In questa settimana De Luca ha annunciato la delibera di giunta per avviare la messa in liquidazione dell'attuale Atm. Nascerà una newco a capitale pubblico sulla quale l'amministrazione di Palazzo Zanca vuole investire 13 milioni in nuovi servizi e garantire 17 milioni l'anno di budget.
Messa in liquidazione dell’Atm, creazione di una spa a capitale pubblico, maggiori somme che il Comune girerà alla sua azienda trasporti rispetto ai tagli che aveva operato l’amministrazione Accorinti, più servizi da gestire, riorganizzazione del personale, nuovi prezzi dei biglietti considerati troppo bassi rispetto alle medie delle altre realtà di trasporto pubblico locale.
Sono questi i punti salienti che sono stati messi nero su bianco alla fine della riunione a Palazzo Zanca tra il sindaco De Luca, i vertici Atm e le organizzazioni sindacali, nell’ambito della full immersion che in questo fine settimana è servito per discutere nel dettaglio le azioni del Salva Messina per ogni partecipata del Comune.
Il capitolo Atm inevitabilmente si è concentrato molto sui numeri della crisi, sui debiti, su quei milioni di euro che sono diventati terreno di scontro e polemiche ma che per l’amministrazione De Luca rappresentato l’unico punto da cui dover partire per scrivere una pagina diversa per la gestione del trasporto in città. Numeri di cui ha parlato anche il presidente dei Revisori dell’Atm Felice Genovese, confermando che prima del Piano di riequilibrio targato Accorinti i debiti dell’Atm ammontavano a 51 milioni di euro, mentre l’amministrazione dell’epoca decise di inserirne nel piano solo 32. E poi confermando anche i nuovi debiti prodotti dal 2014 ad oggi, debiti soprattutto tributari, creati per garantire i maggiori servizi che l’Atm ha reso in questi anni. «I conti dell’Atm sono in regola perché i debiti sono stati contabilizzati tutti» ha detto Felice Genovese per rispondere agli attacchi di queste settimane e per certificare che tutto ciò che è stato messo nero su bianco è nelle carte dei bilanci Atm.
QUALE SARA’ IL FUTURO DELL’ATM
Nella relazione consegnata al tavolo dell’incontro è stata esplicitata la scelta presa dall’amministrazione De Luca e dalla governance dell’Atm: «In considerazione della gravi criticità economico finanziarie e dell’evoluzione del quadro normativo di settore che ha portato la quasi totalità delle aziende del trasporto pubblico urbano ad assumere la forma giuridica della Società per Azioni, si ritiene di avviare tale percorso con la liquidazione e la successiva costituzione di una Società per Azioni a totale capitale pubblico».
SITUAZIONE FINANZIARIA
«Si registra una crescita dell’indebitamento, ad oggi € 80.796.974 euro, che stride con la scelta della precedente Amministrazione Comunale di applicare dei consistenti tagli dei trasferimenti ad ATM per l’importo complessivo di € 31.496.700 previsto per finanziare il piano di riequilibrio finanziario 2014 – 2013.
In particolare si evidenzia che l’indebitamento registrato al 31 dicembre 2013 era pari a 51.450.010 euro a fronte di 31.496.700 euro censito per il piano di riequilibrio finanziario mentre l’indebitamento dal 2014 alla data attuale ammonta ad € 29.346.964».
Per questi motivi l’amministrazione De Luca drenerà nuove risorse ad Atm, in modo da garantire un budget annuale di circa 17 milioni di euro, ma intende anche chiudere l’annosa querelle dello stabile di via La Farina che entrerà nel patrimonio Atm e di altre aree che andranno a incrementare lo stesso patrimonio aziendale.
NUOVI INVESTIMENTI
L’intenzione è di investire circa 13 milioni di euro nella nuova Atm per implementare i servizi e aggiornare l’offerta dell’azienda. I fronti sono tanti e toccano gli ambiti strategici con delle novità.
TPL
Si conta di spendere 300 mila euro per ilnuovo sistema di infomobilità AVM (Automatic Vehicle Monitoring), cioè un sistema smart per la certificazione del servizio, l’informazione all’utenza, la bigliettazione elettronica. Grazie a questa tecnologia sarà possibile acquisire tutte le informazioni necessarie a controllare e gestire il servizio autobus di linea. 800 mila euro saranno destinati obliteratrici elettroniche e sistemi per la bigliettazione elettronica. Ben 5 milioni di euro invece per potenziare le linee Shuttle con acquisto di bus a trazione ibrida.
PARCHEGGI E ZTL
Si punta al potenziamento dei istemi ITS parcheggio intelligenti: implementazione dei sistemi tecnologici per ottimizzare la gestione dei parcheggi e la loro videosorveglianza con la realizzazione di una centrale di controllo: costo 2 milioni di euro.
ALTRI SERVIZI
In cantiere ci sono progetti di car sharing, bike sharing, scuolabus che contano 4,5 milioni di euro di investimenti.
ATM OFFICINA UNICA PER COMUNE E ALTRE PARTECIPATE
E’ un progetto di cui spesso si è parlato in questi anni: trasformare l’officina di Atm nell’officina “comunale”. Ma, leggendo la relazione, c’è l’ipotesi di una società nuova che si occupi di questo ambito: «La previsione futura, per le attività di manutenzione veicoli da internalizzare, potrebbe richiedere la costituzione di una società unica di manutenzione per tutte le compartecipate e per i veicoli di proprietà del Comune di Messina con una previsione di spesa per investimento della nuova struttura di circa. Costo stimato: 500 mila euro. Tale società necessita di un potenziamento dell’attuale infrastruttura officina gommato esistente, con l’acquisizione di un impianto di lavaggio performante, di attrezzature ed impianti specifici e con la predisposizione di percorsi formativi e l’eventuale acquisizione di personale da altre compartecipate e/o assunzione, a seguito di concorso, di personale professionalizzato per aumento del fabbisogno manutentivo».
RIORGANIZZAZIONE DEL PERSONALE
«A causa dell’elevato costo del personale appare opportuno analizzare delle soluzioni per la riduzione di tale voce di costo con il reimpiego, la riqualificazione dello stesso personale da destinare in aree “core” per l’Azienda. Al fine di recuperare operatori di esercizio occorre l’individuazione di risorse umane impiegate in altri settori aziendali da riqualificare e destinare in altre aree grazie all’utilizzo di tecnologie innovative e/o eventuali esternalizzazioni da valutare in termine di costi-benefici». Di questa riorganizzazione del personale è stata fatta una tabella con delle previsioni per rafforzare l’esercizio, cioè il settore autisti, dove c’è una carenza di 200 unità: si conta di spostare 13 persone dagli uffici amministrativi, 64 dalla Ztl, 15 dall’area commerciale, 18 dalla manutenzione, 3 dall’esercizio gommato, per un totale di 113 unità da ricollocare.
C’è anche l’impegno di concedere il full time a tutti i 126 lavoratori ancora attualmente con contratto part-time.
Sono queste le linee generali della nuova Atm. C’è anche un capitolo dedicato al tram ma su quel fronte il progetto è quello discusso a Roma nei giorni scorsi. Adesso inizierà una fase di transizione. Il sindaco ha annunciato che la prossima settimana sarà pronta la delibera di giunta per la messa in liquidazione dell’azienda. Poi la palla passerà al consiglio comunale.
Francesca Stornante