I finanzieri testimoniano al processo a Cateno De Luca. In primavera deporrano i responsabili dei Centri di Assistenza fiscali
E’ toccato al capitano Salvatore Lo Gatto l’onere dell’esame e del controesame, al processo sulle presunte irregolarità nella gestione del Fenapi, il patronato fondato a suo tempo da Cateno De Luca, principale imputato del processo in corso davanti al giudice monocratico Simona Monforte.
Come gli altri ufficiali della Guardia di Finanza che hanno indagato sui Caf e le altre società collegate, anche l’investigatore che si è occupato della contabilità dei centri di assistenza fiscali è stato sottoposto alle domande del pubblico ministero ed a quelle dei difensori di De Luca. Domande che mirano a “passare al setaccio” i risultati degli accertamenti delle fiamme gialle.
Durante l’esame del PM Francesco Massara, il capitano ha sostanzialmente ribadito quanto aveva scritto alla fine delle sue indagini, dopo aver messo sotto la lente in particolare i conti che riguardavano il personale dei centri di assistenza fiscali, i canali di pagamento, le voci conteggiate nelle pezze d’appoggio, i movimenti dalla struttura centrale alle sedi periferiche. Sulla illegittimità di una parte di questi pagamenti si basano le accuse della Procura di Messina.
Anche l’avvocato Giuseppe Covino, difensore di De Luca, ha voluto dei chiarimenti dagli investigatori. Il legale ha “corretto il tiro” delle dichiarazioni del capitano, portando acqua al proprio mulino, soprattutto per quel che riguarda le carte effettivamente acquisite dagli investigatori, che non comprendevano, secondo il difensore, tutta la movimentazione esistente, che al contrario dimostrerebbe la regolarità dei trasferimenti da una struttura all’altra.
L’udienza è andata avanti per quasi sei ore, poi il giudice ha fissato un fitto calendario che arriva fino a luglio inoltrato.
Alla prossima udienza di maggio tornerà sul banco dei testimoni il capitano Lo Gatto per essere esaminato dagli altri difensori di De Luca, gli avvocati Giovanni Mannuccia e Carlo Taormina. Poi testimonieranno diversi responsabili delle sedi Cas.