Ecco la scheda di presentazione preparata dal suo Ufficio stampa. Il suo impegno istituzionale inizia nel Maggio 2003, con l’elezione a Consigliere di Quartiere dell’allora IV Circoscrizione, per proseguire nel novembre 2005, con l’elezione al Consiglio Comunale
Chi è Felice Calabrò? E’ il candidato sindaco del centro-sinistra. Questo, ormai lo sanno in molti. Pochi, però, conoscono la sua storia personale , la sua storia di uomo, di marito e di padre ed è per questo che abbiamo deciso di pubblicare la scheda preparata dal suo Ufficio stampa. Nel caso in cui dovessero arrivare, pubblicheremo anche quelle degli altri candidati.
Felice Calabrò nasce a Messina il 6 dicembre del 1972. E’ sposato con Mariella, insegnante, ed è padre di Stefano, Davide e Claudio. Ha iniziato sin da ragazzino l’attività sportiva che tutt’ora esercita con regolarità, correndo tutte le mattine quando la città ancora dorme, lungo il litorale della zona sud, dove vive, e nelle strade del centro. Correre la mattina al chiarore dell’alba gli permette di godere degli odori e del silenzio della sua amata Messina. Ha frequentato il liceo scientifico Seguenza ed è tra i banchi di scuola che ha conosciuto quella che sarebbe poi diventata sua moglie. Sempre grazie allo sport si è potuto dedicare ad un’altra delle sue grandi vocazioni: i bambini; per loro fonda, da adolescente, l’Associazione Jobel con la quale organizza e promuove una serie di iniziative e manifestazioni. “Gioca Sport”, ad esempio, diventa una formula vincente per avvicinare i più piccoli alle attività sportive facendoli divertire. Ai bambini ed ai giovani dedica parte del suo tempo libero impegnandosi in attività di volontariato. Il lavoro non lo spaventa, è sempre stato un giovane tuttofare.
Si è laureato in Giurisprudenza con il massimo dei voti nel marzo del 1999 e dal 2002 esercita la professione di avvocato nel settore civile, attività che svolge tuttora con passione e dedizione. Ha sempre aiutato la famiglia lavorando, insieme ai suoi due fratelli ed alla sorella, nell’azienda agricola dei genitori. Negli anni degli studi universitari non era infatti difficile vederlo con un libro di diritto in mano dietro il bancone della macelleria del padre. Tra le sue grandi passioni ci sono “le due ruote”, il calcio, la montagna d’estate, le nuotate nel suo mare, i libri. Tra gli autori preferiti ci sono Erri De Luca e Camilleri, ma nella sua libreria ci sono circa 3 mila libri. Ruolo fondamentale hanno nella sua vita gli amici, per i quali, almeno una volta al mese, ama dilettarsi tra i fornelli, cucinando ad arte, da buon siciliano, saporiti primi e gustosi dolci. E’ un cattolico che ha operato una scelta di fede forte e consapevole.
Il suo impegno istituzionale inizia nel Maggio 2003, con l’elezione a Consigliere di Quartiere dell’allora IV Circoscrizione, per proseguire nel novembre 2005, con l’elezione al Consiglio Comunale; durante questo mandato riveste la carica di capogruppo della lista “Genovese Sindaco”. Nel Giugno del 2008 viene riconfermato consigliere a Palazzo Zanca e per i successivi cinque anni ricopre la carica di capogruppo e di coordinatore dei gruppi consiliari del Partito Democratico. Componente della direzione provinciale del partito “La Margherita”, dell’assemblea Regionale del Partito Democratico, della Commissione Finanza Locale dell’ANCI.
Durante tutto il mandato ha portato avanti un’opposizione costruttiva ma ferma, proponendo ed esponendo di volta in volta soluzioni adeguate e basate sullo studio accurato delle singole problematiche.
Con lo stesso spirito di servizio si è candidato alle primarie del centro-sinistra ottenendo 4.878 consensi su 12.238 elettori, pari al 40,09%.
Per lui l'impegno politico è sempre stato un servizio da rendere per il bene comune. Si è tuffato con passione in politica con lo stesso spirito pioneristico ed entusiasta con il quale ha affrontato ogni esperienza della sua vita.
