Il sindacalista cislino e l'ex direttore della DIA Romeo sono tra gli imputati per i quali il dibattimento si annuncia impegnativo.
E’ entrato nel vivo al Tribunale di Caltanissetta il processo bis sul caso Montante, che vede tra i 13 imputati anche il messinese Maurizio Bernava ex Cisl e il colonnello dei Carabinieri Letterio Romeo, capo centro della Dia dello Stretto per qualche anno.
Proprio ieri il Tribunale ha deciso di acquisire i verbali di tre collaboratori di giustizia. Le dichiarazioni rese da Ciro Vara, Aldo Riggi e Carmelo Barbieri entreranno quindi nel faldone processuale. I pentiti, che hanno parlato dei rapporti tra Montante e i “suoi” uomini e la malavita siciliana, avrebbero dovuto deporre ieri in aula ma non sono stati ascoltati. Il Tribunale ha comunque deciso di acquisirne le propalazioni.
Il Collegio ha anche incaricato tre periti di trascrivere le intercettazioni telefoniche effettuate durante le indagini. E solo quelle acquisite dai consulenti, che le depositeranno tra non meno di tre mesi, diventeranno prove da vagliare durante il dibattimento.
Tutto è stato poi aggiornato al prossimo 20 maggio per dare la parola ad altri testimoni.
Il processo ai comprimari del caso Montante parte con una tegola pesante: la condanna a 14 anni, decisa qualche giorno fa, per l’ex numero uno di Confindustria Sicilia.
I tredici imputati di questo processo, tra i quali figurano i due messinesi, hanno ruoli e responsabilità tra loro molto diverse nel complesso “sistema” di relazioni che Montante aveva costruito attorno a sé in particolare per acquisire informazioni.
A Bernava vengono contestate le presunte rivelazioni su dichiarazioni di Venturi, acquisite su un pen drive passatogli da D’Agata ad una cena all’Hotel Porta Felice, tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016.
Il colonnello Romeo, invece, è accusato di aver distrutto delle foto che ritraevano Montante con un boss.
Intanto proprio qualche giorno fa a Messina il presidente della Commissione Nazionale Antimafia Nicola Morra ha annunciato l’apertura che anche l’organismo parlamentare indagherà sul caso. (vedi qui L’INTERVISTA)
articolo molto interessante