L'inchiesta riguarda le elezioni amministrative che si tennero nel maggio 2007 a Furnari e che sarebbero state pilotate dal clan mafioso dei Mazzarroti.
L’Amministrazione Comunale di Furnari presieduta dal sindaco, Mario Foti, dando seguito a quanto già deliberato dalla Commissione Straordinaria, ha depositato, con l’avvocato Carmelo Scillia del Foro di Mistretta, all’udienza odierna svoltasi dinnanzi al Tribunale di Barcellona, la costituzione di parte civile nel procedimento penale scaturito dall’Operazione Torrente della D.D.A. di Messina, nei confronti degli imputati coinvolti nello stesso. Le indagini dei Carabinieri del Ros consentirono di scoprire i condizionamenti esercitati dal potente clan mafioso dei Mazzarroti, sulle elezioni amministrative nel Comune di Furnari, del maggio del 2007.
Come si legge nel comunicato stampa diffuso dal primo cittadino di Furnari “ciò al fine di tutelare i diritti e gli interessi della comunità furnarese vilipesi a seguito delle note vicende emerse in detto procedimento, vicende che hanno anche determinato, con D.P.R. 4 dicembre 2009, lo scioglimento del Consiglio Comunale e dei relativi organi elettivi”. Sempre il sindaco, in modo autonomo rispetto all’Ente che rappresenta, ha depositato, nella medesima udienza, con l’avvocato Salvatore Aloisi del Foro di Messina, la propria personale costituzione di parte civile. “Ciò al fine di tutelare il proprio diritto di parte offesa e soggetto danneggiato dalle note vicende svoltesi nella campagna elettorale del 2007 che — invertendo la realtà dei fatti storici accaduti — paradossalmente sono stati utilizzati nella recente campagna elettorale contro il deducente da soggetti imputati, nel maldestro tentativo di giungere al medesimo risultato con metodi, questa volta più raffinati e sottili, avvalendosi dell’operato di compiacenti siti web verso i quali si sta procedendo con l’avvio di iniziative giudiziarie”.