Ma mi spiegate cos’è questa sviolinata elettorale??
Sicuramente da oggi ha un nuovo o una nuova addetta stampa, il calabro’ cittadino sarà supportato da uno scrivente che in quanto iscritto all’albo dei giornalisti, conosce modi e maniere per farsi pubblicare questa mielosa presentazione. Quindi il signore e’ consigliere da quasi 10 anni?????
Bene ora so’ perché non lo voterò .
ma questo signore dove vive, nel paradiso terrestre??
Una vita perfetta, casa, lavoro, figli, sport all’aria aperta, ma dove troverà il tempo (stretto) di fare il sindaco a favore dei cittadini?
Continui a fare la bella vita e non si preoccupi di noi messinesi che di gente ipocrita ne abbiamo le tasche piene.
ma che lavoro fa?
se rileggi l’articolo forse riesci anche tu a capirlo. C’è scritto, non è difficile. Dai provaci, ce la puoi fare
semplice, il politico. A Messina è un–lavoro- molto proficuo e senza alcun vincolo
ART.4 COSTITUZIONE. La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria
scelta, una attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.ARTICOLO MAI APPLICATO. CANDIDATO Felice CALABRO’, insieme alla sua storia personale e politica, per noi messinesi è più interessante sapere quali spiegazioni ci fornisce sulle due serie storiche, da me oggi pubblicate, che lei con la fama di conoscere i meccanismi di bilancio, non si sia mai degnato di elaborare e poi commentare ai suoi concittadini, atteggiamento comune a tutti gli schieramenti politici presenti in Consiglio Comunale. I messinesi sono stufi di BLA BLA BLA, esigono che facciate la campagna elettorale sulle cifre, davanti o dietro di queste, faccia lei, c’è la vita quotidiana di molti messinesi e il futuro della convivenza civile di tutti. Vorrei sapere, aproposito dei due link, perchè in questi anni non ha protestato con durezza, contro i responsabili di servizio, per una fase, quella degli ACCERTAMENTI, che anche lo più sprovveduto, a leggere le cifre, ritenga come minimo ASTROLOGICA? Il primo link è per una più facile lettura dello schema di bilancio. http://img259.imageshack.us/img259/4837/schemabilancio1.png
http://img201.imageshack.us/img201/3419/calabr1.png
http://img11.imageshack.us/img11/2716/calabr2.png
dopo aver letto questo articolo un altro buon motivo x nn votarlo
calabrò ma vivi su marte??????
frequentando con il tuo “padrone” nn t accorgi della raeltà ke t circonda ……
Mi è sfuggito, mi ero perso nella prosa, scusate.
Allora non se la dovrebbe passare tanto bene, per le libere professioni, purtroppo, non è un bel periodo.
Da sindaco penso che comunque guadagnerà di più, potrebbe lasciare metà stipendio ad un fondo per economizzare e pagare tutti i dipendenti o aiutare i messinesi che non ce la fanno, e lo stesso dovrebbero fare i dirigenti azzerando tutte le indennità accessorie che aumentano a dismisura il loro costo (si parla che quello che costa di meno costa 100.000 euro, e sono 24!).
Questo, a mio avviso, va chiesto ORA a tutti i candidati.
Quindi da 10 anni consigliere al comune? complimenti!! credo..sia responsabile come gli altri dello sfacelo..o no? oggi nel giornale cittadino affermava di voler fare il sindaco non per 5 ma per 10 anni! caspita..ce da domandarsi, se oltre a fare running di mattina presto..la maggior parte dei suoi concittadini annaspava non per la corsa..ma per i problemi! ma già…ora arriva lui, il sindaco sportivo a risolvere tutto! roba da non credere!
si, fa running in una città lorda e in pezzi in preda al nulla assoluto; forse econdo loro questa è la normalità, anzi loro ci sguazzano. Se uscissero ogni tanto da questa realtà degradata, forse capirebbero cosa significa vivere in contesti civili e virtuosi. Ma penso che in fondo ciò non interessi, perchè in contesti civili la classe politica locale e molta gente, non avrebbero scampo nè modo di arricchirsi e gestire il potere.
