Mantineo prova a salvare i fondi Pac: riunione alla Regione e appello ai Prefetti

Mantineo prova a salvare i fondi Pac: riunione alla Regione e appello ai Prefetti

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Mantineo prova a salvare i fondi Pac: riunione alla Regione e appello ai Prefetti

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lunedì 01 Settembre 2014 - 14:55

L'assessore comunale ai Servizi Sociali ha scritto una nota ai Prefetti di Messina e Palermo per chiedere aiuto e scongiurare il rischio di perdere risorse importanti da destinare ad anziani e infanzia. I parametri del finanziamento sono proibitivi, domani se ne parlerà anche con l'assessore Regionale Bruno.

Messina rischia di perdere quasi 5 milioni di euro di Fondi Pac per finanziare servizi destinati ad anziani e disabili, ma l’amministrazione Accorinti non vuole rimanere con le mani in mano. L’assessore Nino Mantineo lo aveva già annunciato alcuni giorni fa: “Andremo alla Regione insieme agli altri Sindaci del Distretto D26 per far presente che i parametri previsti per la reale erogazione delle somme sono proibitivi. In queste condizioni tutti i Comuni potrebbero perdere gli importantissimi finanziamenti”. E così domani Mantineo sarà a Palermo, insieme ad una rappresentanza del Comitato dei Sindaci, per incontrare l'assessore regionale alle Politiche sociali, Giuseppe Bruno, e la dirigente Antonella Bulgara e far presenti tutte le difficoltà che si stanno trovando ad affrontare i Comuni.
Mantineo nel frattempo ha anche scritto una nota indirizzata ai Prefetti di Messina e Palermo per illustrare nel dettaglio tutta la questione e chiedere un intervento presso il Ministero dell’Interno e il Cipe Nel documento l’assessore parte dal principio: “Lo scorso 7 luglio il Comune di Messina ha ricevuto dal Ministero dell'Interno – Programma Nazionale Servizi di cura all'infanzia e agli anziani non autosufficienti – Autorità di Gestione, la nota protocollo 2344 del 4 luglio con la quale viene trasmesso il decreto di approvazione del piano di intervento per i servizi di cura all'infanzia e agli anziani non autosufficienti per il Distretto 26, corredato, tra l'altro, del disciplinare da sottoscriversi entro 30 giorni dal ricevimento dello stesso. Con il decreto viene assegnata al Distretto un'anticipazione sul totale del finanziamento pari al 5%. Tale anticipazione diventa esigibile per il Comune di Messina previa sottoscrizione del già menzionato disciplinare che, all'art. 5 – modalità di erogazione del finanziamento – stabilisce l'anticipazione iniziale del 5% e pagamenti intermedi a rimborso di spese effettivamente sostenute”. In pratica il Comune ha ottenuto l’ok al progetto, ha diritto ai fondi ma deve anticipare il 5% delle somme ad ogni passaggio dell’iter e rendicontare passo passo ogni spesa, pena la perdita del finanziamento. Una procedura che il Comune non è in grado di accollarsi per le difficoltà economiche in cui versa e ad anche per una serie di motivi che il Dirigente ai Servizi Sociali Giovanni Bruno aveva messo nero su bianco in una nota che ha destato non poche polemiche nelle scorse settimane (vedi articolo correlato).

