Questa mattina i due rappresentanti del governo di Pdl e Pd hanno incontrato i lavoratori presso la sede della Stazione Centrale e hanno garantito massimo impegno. Intanto questa mattina sul tavolo del presidente Lombardo lettera della Fit Cisl
Dopo i ripetuti appelli rivolti nelle ultime settimane dagli 85 lavoratori Servirail agli esponenti politici nazionali per un intervento risolutivo nell’ambito di una vicenda che sta causando la progressiva dismissione delle trasporto ferroviario nello Stretto, questa mattina i deputati della Camera Garofalo e Genovese hanno incontrato i dipendenti ufficialmente disoccupati dallo scorso 11 dicembre. Nel corso del confronto i rappresentanti di Pd e Pdl hanno ascoltato i lavoratori che ormai da venti giorni occupano il binario 1 della stazione centrale e successivamente sono intervenuti dichiarandosi pronti a fare fronte comune per individuare una soluzione. Parole che hanno confortato i dipendenti.
Sempre oggi, però, il “caso Servirail” è tornato sul tavolo del presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, attraverso una lettera che il la Fit Cisl ha inviato per sollecitare quell’emergenza di cui il governo regionale si era già fatta carico lo scorso 19 ottobre con la presentazione di un’azione giudiziaria nei confronti di Ferrovie dello Stato “lesione del diritto alla mobilità” dei cittadini siciliani.
La Fit Cisl invita Lombardo a intraprendere “una forte e incisiva azione di carattere politico” perché la “scelta commerciale” posta in essere da Ferrovie dello Stato con l’ultimo cambio orario “si pone in clamorosa antitesi con il diritto alla mobilità costituzionalmente riconosciuto, diventato negli anni solo carta straccia per milioni di cittadini siciliani a causa di una scellerata politica di Trenitalia che ha isolato la regione senza che le Istituzioni e la politica locale ponessero i necessari ostacoli e diversi indirizzi”. La Cisl ricorda come quanto accaduto non è un fulmine a ciel sereno ma il frutto di una “dismissione programmata” da Ferrovie dello Stato negli ultimi cinque anni, cominciando dall’area dello stretto di Messina dove “l’abbandono ampiamente denunciato dal sindacato dei settori legati all’attraversamento sullo stretto è stato strategico al progetto aziendale di Trenitalia finalizzato a isolare la Sicilia”.
“Sullo Stretto – precisa la Fit di Messina – Ferrovie dello Stato ha volutamente creato una voragine funzionale e il dibattito ancora vivo sui finanziamenti per la costruzione del pontesullo stretto stride amaramente con la dismissione posta in essere da Ferrovie dello Stato che dovevano rappresentare i principali fruitori di un’opera prettamente ferroviaria”. La lettera della Federazione Trasporti della Cisl si chiude con l’esortazione a un intervento di Lombardo presso il nuovo Governo Nazionale finalizzato alla “riprogrammazione del perimetro del servizio universale treni a lungapercorrenza per la Sicilia, anche a tutela del settore dell’accompagnamento notte” per il quale la Fit Cisl chiede al Presidente della Regione un “ impegno formale a farsi carico istituzionale della vertenza occupazionale degli 85 lavoratori messinesi così come in questi giorni hanno già assicurato gli altri Governatori delle regioni interessate alla vicenda”
abbandonati dalle istituzioni e dal resto del mondo, oramai siamo fuori dai giochi, e chi dobbiamo ringraziare ? forse coloro che dovevano amministrare la cosa pubblica e invece ha fatto altro ?”