Sembra essere questa per ora l'unica soluzione per l'amministrazione comunale in dissesto finanziario: "I costi del servizio di igiene ambientale, richiesti dall'Ato, sono triplicati rispetto a quelli pagati dal comune a una ditta privata nel 2005 per le stesse prestazioni. II comune proporrà all'Ato Me 4 una riduzione dei servizi per potere abbattere i costi, in modo da non essere costretto ad aumentare nel bilancio comunale le tasse e le tariffe sui cittadini"
L’emergenza rifiuti che in questi giorni ha interessato alcuni centri della zona jonica sembra essere rientrata, se non del tutto almeno in parte. A Nizza di Sicilia almeno i cassonetti della spazzatura sono stati svuotati, dapprima nei punti più visibili del paese, anche se nell’aria persiste il tanfo dei sacchi di spazzatura lasciati marcire sotto il sole di una ritornata estate. L’aria irrespirabile non se ne andrà facilmente, e rimane comunque a ricordare che il problema rifiuti non è risolto. L’amministrazione comunale, che si dice rammaricata per la situazione, tiene comunque a precisare che l’Ato Me 4 non aveva dato avviso del mancato servizio. Unica nota ricevuta quella del 13 settembre dalla ditta Oikos che ha in gestione la discarica di Motta Sant’Anastasia: “Potrebbe non essere garantita la regolarità del servizio di accettazione rifiuti limitatamente alle amministrazione morose”.
Per il comune del centro jonico era in atto un contenzioso con l’Ato, ma nonostante ciò il comune fa sapere di aver deliberato un piano di rientro per un importo di 1.490.000,00 euro che “comprendeva necessariamente il pagamento di tutte le fatture emesse dall’Ato negli anni precedenti, malgrado le prestazioni costituenti il servizio di igiene ambientale fossero assolutamente insufficienti e oggetto di contestazione da parte del Comune”.
Il suddetto piano di rientro non è stato però finora approvato dalla regione a causa dell’inosservanza del patto di stabilità. L’emergenza è potuta rientrare, probabilmente, grazie al mandato che in data 21 settembre l’amministrazione ha corrisposto alla ditta Oikos, un importo di 26.837,21 euro corrispondente alla quota per il conferimento in discarica delle fatture dei mesi di giugno e luglio 2012.
“I costi del servizio di igiene ambientale, richiesti dall’Ato, sono triplicati rispetto a quelli pagati dal comune a una ditta privata nel 2005 per le stesse prestazioni – scrive l’amministrazione comunale -. Per far fronte ai pagamenti, l’anno scorso il Consiglio Comunale di Nizza di Sicilia, su proposta del sindaco, ha raddoppiato l’addizionale Irpef e quella sull’energia elettrica”.
Non potrà andare sempre così. Dunque, meno servizi o più tasse. Questa sembra essere l’unica soluzione per ora presentata: “II comune proporrà all’Ato Me 4 una riduzione dei servizi per potere abbattere i costi, in modo da non essere costretto ad aumentare nel bilancio comunale le tasse e le tariffe sui cittadini”.
L’alternativa non sembra essere consolante, ma in questo momento è l’unica prospettata. Di certo, i pagamenti all’Ato sono solo uno dei tanti problemi che per ora l’amministrazione si trova a dover affrontare in un momento di dissesto finanziario in cui anche gli stipendi dei dipendenti sono pagati in ritardo.
(Giusy Briguglio)