTI D’ALIA GIORDANO SINDACALISTI, M5S si confrontino democraticamente con i cittadini , propongano compatti il REFERENDUM . Il momento e’ GRAVE! Non possiamo permetterci un altro fallimento .
This is the end…….è una canzone dei Doors……ora l’ho capito. Allora light my fire orsù giovani e meno giovani. Ai Grillini dico che Beppe ha avuto un effetto traino ma ora tocca a voi e non sarà facile. Ai Reset crew dico bene ma occorre allargare il movimento trasformando in provinciale e regionale perché in città dopo le lezioni morirebbe non esiste infatti una sola lista civica sopravvissuta da sola dai tempi della Rete. Ad Accorinti dico che ormai è l’unico a parlare di ponte con le sue maglie e mi pare che possa cambiare logo scrivendo Ponte fu…