Il P.A.I. è lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni, gli interventi e le norme d’uso riguardanti la difesa dal rischio idrogeologico del territorio siciliano
E’ stato pubblicato sull’ultima Gazzetta ufficiale regionale, del 28 dicembre 2012, il decreto presidenziale 26 ottobre 2012, con l’approvazione del primo aggiornamento parziale del piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico dell’unità fisiografica costiera n. 02 Capo Peloro e Capo Scaletta.
Il decreto fa seguito alla deliberazione n. 257 del 20 luglio 2012 della Giunta regionale con la quale è stato approvato il “1°Aggiornamento ‘parziale’ del piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico (PAI) dell’unità fisiografica costiera n. 02 da Capo Peloro a Capo Scaletta” a condizione che siano posti vincoli più restrittivi e un maggiore riconoscimento dell’elevazione del rischio ai fini della salvaguardia e tutela del territorio.
Il piano è stato trasmesso all’Assessorato regionale del territorio e dell’ambiente il quale ne curerà l’attuazione. Si può prendere visione della cartografia allegata al decreto presso l’Assessorato regionale del territorio e dell’ambiente – servizio 3; agli uffici del Genio civile di Messina, alla Provincia regionale di Messina e al Comune di Messina.
Con il Piano per l’Assetto Idrogeologico è stata avviata, nella Regione Siciliana, la pianificazione di bacino, intesa come lo strumento fondamentale della politica di assetto territoriale delineata dalla legge 183/89, della quale ne costituisce il primo stralcio tematico e funzionale.
Il P.A.I. è lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni, gli interventi e le norme d’uso riguardanti la difesa dal rischio idrogeologico del territorio siciliano.
Il P.A.I. ha sostanzialmente tre funzioni: La funzione conoscitiva, che comprende lo studio dell’ambiente fisico e del sistema antropico, nonché della ricognizione delle previsioni degli strumenti urbanistici e dei vincoli idrogeologici e paesaggistici; la funzione normativa e prescrittiva, destinata alle attività connesse alla tutela del territorio e delle acque fino alla valutazione della pericolosità e del rischio idrogeologico e alla conseguente attività di vincolo in regime sia straordinario che ordinario; la funzione programmatica, che fornisce le possibili metodologie d’intervento finalizzate alla mitigazione del rischio, determina l’impegno finanziario occorrente e la distribuzione temporale degli interventi.