Alla sbarra professionisti e collaboratori degli uomini del clan di Tortorici implicati nelle truffe all'UE
MESSINA – E’ atteso oggi il verdetto per i quasi cento imputati alla sbarra nel processo Nebrodi, il troncone principale della maxi inchiesta condotta dalla Direzione distrettuale antimafia, Carabinieri e Guardia di Finanza sfociata nello scioglimento per infiltrazioni mafiose del comune di Tortorici, dove si torna al voto il 13 novembre prossimo.
La scorsa estate la Procura ha chiesto condanne per tutti (leggi qui) e oggi il Tribunale di Patti (presidente Scavuzzo), leggerà la sentenza. I giudici sono in camera di consiglio da una settimana. La lettura del dispositivo è attesa per la tarda serata di oggi ma non è del tutto escluso che possa slittare a giovedì prossimo.
Agli atti del processo ci sono i nuovi equilibri dei clan di Tortorici, il lucroso business delle truffe ai fondi comunitari destinati ai pascoli e all’agricoltura, le presunte complicità delle istituzioni. I boss e i personaggi con la fedina penale già “macchiata” hanno già definito la loro posizione.
In questo processo ci sono invece moltissimi dei loro familiari e i tanti professionisti accusati di aver effettuato alcune operazioni, in particolare gli operatori dei Caf, e accusati di essere stati consapevoli di favorire le truffe portate avanti dai pregiudicati.