A ribadire le difficoltà a cui va incontro Palazzo Zanca è proprio l’assessore Mantineo: “Tale modalità di erogazione del finanziamento si basa su step di avanzamento del 5% per volta che, è di tutta evidenza, rendono impossibile l'erogazione di qualunque servizio o la realizzazione di qualunque opera, a meno che il Comune non provveda ad anticipare una cospicua parte del finanziamento, che successivamente a seguito di rendicontazione verrà erogato dall'Autorità di Gestione al Comune. Il Comune di Messina, com'è noto, attraversa un periodo di difficoltà finanziaria ed ha in corso la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale e non può certo anticipare alcuna somma. Per tale motivo, stante le condizioni di erogazione del finanziamento previste nel disciplinare, da sottoscriversi tra l'Autorità di Gestione ed il Comune di Messina, risulta impossibile aderire allo stesso. Si sottolinea e si fa rilevare l'incongruità di un'anticipazione del 5% e successive tranches di finanziamento di pari importo atteso che l'Amministrazione comunale, che dovrà appaltare i servizi finanziati con il PAC infanzia e anziani, non potrà certo procedere a pagamenti del 5% per volta nei confronti degli enti affidatari, tenuto conto che questa somma non corrisponde neanche a dieci giorni di servizio, senza considerare i tempi tecnico-burocratici necessari tra uno step di finanziamento e l'altro”.

Mantineo ricorda anche che le difficoltà di accedere al finanziamento PAC riguardano ciascuno dei quattordici Comuni dei Distretto 26, tanto che il Comitato dei Sindaci ha già espresso la volontà di proporre un atto deliberativo da adottarsi da parte dei singoli Consigli comunali, per manifestare la difficoltà insormontabile di utilizzo del 5%del finanziamento.

Nessuno dei Comuni vuole naturalmente rinunciare a queste risorse. Per questo l’assessore chiede ai Prefetti di Messina e Palermo di rappresentare, per la sua parte, le difficoltà della procedura di finanziamento nelle diverse sedi, a cominciare dall'Eccellenza Prefetto Silvana Riccio (Autorità di Gestione) e fino al CIPE per gli opportuni e necessari correttivi, che possano rendere concreto e reale l'avvio dei progetti PAC finanziati.

Messina, che questa volta si era dimostrata vincente nel saper produrre una progettazione meritevole di finanziamento adesso rischia di dover rinunciare a 2 milioni 588 mila euro da destinare a progetti per anziani e quasi due milioni per l'infanzia, che lo pone a ridosso dei Comuni di Catania (quasi tre milioni di euro per anziani e 2 milioni 757 mila per l'infanzia.

F.St.

4 commenti

  1. Mentre il buon Nino MANTINEO,conoscendolo bene,farà di tutto e di più per non perdere i CINQUE MILIONI dei fondi PAC,Dario ZACCONE, presidente dei revisori dei conti,ci da uno spaccato di come hanno amministrato la nostra città,INFISCHIANDOSENE.La fonte è la relazione sul RENDICONTO 2013,quello bocciato.Facciamo parlare Dario ZACCONE,molto loquace dopo essersi liberato politicamente da Peppino BUZZANCA.”” Dalla verifica effettuata sul seguente residuo attivo,Risorsa n.525/17 concernente “Fitti attivi anni pregressi” pari a € 3.199.055,36,l’Organo di revisione,non ha potuto rilevare la sussistenza della ragione del credito, mentre a riguardo della concreta esigibilità della singole partite la ritiene fortemente dubbia quanto improbabile per le seguenti ragioni:Tale residuo deriva da un accertamento straordinario effettuato nell’esercizio 2011 per fitti attivi relativi agli anni pregressi pari a € 4.070.000(in previsione anno 2011 €
    4.200.000,00).Di tali crediti sono stati incassati nello stesso esercizio 2011,€ 21.323,34,nel 2012 in c/residui € 209.008,26 e nel 2013 in c/residui € 82.445,35.Si ritiene pertanto
    ragionevolmente tale valore fortemente sovrastimato atteso che non risultano al Collegio l’attivazione di procedure legali volte al recupero delle somme in oggetto.Pertanto l’Organo di controllo ritiene necessaria una immediata quanto indifferibile verifica, al fine di un loro eventuale parziale o totale stralcio.A ciò si aggiunge che nell’anno 2013 per la medesima risorsa sono stati ulteriormente accertati, per competenza,€ 1.917.576,61(su una previsione di € 2.602.000,00)con un incasso pari appena ad € 50,03. L’Organo di revisione ritiene pertanto poco attendibile l’accertamento, atteso che l’importo per fitti attivi di competenza (e non per anni pregressi)risulta essere mediamente ogni anno pari a € 1.100.000,00.”” Sono parole di ZACCONE in un documento ufficiale,sarà letto dalla Corte.C’è mariedit e tanti messinesi puntuali nei pagamenti,senza di noi quelli di Palazzo Zanca,ATM e MessinAmbiente morirebbero di fame,mentre ci sono messinesi,a cui affittiamo i nostri immobili comuni,che non pagano mai,ci fanno spendere soldi in avvocati,generano il serpente velenoso dei RESIDUI ATTIVI,e la fanno sempre franca,restituiscono soltanto voti nelle urne. MALANOVA MI ANNU.

