I protagonisti del voto che ha portato alla bocciatura del prelievo della delibera, che di fatto ha impedito qualunque discussione in aula, spiegano le loro ragioni e i motivi di questa decisione. Ma c'è anche chi punta il dito e attacca
Ciò che è successo ieri nell’aula consiliare di Palazzo Zanca ha creato inevitabili straschici e polemiche. Con l’astensione di ben 11 consiglieri è stato bocciato il prelievo della delibera per la pedonalizzazione permanente di via Dei Mille, non dando neanche la possibilità di iniziare la discussione sull’argomento. Un voto che sta provocando dissidi anche tra gli stessi consiglieri comunali.
Il gruppo Pd di Antonella Russo, Claudio Cardile, Gaetano Gennaro e Giuppi Siracusano vuole mettere le cose in chiaro e ricorda che la decisione di trattare questa delibera che modifica il Piano Urbano del Traffico, comprendendo la pedonalizzazione permanente di via dei Mille, era stata condivisa da tutti i capigruppo consiliari ed era stata fissata per ieri proprio per anticipare la data dell‘8 gennaio, giorno in cui l’isola sarà nuovamente smantellata. „La decisione di evitare il dibattito sull’atto deliberativo di modifica del P.U.T. è stata motivata da parte dei consiglieri contrari con l’asserita necessità di votare delibere più importanti, quali ad esempio alcuni debiti fuori bilancio. Salvo poi, a votazione ultimata, rinviare i lavori senza trattare gli atti deliberativi fino a poco prima ritenuti urgenti. Riteniamo che la decisione assunta oggi dal Consiglio comunale sia stata un grave errore e che tale scelta abbia pregiudicato fortemente gli interessi della Città. Le motivazioni addotte dai consiglieri contrari, infatti, appaiono pretestuose, atteso che nessuno di questi, allorquando il Presidente aveva originariamente fissato il Consiglio comunale per il 9 gennaio aveva sollevato obiezioni di sorta. Appare inaccettabile, inoltre, che la decisione di non trattare la delibera del P.U.T. sia venuta da consiglieri scarsamente presenti in aula e che nel corso di questo mandato si sono più volte sottratti scientemente alla votazione degli atti deliberativi più importanti, soprattutto quelli di ordine finanziario. Riteniamo che, dopo quanto successo oggi in Consiglio, sia indispensabile affrontare al più presto la discussione sulla pedonalizzazione delle aree del centro cittadino, anche per chiudere una volta per tutte una vicenda che si trascina da troppo tempo e che, in modo incomprensibile, è divenuta una vera e propria guerra di religione“.
Per Daniela Faranda, che invece si è astenuta, le reazioni al voto stano instillando il seme della discordia che, degenerando, rasenta l’odio: “Non posso e non voglio più tollerare atteggiamenti aggressivi e lesivi della libertà di pensiero e di voto da parte di “ultras” di CMdB o di chicchessia ne, tantomeno, le inutili passerelle di personaggi in cerca d’autore, che fanno già campagna elettorale sapendo di aver venduto la pelle dell’orso prima di averlo ucciso. Sono state allertate le associazioni di categoria, i commercianti e si è schierato persino il fior fiore della dirigenza del Pd, deputazione compresa, per tentare l’ennesimo colpo di mano ed avere un po’ di visibilità. Una inutile e dannosa forzatura che nuoce alla città e che non porterà nulla di buono e come sempre accende gli animi dei “leoni da tastiera”. La città deve sapere che il Consiglio comunale deve ancora pronunciarsi sulla chiusura di Via dei Mille ed è auspicabile che si rinunci al braccio di ferro e si trovi una sintesi, nell’interesse di tutti e non solo di pochi. Posso affermare, senza tema di smentita, che la mia posizione è sempre stata chiara, non è mai cambiata e non cambierà adesso, sin dal 2014 ho chiesto pochi ma essenziali accorgimenti”.
Anche Giuseppe Santalco ha deciso di spiegare i motivi della sua astensione: „Da oltre un anno abbiamo chiesto all'amministrazione di presentare uno studio di fattibilità di arredo urbano che potesse consentire di realizzare un'isola pedonale gradevole, attrattiva e luogo di incontro ,svago ed aggregativo.Contestualmente l'amministrazione doveva prevedere i fondi per l'abbellimento architettonico e di arredo urbano di tutta la zona. Niente di tutto questo, con pervicacia si insiste su un concetto di isola pedonale che significa: mettere due transenne, lasciare la strada libera e non incentivare la presenza di un flusso continuo di cittadini con beneficio per il commercio. La mia idea è quella della chiusura di Via dei Mille con restringimento della carreggiata e contestuale allargamento dei marciapiedi, con installazione di banchine, alberi e arredo urbano. Contestuale pedonalizzazione delle parallele alla Via dei Mille che conducono al Viale San Martino facendole diventare zone tematiche come in via Garibaldi, possibilità di chiudere anche parte del Viale San Martino parte bassa.
Per dimostrare che occorre ragionare istituzionalmente e non di pancia, con un braccio di ferro che mette contro "guelfi e ghibellini" che in questo momento non serve alla città, faccio una proposta, atteso che il maggiore interesse è quello dei commercianti, oltre che naturalmente dei cittadini: avocare da subito la tematica in un luogo asettico politicamente quale la CCIAA di Messina; istituire un tavolo tecnico tra Camera di Commercio, Confederazioni dei commercianti, Amministrazione Comunale, capigruppo consiliari ed associazioni che da tempo seguono la tematica; predisporre progetto di fattibilità dell'intero quadrilatero con tempistica sui tempi di realizzazione e finanziamento da parte del Comune di Messina; approvazione da parte del Consiglio Comunale entro il mese di febbraio della modifica al PUT e del progetto complessivo corredato dall'impegno finanziario della amministrazione comunale”
Poveri, si sono accorti di averla fatta grossa e adesso si sono riscoperti i primi fan dell’isola. Dormite sonni tranquilli, il popolo si ricorderà di voi e delle vostre lacrime di coccodrillo. P.S.adesso aspettiamo il post del galoppino che parla di ingorghi, visto che non più parlare di assenza di parcheggi o di trasporto pubblico. VERGOGNA!!!!