Dalla titolare della delega all'Istruzione "lettera aperta" all'intero mondo scolastico calabrese, dai dirigenti al corpo docente e tutto il personale
REGGIO CALABRIA – «Ci aspetta un nuovo anno scolastico, una nuova sfida professionale ed educativa, avendo ben presente che la scuola, di ogni ordine e grado, è insieme alla famiglia la principale agenzia sociale che prende in cura i nostri figli e li accompagna dalla tenera età dell’asilo sino alle porte dell’università e del mondo del lavoro». Questo il saluto del vicepresidente della Regione con delega all’Istruzione Giusi Princi in una lettera aperta inviata al mondo scolastico calabrese, dai dirigenti scolastici al corpo docente e tutto il personale tecnico e amministrativo impegnato, in occasione dell’avvio del nuovo anno scolastico.
Diversi e articolati gli argomenti messi in campo dal Vicepresidente Princi per illustrare le iniziative programmate per questo nuovo anno scolastico, con uno sguardo di prospettiva anche alle prossime annualità, partendo anzitutto dal dialogo partecipato con tutti gli attori dello scenario.
«La concertazione con voi, con l’Ufficio scolastico regionale e gli Enti locali territoriali – scrive infatti Princi – sarà la nostra stella polare per guidare l’azione di programmazione che intendiamo sviluppare al servizio delle istituzioni scolastiche e, quindi, delle comunità calabresi, come attuato sin dai primissimi giorni di mandato d’intesa con il presidente Roberto Occhiuto, particolarmente presente sui temi della Scuola.
È il caso dell’analisi dei fabbisogni formativi, per i quali – osserva la “numero 2” dell’esecutivo Occhiuto – non si può agire se non insieme a voi dirigenti scolastici che avete il polso delle realtà scolastiche territoriali. Anche per questo mi sento di poter garantire con certezza che la programmazione regionale non si sovrapporrà, in alcun modo, alle misure già previste dal Ministero dell’Istruzione, non solo per evitare inefficaci doppioni ma soprattutto perché, proprio attraverso il dialogo partecipato con tutti voi, riusciremo a sviluppare una programmazione innovativa che sappia ascoltare le esigenze sul campo».
«Tante sfide, a partire dal contrasto alla dispersione scolastica»
«Le sfide in gioco sono tante – continua Princi – come ad esempio la lotta alla dispersione, una delle nostre più grandi battaglie che, attenzione, non interessa solo la popolazione scolastica della fascia adolescenziale, ma drammaticamente sta conquistando spazi nell’area dell’infanzia, dove l’emergenza educativa si sovrappone alle problematiche della genitorialità nelle famiglie.
La Regione Calabria per la prima volta ha investito ingenti risorse sull’Osservatorio regionale per il diritto allo studio, un importante strumento conoscitivo che ci permetterà di conoscere lo stato di salute del mondo della scuola in determinati territori, con approfondimenti di dettaglio molto utili per la lotta alla dispersione scolastica; oltre i numeri dell’abbandono scolastico, per ogni contesto sociale, sarà possibile conoscere le varie opportunità che ruotano intorno alla scuola. Sono elementi preziosi che torneranno utili anche ai fini della definizione delle nuove linee guida per il dimensionamento scolastico su cui si lavorerà tenendo conto delle diverse realtà e bisogni degli istituti. Obiettivo è pure quello di non mortificare alcuni territori che, per condizioni socio-demografiche e logistiche (penso ai piccoli borghi), rischierebbero di vedere soppressi istituti che sono anche avamposto della presenza del mondo scolastico nella società e quindi nelle famiglie».
Borse di studio. Ma anche psicologo e nutrizionista
«Alle famiglie con situazioni reddituali delicate – fa sapere, ancora, la Princi – daremo il nostro aiuto attraverso l’istituzione di borse di studio che, partendo dal merito degli studenti e con il filtro del modello Isee, estenderemo non solo alle università ma anche alle Istituzioni scolastiche di primo e secondo grado.
Diverse le progettualità ed i finanziamenti in previsione, come l’impegno della Regione nel destinare efficacemente agli Enti locali i fondi derivanti dal Piano di azione nazionale pluriennale, esecutivo del ‘Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni’.
Questo sistema integrato, infatti, propone una visione unitaria per un percorso educativo storicamente distinto in due segmenti: lo 0-3, che comprende i servizi educativi, e il 3-6, che corrisponde alle scuole dell’infanzia.
La scuola calabrese è chiamata a fornire il suo supporto non solo in chiave prettamente formativa, ma è necessario intervenire in chiave preventiva per salvaguardare la salute dei nostri ragazzi, motivo per cui la Regione – si legge ancora nella “lettera aperta” – ha investito significative risorse per promuovere in ogni istituto scolastico, in collaborazione con il Dipartimento Tutela della salute, l’assistenza scolastica degli studenti da parte di diversi professionisti, come il medico, lo psicologo, il nutrizionista….. Tutto ciò affinché la vita delle nostre giovani generazioni, che per gran parte della giornata vive nelle aule delle nostre scuole, possa essere assistita alla crescita nel migliore dei modi».
La Scuola, «casa dalle pareti di vetro aperta a famiglie e società»
«Un altro punto di forza sul quale il mondo della scuola della Calabria potrà fare affidamento – afferma tra l’altro il vicepresidente della Regione – è quello dell’attivazione dei Centri servizi per gli stessi Istituti scolastici: punti di riferimento territoriali per più istituti, in grado di fornire quel supporto logistico e consulenziale per le scuole che vogliano realizzare progetti per migliorare l’offerta formativa, ma anche infrastrutturale, necessitando di professionalità utili allo sviluppo di queste progettualità. Anche grazie ai Centri Servizi contiamo di realizzare una programmazione innovativa, finanziando e supportando gli istituti anche in nuovi percorsi di progettazione che, oltre il recupero e il potenziamento delle competenze di base, interessino ad esempio la digitalizzazione, i laboratori, ma anche l’intelligenza artificiale e la robotica, con un’attenzione anche agli istituti tecnici e alla formazione duale.
Come voi, ho sempre creduto che la scuola debba essere come una casa dalle pareti di vetro, che parla alle famiglie e ascolta a società.
Un valore di trasparenza e limpidezza nell’azione che viene plasmato in tutte le azioni che svilupperemo insieme».