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  2. Mentre il buon Nino MANTINEO,conoscendolo bene,farà di tutto e di più per non perdere i CINQUE MILIONI dei fondi PAC,Dario ZACCONE, presidente dei revisori dei conti,ci da uno spaccato di come hanno amministrato la nostra città,INFISCHIANDOSENE.La fonte è la relazione sul RENDICONTO 2013,quello bocciato.Facciamo parlare Dario ZACCONE,molto loquace dopo essersi liberato politicamente da Peppino BUZZANCA.”” Dalla verifica effettuata sul seguente residuo attivo,Risorsa n.525/17 concernente “Fitti attivi anni pregressi” pari a € 3.199.055,36,l’Organo di revisione,non ha potuto rilevare la sussistenza della ragione del credito, mentre a riguardo della concreta esigibilità della singole partite la ritiene fortemente dubbia quanto improbabile per le seguenti ragioni:Tale residuo deriva da un accertamento straordinario effettuato nell’esercizio 2011 per fitti attivi relativi agli anni pregressi pari a € 4.070.000(in previsione anno 2011 €
    4.200.000,00).Di tali crediti sono stati incassati nello stesso esercizio 2011,€ 21.323,34,nel 2012 in c/residui € 209.008,26 e nel 2013 in c/residui € 82.445,35.Si ritiene pertanto
    ragionevolmente tale valore fortemente sovrastimato atteso che non risultano al Collegio l’attivazione di procedure legali volte al recupero delle somme in oggetto.Pertanto l’Organo di controllo ritiene necessaria una immediata quanto indifferibile verifica, al fine di un loro eventuale parziale o totale stralcio.A ciò si aggiunge che nell’anno 2013 per la medesima risorsa sono stati ulteriormente accertati, per competenza,€ 1.917.576,61(su una previsione di € 2.602.000,00)con un incasso pari appena ad € 50,03. L’Organo di revisione ritiene pertanto poco attendibile l’accertamento, atteso che l’importo per fitti attivi di competenza (e non per anni pregressi)risulta essere mediamente ogni anno pari a € 1.100.000,00.”” Sono parole di ZACCONE in un documento ufficiale,sarà letto dalla Corte.C’è mariedit e tanti messinesi puntuali nei pagamenti,senza di noi quelli di Palazzo Zanca,ATM e MessinAmbiente morirebbero di fame,mentre ci sono messinesi,a cui affittiamo i nostri immobili comuni,che non pagano mai,ci fanno spendere soldi in avvocati,generano il serpente velenoso dei RESIDUI ATTIVI,e la fanno sempre franca,restituiscono soltanto voti nelle urne. MALANOVA MI ANNU.

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  3. Ma non ha pensato che i Prefetti potrebbero essere troppo scarsi per comprendere la profondità dei suoi scritti ?
    Probabilmente avrà provveduto ad accompagnare la sua nota con una sintesi semplificata provvista di disegnini esemplificativo per essere sicuro che il Suo Verbo venga compreso

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  4. Ma non ha pensato che i Prefetti potrebbero essere troppo scarsi per comprendere la profondità dei suoi scritti ?
    Probabilmente avrà provveduto ad accompagnare la sua nota con una sintesi semplificata provvista di disegnini esemplificativo per essere sicuro che il Suo Verbo venga compreso

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