Il progetto si inserisce nell’ambito del Decennio dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile (DESS) 2005-2014, promosso dalle Nazioni Unite, attraverso una campagna per sensibilizzare giovani e adulti di tutto il mondo verso la necessità di un futuro più equo ed armonioso
A come Acqua, A come Africa, è il progetto promosso da Tirrenoambiente S.p.A in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale di Messina, l’Assessorato Ambiente – Nodo INFEA – della Provincia Regionale di Messina e l’ARPA Sicilia ed è riservato agli alunni delle scuole primarie e secondarie (di primo e secondo grado) ricadenti nella provincia di Messina. Il progetto si inserisce nell’ambito del Decennio dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile (DESS) 2005-2014, promosso dalle Nazioni Unite, attraverso una campagna per sensibilizzare giovani e adulti di tutto il mondo verso la necessità di un futuro più equo ed armonioso, rispettoso del prossimo e delle risorse del pianeta.
Quest’anno è stata scelta “L’Acqua” come tema della settimana UNESCO di educazione allo sviluppo sostenibile, che si terrà dal 7 al 13 Novembre, settimana in cui sarà organizzato un incontro per la presentazione del progetto. L’iniziativa è nata con l’obiettivo di avvicinare le giovani generazioni ad un’altra cultura e insegnare loro ad apprezzare le proprie risorse, per scoprire insieme che la diversità è una ricchezza e che anche quello che sembra lontano può essere molto vicino. La Terra è ormai un villaggio globale, “insieme si può” tutelarla.
Sono state istituite due categorie di concorso per i diversi ordini scolastici: 1. Categoria “Acqua: Stili di Vita” (scuola primaria – secondaria di primo grado). – 2. Categoria “Acqua: Salute e Povertà” (scuola secondaria di secondo grado). Sul sito dell’ufficio http://www.istruzionemessina.it può essere visionato il bando e la scheda di adesione.
Il concorso dovrebbero farlo per uno sviluppo sostenibile di Messina, a cominciare dall’acqua. Girate per la Città e fotografate tutti i serbatoi che abbelliscono pareti, balconi e terrazze. Contate le autoclavi esistenti. Che vergogna una Città di 280.000 abitanti che non ha ancora l’acqua 24 ore su 24!