Esulta il movimento 5 Stelle. Convergenza tra la messinese Floridia e la reggina Dieni. L'annuncio del ministro Toninelli, la soddisfazione del sindacato Fast Confsal
MESSINA – L’emendamento che prevede l'istituzione della XVI Autorità di Sistema Portuale, quella dello Stretto, comprendente Messina, Milazzo, Villa San Giovanni e Reggio Calabria, è stato approvato dalla Commissione al Senato. "Adesso l'emendamento è approdato in Aula – dice la senatrice messinese Barbara Floridia -. E’ un importante risultato per Messina, Milazzo e per tutta l'area dello Stretto che, da questa scelta, uscirà rafforzata per la continuità territoriale e vedrà unite, sotto uno stesso organismo, le coste della Calabria e della Sicilia”.
Alle parole della pentastellata fa eco la dichiarazione della collega reggina Federica Dieni, che sottolinea come la nuova Autorità di Sistema “potrà finalmente operare in sinergia, al fine di offrire una vera continuità territoriale tra le sponde dello Stretto, dove attualmente i cittadini che intendono spostarsi devono affrontare difficoltà inconcepibili per un Paese moderno. Finalmente, grazie a questa impostazione, potranno essere valorizzati anche quei porti calabresi che per lungo periodo, a causa dello scarso interesse dimostrato negli anni, hanno visto frustrate le loro potenzialità”. Opinione in controtendenza rispetto a quella di altre forze politiche reggine, che anzi avevano chiesto alla Dieni di opporsi.
Ma è una battaglia che il MoVimento 5 Stelle porta avanti da anni contro un’unica Autorità, facente capo a Gioia Tauro, deputata a gestire 10 porti con caratteristiche e necessità estremamente differenti tra di loro.
Il ministro ai trasporti, Danilo Toninelli, ha dato l'annuncio su Twitter: "Lo avevamo promesso e ora è realtà: con un emendamento approvato al dl Fisco in Senato viene creata la XVI Autorità di sistema portuale dello Stretto. L'obiettivo è valorizzare le peculiarità economiche del territorio e garantire un trasporto adeguato tra Calabria e Sicilia".
Soddisfazione viene espressa dal sindacato Fast Confsal: "Nessuno credeva che il decreto Delrio potesse essere modificato. Solo a cose fatte tutti esultano, risvegliati dopo un lungo silenzio rispetto alla lotta e alla mobilitazione che abbiamo portato avanti".