Un successo per la medicina mini-invasiva finalizzata a risolvere ostruzioni biliari da neoplasie pancreatiche
di Carmelo Caspanello
MESSINA – Un traguardo importante è stato raggiunto all’Azienda ospedaliera Papardo di Messina, dove è stato eseguito con successo il primo drenaggio ecoendoguidato della via biliare ostruita da una neoplasia pancreatica. L’innovativo intervento mini-invasivo, eseguito dall’equipe del dottor Ventra presso l’Uosd (Unità operativa semplice di dipartimento) di Gastroenterologia, con l’assistenza anestesiologica delle dottoresse Nocera e Corpina, ha rappresentato una valida alternativa al tradizionale drenaggio percutaneo,. Il paziente, seguito clinicamente durante tutto il ricovero presso l’Unità operativa di Medicina interna diretta dal dottor Antonio Versace, ha potuto beneficiare di questa tecnica all’avanguardia.
L’intervento si è basato sulla creazione di una fistola tra il coledoco e il duodeno mediante un dispositivo innovativo introdotto attraverso un semplice endoscopio dotato di sonda ecografica. Tale procedura ha permesso di risolvere un’ostruzione biliare complessa causata da una neoplasia bilio-pancreatica, il tutto per via orale, in sedazione profonda, evitando l’anestesia generale e l’utilizzo di drenaggi esterni posizionati per via cutanea.
Questo nuovo genere di procedure endoscopiche posiziona l’ospedale Papardo, guidato dalla commissaria Caterina Di Blasi, tra i pochi centri italiani a effettuare questo tipo di intervento, che garantisce ottimi risultati e una rapida ripresa del paziente, con la possibilità di tornare ad un’alimentazione normale già dopo 24 ore e di essere dimesso precocemente. Il successo di questo primo intervento rappresenta un passo avanti significativo nel campo della medicina mininvasiva, offrendo ai pazienti affetti da ostruzioni biliari complesse una nuova speranza di cura efficace e poco invasiva.