Nessuna soluzione per l'avvio delle mense scolastiche neanche dopo l'ultima riunione della giunta Accorinti. Serviranno altri giorni per capire quando si potrà procedere all'impegno di spesa per il bando.
"Non escludo l'impegno preso per risolvere la questione entro il 31 marzo ma probabilmente servirà ancora qualche giorno in più. Le preoccupazioni dei lavoratori sul fatto che dopo quella data, senza bilancio, il Comune entrerà in gestione provvisoria quindi con la possibilità di coprire solo spese indifferibili non rappresenta un ostacolo perché si potrà riproporre la soluzione utilizzata lo scorso anno" spiega Alagna che sottolinea con forza il lavoro sulle clausole sociali per garantire gli operatori e l'impegno per non tagliare il servizio mensa.
Anche sul fronte esenzioni l'assessore non ha intenzione di fare marcia indietro: "Non accetterò la fascia unica di reddito perché si tratterebbe di macelleria sociale. È una cosa folle e sbagliata. Non appena si potrà coprire il bando lavorerò sulle tariffe e le fasce di reddito dando preciso indirizzo al dirigente per risolvere questo problema del rientro del 36% che riguarda il complesso dei servizi a domanda individuale e non i singoli servizi".
Gli impegni ci sono, le buone intenzioni anche. Mancano ancora i soldi. E si dovrà attendere ancora.
Alla luce delle ultime notizie avute dall’assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Messina sul servizio di refezione scolastica, Cgil e Filcams nel ribadire le gravi responsabilità nella gestione di un servizio importante per la collettività con pesanti conseguenze occupazionali e sociali chiedono all’Amministrazione di rispettare i tempi di fine marzo predisponendo un mini-bando di gara che copra almeno gli ultimi mesi dell’anno scolastico e che prevede un iter maggiormente immediato con tempi e somme ridotti.
In questo delicato momento – fanno presente Cgil e Filcams – arrivare ad una soluzione tampone in questi termini consentirebbe di ovviare ai tempi tecnici previsti da un bando con importo economico superiore.
Cgil e Filcams chiedono al sindaco Accorinti e all’assessore al Bilancio di impegnarsi da subito per concretizzare questa soluzione immediata e necessaria per salvaguardare 80 posti di lavoro.Al tempo stesso ribadiscono l’importanza di rispettare l’inserimento della clausola sociale per la continuità lavorativa.
“E’ chiaro – fanno presente il segretario generale della Camera del Lavoro Metropolitana Giovanni Mastroeni e i segretari della Filcams provinciale Carmelo Garufi e Francesco Lucchesi – che si tratta solo di una soluzione tampone, resta aperta la questione principale di programmare il servizio per i prossimi mesi con un percorso amministrativo che dia finalmente stabilità allo stesso come sempre chiesto da questa organizzazione sindacale. Per questo metteremo in atto ulteriori azioni, anche investendo la Prefettura della questione che evidenziamo ancora ha un grande valore sociale oltre che occupazionale”.
La protesta di Cgil e Filcams prosegue, martedì 21 marzo lavoratori e sindacati saranno nuovamente in presidio a Palazzo Zanca.
Francesca Stornante
Il fatto vergognoso è che si sta cercando una soluzione non per assicurare un servizio ai bambini, ma per permettere ai lavoratori di non perdere il posto.
Il fatto vergognoso è che si sta cercando una soluzione non per assicurare un servizio ai bambini, ma per permettere ai lavoratori di non perdere il posto.
li riapriremo a maggio giorno 31
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