Variante, l’appello di Santalco: “I partiti non restino in silenzio”

Variante, l’appello di Santalco: “I partiti non restino in silenzio”

Variante, l’appello di Santalco: “I partiti non restino in silenzio”

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mercoledì 23 Agosto 2017 - 09:34

Dopo la risposta del dirigente Vincenzo Schiera, il consigliere Santalco incalza sulla Variante di salvaguardia e affida una serie di valutazione ad una lettera indirizzata in particolar modo all'assessore De Cola e ai colleghi del consiglio comunale

Il dibattito continua. La Variante di salvaguardia fa discutere e dopo la lettera di risposta del dirigente Vincenzo Schiera (vedi articolo a parte) alla nota del consigliere comunale Peppuccio Santalco, ecco le valutazioni dello stesso consigliere sull’iter che sta seguendo questo delicatissimo documento programmatico. Santalco vuole mantenere i riflettori accesi e invia la sua nota al sindaco, all’assessore De Cola, ai colleghi consiglieri, al direttore/segretario generale Le Donne e innanzitutto rileva che il dirigente ha confermato la necessità di verifica richiesta sulla Variante e che gli uffici la completeranno entro il mese di settembre.

«Ciò non fa altro che supportare quanto da me richiesto al Presidente della Commissione competente di aspettare il completamento del lavoro del Dipartimento prima di metterla in votazione in Commissione e trasferirla incompleta al Consiglio Comunale. Relativamente agli aspetti connessi ai minori introiti, giusto quanto asserito dal dirigente Schiera, ho già provveduto ad interessare il Ragioniere Generale relativamente al parere a suo tempo espresso da Cama, invitandolo ad esprimere un parere contabile relativo ai minori introiti conseguenti all’azzeramento dei volumi edificatori.

Per quanto concerne l’inserimento nella Variante della “ZonaQ”, mi rendo conto che la salvaguardia del territorio deve essere l’obiettivo principale sia della politica che della gestione tecnica del Comune, e pertanto, in tal senso, ritengo:

1) inutile tale ampliamento anche perché nessuna norma sembra prevedere la necessità di suddividere la ZPS in sottozone;

2) è senza dubbio più opportuno, anziché congelare intere aree del territorio già urbanizzato (Zona Q), porre l’attenzione sulla corretta elaborazione delle valutazioni di incidenza ambientale che devono accompagnare i progetti ricompresi nella ZPS, e che sono già ora soggetti al controllo del Dipartimento Politiche del Territorio che, senza dubbio, si sta ispirando al principio della “Precauzione” nella fase di esame e di esito.

Pertanto sembra a mio parere ultroneo inserire nella Variante un’attività che già il Dipartimento svolge e che potrebbe meglio essere regolamentata nel nuovo PRG.

Fra l’altro, ai fini della trasparenza amministrativa, chiedo se è stato notificato ai proprietari ricadenti nella zona “Q” l’avvio del procedimento così come avvenuto per le altre zone interessate dalla variante.

Infine dalla lettera del Dirigente del Dipartimento si evince chiaramente una diversa visione di pianificazione urbanistica rispetto all’Amministrazione che fa emergere, in maniera condivisibile, l’esigenza che il PIAU sia uno strumento esecutivo del nuovo PRG e quindi da trattare congiuntamente allo stesso. Schiera dichiara espressamente che, non condividendo alcune scelte del PIAU, è contrario a sottoporre al Consiglio contestualmente Variante e PIAU.

Emerge, pertanto, in maniera evidente la volontà del Dipartimento di concentrare l’attività tecnica di pianificazione prevalentemente sul nuovo PRG, che condivido, ma che in atto non è supportata dall’Assessore De Cola.

Se l’Assessore continua a voler discutere separatamente la variante ed il PIAU rispetto al PRG, porti gli elaborati del PIAU in Consiglio per consentire una lettura unitaria di azzeramento dei volumi in alcune zone e trasferimento degli stessi nelle zone ZIR e ZIS. Condivido, pertanto, l’impostazione che la volumetria recuperata dalla Variante debba trovare una ricaduta in tutto il territorio comunale oggetto del nuovo PRG e non solo nella zona del PIAU.

Ciò comporterà conseguenzialmente che la Variante potrà, se il Consiglio lo ritiene, essere approvata solo ed esclusivamente per la parte in cui recepisce la delibera 74/C del 25 ottobre 2012, demandando al nuovo PRG la pianificazione urbanistica della zona “Q” e del PIAU e ciò anche attuando così una visione complessiva e non parcellizzata del territorio di cui, anche, si fa carico il Dipartimento competente».

Santalco chiede dunque a De Cola di accelerare al massimo il lavoro del nuovo PRG al fine di, una volta approvata la Variante di Salvaguardia, poter disporre di uno strumento urbanistico a cui affidare il futuro sviluppo della città. E invita tutte le forze politiche presenti in Consiglio di intervenire sui temi urbanistici in atto in discussione, al fine di avere un supporto politico di prospettiva soprattutto da parte delle forze politiche e sociali che già si preparano al prossimo rinnovo del Consiglio Comunale.

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