Svolta nella legge speciale sul risanamento di Messina: unificate le 3 proposte. E la ministra Carfagna stanzia 100 mln di euro
Un anno e 3 mesi dopo l’ingresso dell’allora capogruppo di Forza Italia alla Camera, Mariastella Gelmini, nelle baracche di Messina, la legge speciale sul risanamento, nata proprio sull’onda di quell’indignazione, taglia un traguardo importante. Anzi, due.
La proposta di legge
A portare l’attuale ministro Gelmini in quel dedalo di casupole, tetti in amianto, vicoli incerti, fogne a cielo aperto, è stata, il 13 febbraio 2020 la parlamentare messinese Matilde Siracusano, che ipotizzò come solo una legge speciale, dopo mezzo secolo di parole, potesse dare lo sprint ad una situazione impantanata tra burocrazia e attesa. Siracusano presentò una proposta di legge e a seguire arrivarono le due proposte di legge dei colleghi D’Uva (M5S) e Navarra (Pd).
La ministra Carfagna firma
Tra covid e lentezze parlamentari, scontri sotterranei e mosse tattiche, la legge speciale ha navigato a vista per oltre un anno. Oggi, finalmente, i tre testi sono stati riunificati grazie ad un lavoro di squadra dei deputati messinesi (era ora). Frattanto anche il governo, grazie alla ministra del Sud Mara Carfagna ha deciso di presentare un emendamento al decreto Covid relativo al risanamento stanziando 100 milioni di euro per la legge speciale per Messina. Altri 100 milioni comunque arriveranno per il risanamento attraverso le risorse dei bandi per le infrastrutture. Sarà inoltre nominato un commissario ad hoc.
Traguardo storico
Un traguardo storico per due motivi: è la prima volta che parlamentari messinesi riescono a portare a termine un risultato economicamente così imponente negli ultimi 30 anni ( se non di più) senza limitarsi a racimolare briciole. Si tratterebbe inoltre della svolta decisiva sul risanamento, con buona pace di quanti, finanche nel primo governo Conte hanno derubricato l’emergenza risanamento come di secondo piano. Che poi tutto questo accada con un gioco di squadra fa onore a tutti i protagonisti. Resta il nodo commissario che dovrà essere nominato nelle prossime settimane. L’auspicio è che non si rovini tutto nell’ultimo miglio tra liti e tirate di giacca. Serve il miglior commissario possibile (e possibilmente un non politico per evitare litigi).
“Ho visto, venendo dal mare, un ciglione dove esistono ancora delle baracche,
ore io vi dico che porremo assolutamente fine e nel termine di tempo
piu’ rapido possibile, a questi residuati che devono assolutamente scomparire”
Ecco quel che diceva l’uomo di Predappio, in visita a Messina, in quel 10 Agosto 1937. Lo stesso parlo’ poi di ” Una grande stazione marittima e terrestre per la quale
ho dato la data di inaugurazione : 28 ottobre 1939. Cosi’ vi dico che per la stessa epoca non si saranno mai piu’ baracche a Messina”. Poi … venne la guerra.
ED ORA, 12 05 2021. SARA’ FINALMENTE LA VOLTA BUONA ???