Racket e usura. Confcommercio dalla parte degli imprenditori

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martedì 21 Novembre 2017 - 16:09

Nell'ambito della manifestazione nazionale "Legalità, mi piace", Messina in pole position nella lotta alla criminalità

"Nella lotta all'illegalità non bisogna mai abbassare la guardia. E' lo scopo di giornate come questa". A parlare è il presidente provinciale di Confcommercio Messina, Carmelo Picciotto, che ha presieduto in mattinata il convegno "Racket, usura e anticontraffazione", svoltosi presso la Sala Borse della Camera di Commercio. Un momento importante e significativo, per affrontare una delle principali problematiche che colpiscono il nostro territorio e più in generale l'intero Paese. Confcommercio Messina vuole ergersi a scudo per tutti quei commercianti ed imprenditori che quotidianamente sono soggetti a minacce e che troppo spesso sono coinvolti nel fenomeno "pizzo".

Il messaggio di Picciotto è chiaro: "Confcommercio ci sarà. Bisogna fare squadra". Un'idea forte, che trova l'appoggio e la sinergia delle tante componenti presenti, a partire da Ivo Blandina, presidente della Camera di Commercio di Messina, soddisfatto nel sottolineare il buon lavoro già fatto ma attento nel rimarcare quanta strada manchi ancora per arrivare agli obbiettivi prefissati. Tra gli spettatori interessati del convegno gli studenti di alcune classi di Maurolico, Jaci e Caio Duilio, a cui il commissario della Città Metropolitana, Francesco Calanna, ha voluto rivolgere un messaggio di speranza: "è evidente che i controlli e le denunce siano inutili se non viene 'toccato il pensiero' delle giovani menti".

In scia al commissario Calanna, anche il delegato dell'arcivescovo, don Sergio Siracusano: "I ragazzi sono il presente oltre che il futuro ed hanno quindi un ruolo fondamentale in queste vicende. La criminalità soffoca i commercianti e falsa l'economia".

Tra gli interventi odierni, risaltano le parole di Giuseppe Scandurra, presidente nazionale della Fai (Federazione antiracket italiana): "L'illegalità ha ammazzato l'economia cittadina e così gli imprenditori, nonostante la disponibilità economica preferiscono investire altrove. Siamo consapevoli che il nostro sia un territorio debole da questo punto di vista ma l'intenzione è invertire questo trend. L'apertura di uno sportello alla Camera di Commercio è un segnale forte affinchè i commercianti non si sentano soli".

La Sala Borse ha visto la presenza di Clelia Fiore, componente del direttivo Fai e del prof. Ferdinando Ofria, esperto della Commissione parlamentare d'inchiesta sui fenomeni della contraffazione. I lavori del convegno sono stati moderati dalla giornalista Gisella Cicciò.

Un commento

  1. Mai dalla parte dei lavoratori mal pagati .Usura a assomiglia a chi deve lavorare 12 ore al giorno per 7 giorni su 7 e accontentarsi di uno stipendio da fame per bisogno.Mi auguro che la magistratura convinca i lavoratori a denunciare quei imprenditori disonesti che approfittano del bisogno.Non voglio aggiungere i lavoratori in nero e una buona parte degli imprenditori evasori.Parlate di usura ma parlate anche di questi fatti .Mi piacerebbe sapere chi potrebbe scagliare la prima pietra tra gli imprenditori.?

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