Votare un extraterrestre? io NO
Vorrei dire al nostro candidato a Sindaco di Messina cosa intende fare per liberare la rada S. Francesco dall’usurpazione ormai storica dei gruppi di potere finanziario, se mantenere “Lo status quo”, oppure con un’iniziativa coraggiosa cercare di ridare alla popolazione quell’affaccio al mare. Non vorrei aver toccato un nervo scoperto….ma per fare bene il primo cittadino bisogna essere il primo a schierarsi per il bene comune, ma forse questo sarebbe chiedere troppo a chi ha frequentazioni con i “padroni del vapore”.
Non me ne volere Felice, ma è quello che penso io e tanti compagni di Sinistra.
Gradirei una tua risposta . Grazie.
Ho pubblicato la serie storica delle spese correnti del Titolo 1,per far riflettere Felice CALABRO’ sulla sua quota di responsabilità,come Consigliere Comunale,infatti nella cifra relativa al 2012,una parte è destinata al Fondo Svalutazione Crediti,è pari a € 29.626.452,ed è in stretta relazione alla consistenza dei RESIDUI ATTIVI,a loro volta prodotti da una inefficace ed anacronistica organizzazione del lavoro di Palazzo Zanca,su questa non mi risultano interventi forti di denuncia politica sullo stato pietoso cui è ridotta,anzi è evidente,caro Felice CALABRO’, una subalternità alla burocrazia comunale. RICORDIAMOCI A FUTURA MEMORIA come il Fondo Svalutazione Crediti ha la funzione di compensare eventuali minori entrate derivanti da crediti diventati parzialmente o totalmente inesigibili,crediti per i quali è certo il titolo giuridico,ma è divenuta dubbia e difficile la riscossione per condizioni oggettive,al fine di preservare l’ente da possibili squilibri. Tale fondo,dopo l’entrata in vigore della riforma,opera come posta compensativa delle entrate che dovranno essere accertate per l’importo complessivo integrale,anche se di dubbia o difficile esigibilità e dovrà essere determinato in base alla media dell’incidenza degli accertamenti non riscossi sui ruoli o sugli altri strumenti coattivi negli ultimi 5 anni.
Sulla base di analisi tecnico finanziarie condotte a livello nazionale, la costituzione e la valorizzazione di tale fondo potrà portare molti Comuni a dichiarare lo stato di dissesto finanziario. Luigi CROCE è stato obbligato ad accantonare il 25% di tutti i residui attivi, presenti al titolo I e III,di anzianità superiore a 5 anni,pari ad una somma su cui non possiamo chiudere gli occhi,€ 118.505.808, da questa nasce il fondo di €29.626.452. Il termine di 5 anni è quello ritenuto congruo dalla Corte dei Conti affinché il residuo venga a
riscossione,per cui qualora,decorso tale tempo, il residuo non sia ancora stato riscosso, un corretto comportamento contabile,ispirato al principio della prudenza,impone il suo stralcio e la sua iscrizione al conto del patrimonio, tra i crediti di dubbia esigibilità.Il conteggio delle annualità dei residui,da includere nel fondo,segue la regola in base alla quale all’anno di riferimento del bilancio si sottrae cinque,come di seguito esplicitato:Regola 2012-5 = 2007 Residui attivi anni 2007-2011 esclusi dal fondo,Residui attivi anni 2006 e precedenti inclusi nel fondo.
La normativa, tuttavia, consente di escludere dalla costituzione del fondo svalutazione crediti i
residui per i quali i responsabili dei servizi competenti abbiano analiticamente certificato la perdurante sussistenza della condizione della ragione del credito e l’elevato tasso di riscuotibilità. In relazione a quanto sopra esposto è necessario,1)Verificare in sede di riequilibrio la consistenza del Fondo Svalutazione Crediti, 2)Acquisire apposite certificazioni in ordine ad eventuali crediti da escludere dal computo delle somme ai fini della definizione del Fondo Svalutazione Crediti.NON VORREI ESSERE NEI PANNI DEL FUTURO SINDACO.