Primo soccorso nelle scuole, da Messina la proposta di legge

Primo soccorso nelle scuole, da Messina la proposta di legge

Redazione

Primo soccorso nelle scuole, da Messina la proposta di legge

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giovedì 29 Febbraio 2024 - 07:27

L'ha presentata a Montecitorio Forza Italia con la sottosegretaria Siracusano e Maria Fernanda Gervasi (Giovani Azzurri)

MESSINA – Una proposta di legge sul primo soccorso nelle scuole. Sottolinea Matilde Siracusano, sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento e deputata di Forza Italia: “L’obiettivo della nostra proposta di legge è quello di diffondere quanto più possibile la cultura del primo soccorso nel Paese. E per farlo siamo convinti che si debba partire dai più giovani e dalle scuole. Vogliamo intervenire sulle studentesse e sugli studenti, durante il loro percorso formativo, affinché sia loro trasmessa la conoscenza delle tecniche elementari del primo soccorso. Contiamo su un appoggio traversale”.

Intervenendo a una conferenza stampa organizzata a Montecitorio per presentare la proposta di legge “Disposizioni concernenti l’organizzazione di corsi di primo soccorso presso le scuole secondarie di primo e di secondo grado”, così ha continuato la sottosegretaria: “Ringrazio il movimento giovanile di Forza Italia che ha fortemente voluto questa proposta di legge, e dunque il suo coordinatore nazionale Stefano Benigni, che è anche nostro capogruppo in Commissione Affari sociali alla Camera, Simone Leoni, responsabile dell’organizzazione di FI giovani, e Maria Fernanda Gervasi (nella foto con Siracusano, n.d.r.), coordinatrice dei giovani azzurri di Messina, che con il suo prezioso lavoro ha ispirato questa importante pdl”.

“I ragazzi devono essere messi in condizione di salvare una vita in caso di necessità”

Siracusano ha evidenziato l’apporto da Messina: “Sono felice che oggi una giovane donna messinese sia al mio fianco qui alla Camera dei deputati per illustrare uno dei frutti del suo impegno politico, portato avanti tanto nella nostra città quanto a livello nazionale. I ragazzi, questo il nostro convincimento, devono avere delle competenze tali che permettano loro di intervenire, in caso di necessità, per aiutare concretamente chi si dovesse trovare per qualsiasi ragione in pericolo di vita. A scuola come negli ambienti di lavoro chiunque può essere colto da un malore o subire un trauma grave, ed è indispensabile che si sia qualcuno nelle immediate vicinanze in grado di intervenire avendo a disposizione una ‘cassetta degli attrezzi’ fatta di nozioni e conoscenze che gli permetta di essere determinante”

Un commento

  1. D’accordissimo, ma una precisazione. Abbiamo i defibrillatori sul tram, nei luoghi pubblici, nelle palestre ed ove si svolge attività ginnica, questo per legge, e non c’è nessun obbligo per le scuole. Istituti dove ci sono centinaia o migliaia di studenti, ragazzini, non c’è nessun obbligo di defibrillatore. Chiesto, nessun abilitato ad usarlo. Ma è una cosa normale?

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