Il progetto prevede, nella sua prima fase, la sperimentazione di un processo pilota di rigenerazione sociale e urbana nell’area di Fondo Saccà già liberata dalle baracche, con la realizzazione di un parco urbano e di unità ad un solo piano destinate a finalità sociali
Con l’insediamento della cabina di regia composta dagli assessori allo Sviluppo Urbano, Sergio De Cola, alle Politiche Sociali, Nina Santisi, e alle Politiche della Casa, Sebastiano Pino, insieme al rappresentante della partnership privata, con la pubblicazione del bando per l’acquisto di unità immobiliari e con la partenza dei lavori a Fondo Saccà, ha preso concretamente il via a Messina il progetto di risanamento sociale e ambientale dell’area, finanziato dal bando per le periferie, denominato “Capacity”.
Il progetto prevede, nella sua prima fase, la sperimentazione di un processo pilota di rigenerazione sociale e urbana nell’area di Fondo Saccà già liberata dalle baracche, con la realizzazione di un parco urbano e di unità ad un solo piano destinate a finalità sociali. I lavori del parco e degli spazi sociali sono l’esito di un progetto di ricerca finanziato dalla Fondazione di Comunità di Messina, in collaborazione con quella con il Sud e Cariplo, che ha coinvolto, oltre alla nostra Università, anche centri di ricerca nazionali e internazionali come il Politecnico di Milano e Mit di Boston e sono realizzati con fondi delle stesse fondazioni. I risultati di questa fase pilota saranno successivamente scalati nel resto dell’area di Fondo Saccà per completare il risanamento della zona e consentire alle oltre 60 famiglie che ancora oggi vivono nelle baracche di avere una alternativa concreta per il proprio diritto alla casa.
In particolare, Capacity indica tre possibili soluzioni per il completamento del processo. La prima possibilità per le famiglie di Fondo Saccà è quella di andare ad abitare in uno degli appartamenti che saranno acquistati dal Comune, nell’ambito del progetto, per risolvere l’emergenza abitativa con lo scorrimento delle graduatorie dell’edilizia residenziale popolare. La seconda prevede l’istituzione di un capitale personale “di capacitazione” per i cittadini che attualmente vivono nell’area. Si tratta di un contributo una tantum che permetta ai beneficiari di poter autonomamente acquistare la casa, che sarà contrattualmente vincolato all’acquisto dell’immobile. Infine, si potrà decidere di partecipare ad un processo di auto-costruzione salariata della propria abitazione che, sul modello del processo pilota appena avviato nell’area, potrà permettere ad una persona per famiglia dei nuclei che sceglieranno questa soluzione di partecipare alla costruzione della propria nuova abitazione nella stessa area liberata dalle baracche. Gli abitanti dell’area saranno accompagnati con percorsi personalizzati nella scelta della modalità ritenuta più opportuna. Il gruppo “capacity” per il sociale, coordinato dall’assessore al ramo, Nina Santisi, composto dagli operatori delle cooperative “Ecos Med” e “Lilium” e dalle associazioni “Hic et Nunc” e “Lavoro per azione”, in coincidenza con l’apertura del cantiere, ha dato il via in questa settimana agli incontri finalizzati alla realizzazione delle attività di mediazione, accompagnamento personalizzato e animazione territoriale.
A mio avviso l assessore De Cola é un grande e sta riuscendo con progetti concreti a dare un volto nuovo alla città. Ottimo lavoro.
Spendete due parole per l’assessore De Cola al posto di criticare sempre e basta. Sta facendo bene per Messina in fin dei conti.