Il Dipartimento finanziario di Palazzo Zanca sarà guidato da Giovanni Di Leo. Al super burocrate arrivato nell’ottobre del 2013 da Macerata non è stato confermato neanche l’incarico di direttore generale
Cateno De Luca lo ha detto subito dopo l’elezione: riorganizzerò la macchina organizzativa del Comune di Messina. E nel giro di 24 ore ha già adottato due provvedimenti che dimostrano la volontà di voler cambiare rotta . Come anticipato da Tempostretto, il neo sindaco ha revocato ad Antonio Le Donne l’incarico ad interim di ragioniere generale.
Con decreto sindacale, la direzione dell’Area Finanziaria e del dipartimento Servizi Finanziari è stata affidata a Giovanni Di Leo, già braccio destro dell’ex ragioniere generale Ferdinando Coglitore (entrambi nella foto).
Al dirigente Antonino Cama, ragioniere generale durante l’amministrazione Accorinti poi defenestrato, è stato affidato l’incarico, ad interim, della direzione del dipartimento Demanio Patrimonio Espropriazioni e Beni Comuni. Continuerà a dirigere anche il dipartimento Entrate Tributarie.
Nel provvedimento firmato da De Luca si specifica che il dirigente capo Area Finanziaria è il sostituto dei dirigenti dei dipartimenti alla stessa Area afferenti, in caso di assenza e/o impedimento di quest’ultimi e il sostituto del dirigente capo Area Finanziaria e del dipartimento Servizi Finanziari, in caso di sua assenza e/o impedimento, è il dirigente del Dipartimento Entrate Tributarie.
Sempre con riferimento alla figura di Le Donne c’è un’altra novità. Al super burocrate arrivato nell’ottobre del 2013 da Macerata e fortemente voluto dall’ex sindaco Renato Accorinti non è stato confermato l’incarico di direttore generale. De Luca ha spiegato che “la figura di direttore generale verrà eliminata anche dalla pianta organica di Palazzo Zanca, poiché tale ruolo non è previsto nel progetto politico della mia Amministrazione. Intendiamo ridurre i costi della burocrazia per liberare risorse finalizzate alla creazione di nuovi servizi”.
Il doppio incarico di Le Donne è costato al Comune di Messina circa 190mila euro l’anno.
DLT